Capitolo 25

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Il giorno dopo si svegliò con accanto al letto una lettera. L'aprì. L'inchiostro era d'orato e la calligrafia signorile, il tutto chiuso da una lettera color ocra e il sigillo del Ministero della Magia. Lesse con attenzione ogni parola della lettera, di cui, qua di seguito, riporto il testo:

Cara Signorina Hermione Jane Granger,

Alla luce del suo forte rapporto con il giustiziato Draco Lucius Malfoy, le inviamo questa lettera per informarla che la pena verrà scontata dal ragazzo accusato oggi stesso alle tre del pomeriggio presso il Ministero della Magia.

Con la speranza che Lei stia bene,

cordiali saluti

Samantha Turner, Segretaria del Ministro della Magia.

Chiuse delicatamente le vesti della busta e la chiuse in un cassetto. Con estrema leggerezza e tranquillità Hermione uscì dalla sua stanza, diretta all'ufficio della McGrannit.

Bussò alla sua porta e l'aprì senza aspettare un invito.

-Buongiorno professoressa- sorrise la ragazza

- Signorina Granger! Cosa ci fa qui a quest'ora? Sta mattina non ha frequentato neanche une lezione!- la sgridò la preside. Hermione vide nelle mani della McGrannit la bacchetta di Sambuco, quella che Harry aveva distrutto poco tempo fa.

- Oh mi scusi professoressa! Ho avuto una nottataccia e non mi sono accorta che. sono già le due e trenta!- disse la ragazza frettolosamente.

- Ad ogni modo, le chiederei cortesemente il permesso di andare oggi alla ha capito di Malfoy- chiese cercando di essere il più timida e impacciata possibile.

- Signorina Granger, sa benissimo che solo su invito si può partecipare a queste cerimonie- concluse soddisfatta la preside. Evidentemente non le andava molto sapere che Hermione sarebbe stata presente alla morte del ragazzo avrebbe preferito che si trovasse ad Hogwarts in modo che non possa recare danni o ulteriori problemi.

- Ah si professoressa! Io l'invito ce l'ho- disse la riccia posando sulla scrivania la lettera.

La preside la prese e la lesse attentamente. Sapeva benissimo che Hermione, su ordine del ministero, sarebbe stata obbligata a presentarsi.

-Se le cose stanno così può tranquillamente andare, ma se non le dispiace la lettera, la tengo io- concluse la preside nascondendo l'oggetto dentro ad un cassetto.

- Grazie mille! Arrivederci- Senza attendere risposta alla McGrannit, Hermione corse fuori dalle mura di Hogwarts e si smaterializzò dritta al ministero, o per meglio dire uno dei tanti uffici del ministero. Dentro alle viscere degli uffici era impensabile sapere dove muoversi, o dove trovare un determinato ufficio. Certo che una mappa se la sarebbe dovuta portare Girò a vuoto per dieci minuti abbondanti, fino a quando non vide un gruppi di ragazzi con il volto nascosto da un nero cappuccio. Nonostante quel travestimento riconobbe subito i lori visi: erano due mangiamorte particolarmente fedeli al Signore Oscuro. Si avvicinò a loro, cercando di non dare troppo nell'occhio, ma prima che Hermione potesse anche solo aprire bocca, furono loro a parlare per primi.

-Signorina Granger! La stavamo cercando! La sentenza sta per iniziare e il Ministro non vorrà che se la perda! Ci segua! Su faccia presto!- I due mangiamorte erano attori incredibilmente dotati. Sapevano tutto il piano e stavano conducendo il gatto nella tana dei topi. Entrarono in una stanza fredda e buia, triste e malinconica. I dissennatori svolazzavano liberi sul soffitto della stanza. Al centro di questa vi era il ministro tutto sorridente, in un angolo sulla sinistra c'era Draco, col volto bendato e le mani legate. A vegliare su di lui vi erano due mangiamorte miseramente travestiti da addetti alla sicurezza. Dopo pochi minuti il ministro si alzò dalla sedia e diretto verso i pochi presenti (tra cui la preside di Hogwarts in persona) nella stanza pronunziò un lungo ed estenuante discorso, terminatosi in:

- E quindi oggi siamo qui, davanti alla Legge e alla Giustizia. Davanti agli Auror che per molto tempo hanno vegliato sui comuni cittadini, portandoci il millesimo seguace di Voi-Sapete-Chi. Noi, come rappresentanti della giustizia, abbiamo il solenne compito di proteggere il Mondo magico da tutte le creature, o in questo caso le persone, che lo minacciano. Io, rappresentante del popolo dei maghi, condanno a morte il mangiamorte Draco Lucius Malfoy, per mano dei dissennatori.- Concluso il discorso, i mangiamorte che avevano in custodia Draco, di soppiatto gli sciolsero i nodi della corda magica che aveva lungo i polsi e gli riconsegnarono la bacchetta. Nel frattempo il ministro della magia, che non si accorse proprio di nulla, ordinò ai dissennatori di esportargli l'anima. Proprio quando tre di queste immonde creature si avvicinarono al ragazzo, l'urlo di Hermione fece sobbalzare tutti i presenti. Nel frattempo una lontra argentea percorse la stanza caccio i Dissennatori. Draco, Hermione e tutti i mangiamorte lì presenti avevano la bacchetta alzata.

La McGrannit e il ministro furono i primi a lanciare la prima maledizione, che venne prontamente schivata.

- Stupeficium!- l'incantesimo di un mangiamorte colpì in pieno petto uno dei presenti.

- avada kedavra!- urlò Draco, ma il suo incantesimo toccò il muro.

La preside e il ministro nel frattempo erano riusciti a schiantare buona parte dei Mangiamorte.

Hermione e Draco si guardavano le spalle a vicenda, proteggendosi dagli incantesimi. Una luce rossa uscì dalla bacchetta di Hermione che colpì il ministro.

La preside fece un passo avanti, puntò la bacchetta in direzione dei ragazzi, contorse il viso in ghigno di disprezzo e con quella bacchetta appartenuta ad un dei più grandi presidi della storia, pronunciò il peggiore della tre maledizioni senza perdono: Avada Kedavra!

Draco non lo vide arrivare. Hermione era sotto incantesimo Imperio dal Vice-Ministro. La luce verde colpì in pieno petto Draco. Tutta la vita del ragazzo gli scivolava tra le mani, come acqua tra le dita, le sue pupille si dilatarono e l'ultimo istante della sua vita gli passò nei grigi occhi, prima di tirare il suo ultimo respiro soffocato ed infine cadere a terra rigido, le braccia lungo il corpo, il ciuffo biondo spiovento e gli occhi ancora spalancati.

Solitude/ Tomione♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora