Cos'era in confronto il soprannome di "Strega più brillante della tua età"? Questo era di gran lunga più onorevole, sicuramente le avrebbe portato più gloria di quanto ne abbia già. Potere, desiderio di conquista. Questo era ormai Hermione Granger. Un essere umano senza più sentimenti o emozioni, che ambiva solo alla conquista del mondo magico insieme a Tom Riddle.
- Ormai è fatta Hermione- disse Tom. La ragazza sorrise, un sorriso sincero da una parte e disonesto dall'altra. Non le importava quante persone Tom avesse ucciso per ottenere il suo obiettivo, ma l0importante è che l'abbia raggiunto.
- E ora Tom? Che facciamo?- chiese Hermione continuando a guardare la sua immagine riflessa. Ora riusciva a vedere chiaramente i suoi cambiamenti e ne andava più che fiera.
- E ora, siamo io e te e basta. Come ti avevo promesso. Insieme controlliamo Londra, per ora, ma con pazienza il nostro potere si espanderà in tutta la Gran Bretagna e poi in tutto il mondo. Questa volta non è come le altre. Me lo sento.- Tom sorrise e si passò una mano tra i capelli.
-Tom io- Hermione desiderava ringraziare Tom per tutto quello che ha fatto per lei, per averle fatto aprire gli occhi su quello che era sempre stata e su quello che era diventata grazie a lui e a lui solo. Oppressa per anni sotto gli ordini di Silente prima e della McGrannit dopo. Quei periodi erano finiti. Ora per loro aveva in serbo una vendetta esemplare, avrebbero implorato la morte come unico sollievo, ma quando stava per pronunciare queste parole al ragazzo che tanto amava, la porta si aprì all'improvviso. Un mangiamorte dalle fattezze goffe e spartane irruppe improvvisamente nella stanza.
- Fa che sia importante. O giuro che ti ammazzo qui ed ora- disse calmo Tom. Immediatamente Hermione si girò verso di lui, con un sorriso compiaciuto.
- Si certo che è importante! Una schiera di Auror! è riuscita ad entrare nel Ministero!- urlò l'uomo.
- Calmati per carità! Ci penseranno gli altri.- rispose Hermione con uno sbadiglio.
- Signora gli Auror sono stati più veloci dei nostri Mangiamorte! Li hanno uccisi quasi tutti!- l'uomo scoppiò in lacrime. Tom si volse preoccupato. ù
- Come accidenti hanno fatto! Tutte le entrare e le uscite sono controllate. Come hanno fatto anche solo ad entrare!- Tom era furibondo. Aveva dato ordini precisi ai suoi uomini.
- Pozione Polisucco signore.- L'uomo si asciugò una lacrima con il lembo della camicia.
- Idioti! Vi siete fatti fregare dalla Pozione Polisucco! Ora ci pensiamo noi! E tu non azzardarti a scappare, o ti toccherà una sorte peggiore della morte. Hermione andiamo. Abbiamo qualche Auror da ammazzare.- Tom tirò uno schiaffo al mangiamorte, che subito si inginocchiò ai piedi del suo padrone.
-Andiamo Tom- Hermione lo prese per un braccio e lo portò fuori dalla stanza. Dietro di loro, il servitore.
-Da che parte?- chiese freddo Tom.
- Nell'ufficio misteri- balbettò il Mangiamorte.
Tutti e tre corsero nell'ufficio misteri. Quando vi entrarono si aspettavano urla di Mangiamorte agonizzanti, gridi spietati di Auror che li finivano, getti di luce verde che lampeggiavano nella stanza, ma vi era solo rigoroso silenzio. Le profezie ancora intatte. Tom si girò verso il suo servitore.
- Tu sei un miserabile bugiardo! Avada Kedavra!- urlò irato, ma la luce si scagliò contro il muro. Mancandolo. L'uomo però parve non essere troppo preoccupato. Sfoderò la bacchetta.
- Harry- disse Hermione
- Strano che tu non te ne sia accorta prima Hermione. ORA!- Getti di luce di tutti i colori parvero nascere da ogni angolo della stanza. Tom e Hermione si abbassarono. Erano circondati. Neville, Luna, Ginny, Ron, George non mancava nessuno, nemmeno i professori.
Iniziò così una furiosa battaglia. Tra le più sanguinose del mondo magico. George, Luna e Ron caddero tutti per mano di Hermione e Ginny per mano di Tom. Fu una vera e propria strage. Quella era l'ultima battaglia, quella decisiva, che avrebbe segnato la sorte di tutti: o la vita, o la morte. Tom e Hermione stavano avendo la meglio: gli incantesimi mortali rimbalzavano sui loro corpi. Tutti erano provati dalla fine. In vita c'era solo Harry e la McGrannit. La professoressa era stata pietrificata, mentre Harry teneva ancora saldamente la bacchetta alla mano. Tuttavia ora non aveva più speranza di vita: innanzi a lui si reggeva la solida figura di Tom, dietro, invece, quella di Hermione.
-Sembra che la fine sia giunta per davvero questa volta- disse ridendo Tom
- Ora non c'è più nessuno che può venirti a salvare- rise Hermione.
- Chi dei due mi ucciderà?- chiese Harry, come se le loro parole non l'avessero nemmeno sfiorato, come se non stesse per incontrare davvero la Morte.
- Lo faremo insieme- rispose Tom, cercando lo sguardo di Hermione. Lei accennò ad un sì con la testa.
Strinsero fra le loro mani le bacchette prima di puntarle contro Harry e urlare - AVADA KEDAVRA!-
Forse per istinto, o forse era un suo elaborato piano fin dall'inizio o semplicemente fortuna. Harry appena vide i getti verdi fuori dalle bacchette, si chinò a terra schivandoli entrambi. Questi incantesimi però colpirono rispettivamente Hermione e Tom. Erano entrambi maghi potenti e i getti erano talmente forti da farli cadere a terra. Il freddo pavimento era sotto le loro spalle e sentivano gli occhi chiudersi sempre di più. L'ultima cosa che sentirono prima di chiuderli definitivamente fu la voce di Harry:- Abbiamo distrutto tutti i vostri Horcrux-. Le forze venirono a meno e i due, adagiati su un letto di sangue e ghiaccio, sprofondarono.
Aprirono gli occhi. Quanto tempo era passato dalla battaglia non lo sapevano. Erano in un luogo aperto, completamente buio, ma erano soli, nessuno dei due poteva godere della compagnia dell'altro. Tom era solo. Hermione era sola. Nessuna fonte di luce, di compagnia. Nulla che segnasse la fine di quel luogo tanto ostile e insignificante. Non avevano le bacchette e nemmeno altri oggetti che non fossero i vestiti. Forse si aspettavano un'inferno meno doloroso, ma cosa accomunava quelle due creature che avevano seminato il terrore per tanto, troppo tempo? La solitudine. La paure di essere soli li aveva accomunati, li aveva avvicinati e ora, li aveva puniti.
Da entrambi le parti regna paura e rispetto. Nessuno muore se l'altro rimane in vita, entrambi sono destinati a perdere qualcosa, per averne un'altra in cambio. Resistenza, forza, tenacia e coraggio sono il segreto per raggiungere un obiettivo. Qualsiasi esso sia.
Da entrambi regna paura e rispetto: Tom e Hermione hanno sempre avuto paura l'uno dell'altra, ma senza mai peccare di fiducia e rispetto.
Nessuno muore se l'altro rimane in vita: Occorre che entrambi si uccidano a vicenda nello stesso istante per morire.
Entrambi sono destinati a perdere qualcosa, per averne un'altra in cambio: Hanno perso la loro umanità per fama e successo.
Resistenza, forza, tenacia e coraggio sono il segreto per raggiungere un obiettivo. Qualsiasi esso sia : La profezia mostra loro come raggiungere i loro obiettivi: coraggio, astuzia e tenacia.
Almeno, avevano capito anche l'ultima parte della profezia.
Spazio autrice
Allora ragazziii! Qui si chiude un percorso. Uno dei più belli della mia vita, la mia prima vera storia che ho iniziato e concluso. Vi ringrazio infinitamente per l'appoggio che mi avete dato, ma di questo parleremo nel prossimo capitolo. Ora inizia il processo di revisione e finita quella, potrò dire di aver definitivamente concluso la storia.
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Solitude/ Tomione♡
FanficCosa accomuna Lord Voldemort e Hermione? La solitudine. ☆ dalla storia ☆ -Hermione. devi farmi tornare- i suoi occhi si mischiaroni con quelli di Hermione in una danza bellissima. -te lo prometto Tom: tornerai- Vorrei precisare che in questa FF To...