Colleghi

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Jacskon's pov

*ZZZZ ZZZ ZZZ*

Ho la testa che mi scoppia e qualcosa mi sta disturbando

"Jay, se ti sposti riesco a prendere il mio cercapersone" una voce mi sussurra qualcosa sulle labbra

Oddio! Quanto avrò dormito? Devo correre!

Non faccio neanche in tempo ad alzarmi che la porta della camera viene aperta e mi ritrovo nudo davanti a Richard.

Stephanie è in totale imbarazzo, io son troppo di corsa per curarmi di lui e dei suoi occhi fin troppo giudicanti.

"Dammi un secondo e ci sono" gli dico chiudendogli la porta in faccia

"Steph, scusami devo correre" esco senza neanche sentire ciò che aveva da dirmi, devo andare a controllarla

Salgo al terzo piano e più mi avvicino alla sua stanza più sento l'ansia prendere il sopravvento su di me

Ieri sera sono stato un cretino, ma forse l'unico modo per rendere la situazione migliore è continuare il distacco tra di noi e farmi vedere ancora più stronzo.

Fuori dalla porta c'è la Wilson che con occhi furtivi guarda all'interno della stanza.

"Aggiornami" la faccio spaventare

"Dio mio Jackson, ma sei pazzo" mi urla quasi in faccia ma appena vede il mio viso capisce che non ho voglia di scherzare

"Scusi Dottor Avery" si schiarisce la voce "la paziente ha superato la notte con un ottimo risultato, bisogna aumentare le flebo e "

"e rifare le analisi, una tac e se i risultati saranno positivi dimettermi" sussulto quasi nel sentirla così decisa e così testarda

La rabbia mi divora ed entro nella stanza

Con lei c'è Alex, ora capisco perché la Wilson se ne stava lì attaccata alla porta ad origliare

"Dottor Avery, sta arrivando un mio collega dall'esercito. Tra poco sarà qui con il dottor Hunt, dopo i vari accertamenti che mi farete e i risultati che sicuramente daranno esito positivo potete dimettermi ed inizierò una cura presso un altro ospedale" parla senza neanche respirare, come se si fosse preparata il discorso da quando l'ho lasciata sola questa notte

Anzi, in cuor mio son sicuro sia così

E' così prevedibile, pronta a scappare ma non cedrò questa volta

"Tu non vai proprio da nessuna parte" le dico con il sorriso in faccia

E' scioccata, lo son tutti e tre

"Scusa?" – " Lo sai benissimo che posso decidere cosa voglio fare" si tira su con la schiena mentre inizia ad agitarsi

Ecco, ci risiamo

"Sono il tuo medico e decido io quando farti fare i vari controlli" inizio ad urlare, non riesco a trattenermi

Alex si alza e cerca di calmarmi, in realtà non sa se calmare me o Lucy che sta già per ribattermi contro

" Alex non mi interessa nulla della decisione del mio medico, anche perché il primo a curarmi è stato Owen. Se proprio devo qualcosa, lo devo a lui" è infuriata

" Owen non c'è, ci sono io e su quei documenti firmo io" – " Piantala di fare la bambina, cresci e lasciaci fare il nostro lavoro" vado sul pesante, lo so

"Fare la bambina? Tu ancora non hai visto nulla" Si alza, come se nulla fosse prende la stampella affianco al letto e si fa strada oltre me ed esce fuori

La seguo, ma son così incredulo dalla stupidaggine che sta facendo che non riesco neanche a fermarla

Non mi da neanche il tempo di capire ciò che sta succedendo che la vedo con in mano i moduli di dimissione

"Bene, ho firmato ed ho decido di rifiutare le cure ed andarmene dritta a casa mia o dovunque io voglia" sorride

Le vado incontro ed ho voglia di spaccare qualcosa, questa ragazza mi fa uscire pazzo ma appena la raggiungo mi cade tra le braccia e sviene ancora una volta

"Portatemi una sedia, subito" le infermiere son troppo lente

E così la prendo in braccio e la riporto nel suo letto.

LUCY'S POV

Ad un tratto tutto torna nero, per poco mi sento precipitare ma sento qualcosa che mi afferra e mi stringe a se.

E' lui, riconoscerei le sue mani in qualsiasi momento.

"Una sedia, subito" lo sento urlare

"-Non voglio, lasciami" urlo ma nessuno riesce a sentirmi

Sdraiata sul letto finalmente riesco a riprendermi e lo trovo seduto ai miei piedi

Nella stanza non c'è più Alex, non c'è più la Wilson ma ci siamo io, lui e Callie.

Callie va avanti e indietro come una trottola, va così veloce che neanche si è accorta che la sto fissando

"Quanto son rimasta senza sensi questa volta?" esordisco così, come se nulla fosse accaduto

"Lucy" i suoi occhi sono increduli

"Dobbiamo parlare seriamente delle tue condizioni" mentre lui è accecato dalla rabbia, Callie lo soprassa e mi stringe in un abbraccio soffocante

"Ti devo per caso mettere la camicia di forza? Ha ragione Jackson, tu non ti muovi da qua finchè non capiamo bene come continuare la cura"

Sorrido e per la prima volta non so cosa dire

"Io..Io non so cosa dire, scusate" – prendo fiato " E' solo che è tutto così strano, io voglio chiederti scusa Jackson" lo sorprendo

Infondo lui si sta preoccupando per me, forse per la prima volta da quando le nostre strade si son divise stava facendo passi verso di me ed io ho rovinato tutto con la mia testardaggine.

"Sono il tuo medico, è il mio dovere insistere e volerti sana" ecco, per lui son semplicemente una semplice paziente

Abbasso lo sguardo e provo a dir una volta per tutte ciò che realmente mi gira nel cervello

"Questa mattina all'alba ho chiamato Owen e gli ho raccontato di questo chirurgo plastico che lavorava con me nell'esercito. Lui ha eseguito molte operazioni con me in missione ed è uno dei migliori"

Jackson mi guarda attento in attesa di capire dove il mio discorso arriverà

"Mi dispiace essere così schietta, ma è un mio diritto e un comportamento giusto verso di te che sei stato fino ad ora il mio dottore" lo guardo dritto negli occhi "Jackson ho chiesto ad Hunt se fosse possibile sostituirti con questo ragazzo, il dottor Lindsey"

Il suo sguardo non è arrabbiato, è tranquillo e quasi rasserenato

"Lucy, Jackson è il migliore non puoi decidere all'ultimo questa cosa" Callie al contrario, è agitata

"Callie, tranquilla." La rassicura "Appena il dottor Lindsey arriverà lo informerò sulle tue condizioni e gli consegnerò tutto"

Finalmente ci guardiamo, rimango in silenzio e lo guardo.

Lo guardo bene per la prima volta.

Il suo viso è diverso, più maturo e segnato forse dal lavoro. Non c'è più quel visino che prendevo sempre in giro per esser sempre perfetto e levigato.

Quello che ho davanti è un viso adulto, il viso di un uomo che non conosco.

"Lucy ..." neanche mi ero accorta che eravamo rimasti soli " son felice di questa scelta che hai fatto, sappiamo entrambi che questa situazione stava diventando insostenibile" sorride

Gli sorrido in risposta

" Forse dovremmo provare a farla diventare una situazione normale, ormai siamo adulti" rido "o almeno uno dei due lo è diventato" mi guarda con occhi pieni di gioia

"Si, alla fine siam colleghi"

"Colleghi". 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 23, 2022 ⏰

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