Esami

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Lunedì 14 Gennaio

La luce era tornata il giorno dopo, la neve aveva smesso di cadere e lo spazzaneve era passato puntuale ed efficiente, permettendo alla vita di ricominciare come se nulla fosse successo.

Harriswood era estremamente organizzata per essere una semplice cittadina isolata e dimenticata. Forse era organizzata proprio per questo motivo, perché non c'erano complotti, corruzione e altro.

Ma politica a parte, Harriswood era tornata in funzione senza problemi, e nessun esame era stato rimandato.

E neanche la prima lezione teorica di scuola guida, che Mirren era stato costretto a sostenere per quello stupido proposito.

Avrebbe rinunciato alla pausa pranzo una volta a settimana, ma ci avrebbe fatto l'abitudine.

Dopo la lezione noiosa e a suo parere inutile, uscì controllando l'orologio e rallegrandosi nel rendersi conto di avere ancora dieci minuti prima di dover tornare a lavoro.

Forse poteva prendere un panino, o un pasto preconfezionato da qualche parte. Ci teneva a non saltare i pasti, non era salutare.

-Mirr- una voce ben conosciuta gli fece sollevare la testa di scatto, e non trattenne un sorrisino quando i suoi occhi si posarono sulla figura alla quale apparteneva.

Si affrettò a nasconderlo, e si avvicinò a Felix mantenendo uno sguardo distaccato.

-Felix, che ci fai qui?- indagò, sorpreso.

-Mi assicuro che non salti la lezione... né i pasti- gli porse un sacchetto del pranzo, uguale a quelli che usavano da piccoli.

-Offre mia madre. Un pasto completo per persone ricche e con una dieta equilibrata- spiegò.

Mirren lo aprì e notò un piatto di pasta e un secondo con verdure a parte.

Il sorriso gli tornò alle labbra, e questa volta non riuscì a nasconderlo.

-Quindi tu mangerai altro?- prese in giro l'amico, che incrociò le braccia, fingendosi offeso.

-Ma per chi mi prendi? Certo che mangerò altro. Ho snobbato la cucina stellata di mia madre per un panino ipercalorico e ipercostoso al McDonald- scherzò, tirando fuori un altro sacchetto del pranzo contenente lo stesso menù dell'amico e indicando un muretto lì vicino.

Mirren non se lo fece ripetere, e si sedette accanto a lui.

-Grazie, Felix. È stata una bella sorpresa- ammise, senza guardarlo, e iniziando a mangiare la pasta. Era eccezionalmente buona, come sempre.

Felix fece altrettanto.

-Non ci vediamo da quella notte a casa tua... mi sei mancato- ammise, a bassa voce, senza guardarlo.

Il cuore di Mirren iniziò a battere più forte.

Sapeva che la questione sarebbe ritornata, prima o poi, ma una parte di lui sperava che non avrebbero più tirato fuori l'argomento.

Dopotutto non c'era nulla di strano nel dormire abbracciati per farsi calore, parlarne l'avrebbe solo reso più imbarazzante. E non doveva esserlo neanche un po'.

Purtroppo... lo era eccome.

-Non mi stavi evitando, vero?- chiese Felix, smettendo di mangiare e girandosi verso Mirren, con espressione seria.

La risposta sincera? Sì, probabilmente lo stava evitando. Aveva solo bisogno di un po' di tempo per dimenticare e ignorare la sensazione estremamente piacevole che aveva provato nello svegliarsi stretto a Felix. Lui, che detestava ogni sorta di contatto fisico troppo prolungato.

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