In bella compagnia

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E' sera, finalmente il turno è finito e come di accordo sono andata a prendere la mia sorellina Sofia dalla babysitter : direzione casa di Meredith.

Ammetto che questa normalità mi mancava, New York è bella, anche quando ero rimasta senza di lui per concludere i miei studi, avevo comunque la mia normalità nelle cene di famiglia, le visite inaspettate di papà, la biblioteca con i colleghi universitari e tutto il resto.

Da due anni a questa parte il nulla, ma esser tornata qui mi sta ripagando di ciò che pensavo di aver perso per sempre : una famiglia.

<< Siete arrivate finalmente >> Meredith mi accoglie a braccia aperte

Non è da lei mostrare affetto, non è da lei fare la donna di casa ed accogliere così gli ospiti, ma con me noto un occhio di riguardo, un occhio che non mi ha tenuto sotto il suo controllo per troppo tempo e che noto sia molto preoccupato.

<< Si, ce l'abbiamo fatta, la babysitter non si fida mai di lasciarmi Sofia mi guarda sempre con sospetto >> rido

Quella donna davvero mi mette ansia, quasi più della sala operatoria

<< Immagino, quando teneva Zola sembrava quasi non fidarsi anche di me, che sono la madre! >> Meredith ride di gusto, che bello non sono l'unica

Improvvisamente dietro di me sento la porta aprirsi, mi spavento e salto completamente addosso a Mer

<< Eccomi, adesso si che è una festa, tequila! >> Alex fa la sua entrata trionfante scuotendo una bottiglia di tequila

<< Festa? Quale Festa? Al massimo pigiama party con le bambine >> mi rivolgo a lui sconcertata, ma lo sa che ci son più bambini che adulti in questa casa?

<< Piccola Sloan noiosa, lascia divertire noi grandi >> Si stravacca sul divano 

<< Alex, non siamo soli ci son le bambine, sii lo zio responsabile >> Mer lo sgrida

Sorrido ed apprezzo l'appoggio che mi da

E' stata una giornata lunga, credevo di poter reggere meglio questi turni ed invece ne sto uscendo stremata ma stasera grazie a questi due mi sento rinata, una giusta dose di risate e buona compagnia mi ha fatto rigenerare.

Alla fine la bottiglia di tequila rimane vuota sul pavimento, le bambine dormono e di comune accordo io ed Alex rimaniamo a dormire qui.

Mi sistemo di sopra e appena arrivo in camera mi butto sul letto, mi mancava stare qui, mi manca zio Derek che mi bussa alla porta per svegliarmi, mi manca papà che mi prende in giro e mi manca anche Lexie che in mezzo a tutto questo caos era il mio porto sicuro, la mia confidente ed anche se era l'amore di papà era anche un po' il mio.

<< Sveglia, sveglia, sveglia oggi sarà una lunga giornata >> Callie urla da dietro la porta, cosa diavolo ci fa lei qui

Arrivo in cucina intontita, le bambine stanno bevendo latte e biscotti ed una tazza è pronta anche per me

<< Ho avvisato Callie di passare questa mattina, così da non doverti far fare mille giri per portare Sofia all'asilo >> Meredith risponde senza neanche chiedere a tutti i miei dubbi

Le bacio la fronte

<< Sei un angelo >> sorride anche se so che non è a suo agio

<< Bleah, piccola Sloan noi non facciamo questi gesti, soprattutto di prima mattina post sbronza >> Alex, che noioso

Lo ignoro 

<< Perchè sarà una lunga giornata Callie? >> domando sorseggiando tranquillamente il mio latte

<< Ho appena finito il turno e le strade si stavano riempiendo di ambulanze, questa mattina è iniziata la gara dei fattorini, quella illegale >> neanche il tempo di finire il latte che i telefoni di tutti e tre iniziano a squillare come campane a festa

<< 911, Lucy vieni ora in pronto soccorso subito! >> quello che urla dalla'altra parte del telefono è Hunt, devo correre

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