Capitolo 27

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Hermione si smaterializzò tra le mura di un antico castello medievale babbano. Depose con cura il corpo di Draco sulla fredda pietra e si sedette accanto a lui, e con un sussurro appena strozzato dalle lacrime disse:

- Scusami Draco. è tutta colpa mia. Se non fossi stata tanto stupida ora non saresti morto e probabilmente Voldemort non sarebbe tornato. Ho combinato un casino Draco, perdonami! Ma ti prometto che rimedierò. Farò in modo di vendicare la tua morte perché sia fatta giustizia. Per me è tardi per raggiungerti, non posso morire se prima non muore Riddle, ma a pensarci nessuno dei due può morire, perché ognuno è l'Horcrux dell'altro Draco ora sono sola, sola veramente. Non posso contare sul tuo aiuto o sul tuo sostegno, mi dispiace tanto- si asciugò in fretta le calde lacrime e iniziò a guardarsi attorno. Non sapeva dove era capitata, ma a quanto pare i suoi ricordi l'hanno portata qui, in un cumulo di macerie e rocce levigate dal tempo.

Passò lo sguardo sul corpo di Draco e vide che era sul procinto della decomposizione. Con amarezza negli occhi decise di seppellirlo, in quanto non possedeva nessun mezzo per impedire che si compia il ciclo di decomposizione organica. Con un incantesimo scavò un solco profondo nel rigido terreno di pietra e vi depose il corpo del giovane. Tuttavia prima di ricoprirlo, gli disse:

-Perdonami se non ti ho sepolto fra i tuoi cari, fra tua madre e tuo padre, se non ho organizzato un funerale degno del tuo nome e di quello che hai fatto per me, ma io ti faccio, qui, ora, una promessa: giuro solennemente che quando sarà tutto finito e Voldemort sarà definitivamente sconfitto, io ti riporterò a casa, anche a costo ti portare via solo cumuli di ossa. Buonanotte Draco. Ci vediamo presto, molto prima di quello che tu ed io possiamo immaginare- dicendo così, ricoprì con cura il corpo di Draco, guardandolo per l'ultima volta.

La notte calò di lì a poco, ma Hermione pensava a tutto purchè a dormire. Inutile dire a cosa rifletteva: al modo per sconfiggere Voldemort. Andavano distrutti gli Horcrux, certo, ma anche lei lo era e certamente non poteva morire perché Riddle era un Horcrux di Hermione e.... spalancò gli occhi di colpo e l'illuminazione parve passarle davanti.

-Certo! Il ministero della magia! L'Ufficio Misteri! LA PROFEZIA! Ci sarà sicuramente una profezia per me! Domani mattina parto all'alba per sapere cosa mi aspetta il futuro sono così emozionata una certezza finalmente! Dopo tante incertezze, qualcosa su cui posso confidare il vero!- e fu così che per la prima volta nel giro di anni, Hermione si addormentò serena e sicura che l'indomani sarebbe stata una grandiosa giornata.

La mattina giunse in fretta. I primi raggi del sole si intravedevano dalle rovine del castello, svegliando dolcemente Hermione. Con uno sbadiglio ella si alzò e senza proferire parola, prese la bacchetta, guardò la "Tomba" di Draco, versò un'ultima lacrima e si smaterializzò al ministero. Stava varcando la soglia dell'entrata quando si ricordò che era una ricercata.

Corse frettolosamente in un cumulo buio, dove raramente passano persone e tirò fuori dalla sua borsa una piccola fiala di pozione Polisucco.

-Scusami Harry. Ma quando eravamo da Ron qualche tempo fa, ti ho rubato una ciocca di capelli. Spero che tu non te la prenda troppo. I vestiti dovrebbero andare bene indosso una felpa e dei pantaloni cose che indosserebbe pure lui beh, ora non ci resta che bere!- disse deglutendo quell'intruglio. Poco dopo aveva le sembianze di Harry.

Cercando di destare meno sospetti possibili, si intrufolò furtivamente nel Ministero. Aveva quasi raggiunto l'ascensore che l'avrebbe portata all'Ufficio Misteri, ma qualcunò fece il suo nome, o meglio, il nome di Harry.

- Harry!-

Hermione si girò terrorrizzata. Perfetto. Era Ron. La cosa non poteva andare peggio di così. Hermione, non riuscendo a camuffare la sua voce femminile, sorrise a Ron.

-Che ci fai qui Harry?- chiese Ron

Hermione entrò in ascensore insieme a Ron.

La ragazza alzò le spalle.

-Hai sentito vero della questione di Hermione vero? Oh miseriaccia, non posso credere che la nostra Hermione abbia fatto davvero quello che ha fatto! Come ha potuto. Pensare che siamo quasi morti per sconfiggere tu sai chi e lei lo fa risorgere oh povero me! Comunque mio padre ha detto di dirti che Voldemort ha già preso possesso del ministero. Ora tutti i ministri sono sotto il controllo di Tom Riddle. Ma non è finita qui, ci sono auror ovunque perché alcune persone avrebbero giurato di aver visto Hermione fuori dal ministero poco fa. Ma non è così stupida da rischiare così non credi?-

Hermione fece di sì con la testa.

-Harry tutto bene? Perché non parli?-

Hermione si portò una mano alla gola, per simularne il dolore.

-Ah si capisco. Mal di gola già vabbè io ti lascio. Devo scendere qui io. A dopo-

Finalmente Hermione era sola in ascensore e senza altri impedimenti, riuscì ad arrivare all'uffico.

Scorse tra le varie sfere di cristalla quella su cui vi era scritto il suo nome. Dovette cercarla per molti minuti prima di riuscirla a trovare.

La prese in mano, chiuse gli occhi e con attenzione ascoltò l'oracolo:

-Da entrambi le parti regna paura e rispetto. Nessuno muore se l'altro rimane in vita, entrambi sono destinati a perdere qualcosa, per averne un'altra in cambio. Resistenza, forza, tenacia e coraggio sono il segreto per raggiungere un obiettivo. Qualsiasi esso sia. -

Spazio autrice

heyyyyyyy. scusate l'assenza, ma come promesso ecco un nuovo capitolo.

Solitude/ Tomione♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora