Lettere

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Lunedì 9 Settembre

Diego era tornato a Harriswood per un esame, ma aveva evitato accuratamente di farlo sapere alla Corona Crew, perché non voleva neanche rischiare di incrociare Clover, dopo tutto quello che gli aveva fatto.

Dire che fosse furioso era un eufemismo, perché non era mai stato così arrabbiato in vita sua.

Anzi, peggio che arrabbiato, era proprio deluso da morire.

Aveva fatto di tutto per Clover: l'aveva aiutata, sostenuta, ed era convinto che fossero amici, ormai, dopo quello che avevano passato in quella finta relazione.

E poteva accettare di essersi fatto dei film sulla loro amicizia, ma non aveva la minima intenzione di scusare Clover per quella assoluta mancanza di rispetto nei suoi confronti.

L'aveva messo a nudo davanti alla sua famiglia, senza consultarlo, senza fermarsi quando Diego aveva provato a zittirla. E dopo settimane di silenzio, dopo la scoperta delle lettere, e quel fastidioso "non mi piaci", Diego non aveva più intenzione di continuare ad andare dietro a Clover come uno stupido cagnolino fedele che veniva maltrattato ancora e ancora.

Quindi era nell'ultimo posto in cui Clover poteva stare in quel momento, ovvero al Quaterfoil Bar, e stava facendo un sostanzioso pasto post-esame prima di riprendere l'auto e tornarsene a casa.

Era riuscito, con un grosso colpo di fortuna, a mantenere comunque la casetta, e alla fine aveva risolto le cose con la sua famiglia.

Certo, Coco ancora gli chiedeva perché avesse lasciato Clover dato che era convinta che si amassero, ma ogni volta che tirava fuori l'argomento, Diego aveva imparato a tirare in ballo il suo cartone preferito per distrarla, e stava funzionando egregiamente.

Sapeva, in cuor suo, che non poteva scappare in eterno, e che prima o poi si sarebbe confrontato con la ragazza che l'aveva ferito così tanto, ma sperava di farlo una volta più calmo, e una piccola parte di lui, molto silenziosa ma comunque abbastanza presente, sperava che sarebbe stata la ragazza a fare il primo passo.

Non l'avrebbe perdonata, si rifiutava di farlo, ma se Clover lo avesse cercato, gli fosse andata davanti, e gli avesse chiesto scusa, provando a parlargli... si sarebbe arrabbiato, l'avrebbe ignorata e le avrebbe detto "Dimmi, che si prova ad avere qualcuno che si rifiuta di parlarti?" ma dopo un po' avrebbe accettato e, chissà, magari avrebbero potuto capire cosa fosse successo che avesse deteriorato così tanto la situazione.

...beh, Diego aveva le sue teorie.

Ovvero l'unica spiegazione.

Ovvero la notte che avevano passato insieme dopo l'aggressione.

Ma non si considerava colpevole di qualcosa. Era stata Clover a sedurlo e abbandonarlo, e non poteva neanche obiettare di essere stata ubriaca perché Diego sapeva benissimo che, per quanto nervosa, era nel pieno delle sue facoltà mentali!

Insomma, il punto della questione era che Diego non aveva la minima intenzione di vedere Clover in tempi brevi, e se l'avesse vista avrebbe preferito farlo nella circostanza in cui la ragazza lo pregava di perdonarla, anche se era un comportamento molto lontano dal suo carattere.

Di certo non voleva incontrarla per sbaglio, o cercarla lui stesso.

Quindi eccolo al Quaterfoil ad ingozzarsi per allontanarsi da lì il prima possibile.

Purtroppo per lui, una chioma corvina attirò subito la sua attenzione.

-Ciao, Diego- lo salutò, con una punta di incertezza.

Per un istante Diego si irrigidì completamente, convinto che la ragazza davanti a lui, in controluce, fosse Clover.

E non seppe se scappare a gambe levate, urlarle contro, o ignorarla fingendo non esistesse.

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