Sotto al vischio

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Martedì 24 Dicembre

Denny non sapeva da dove gli fosse venuto il coraggio di invitare Mathi e Aggie a festeggiare il Natale con la sua famiglia.

Eppure i suoi gesti inconsulti del proposito li aveva belli che finiti, quindi da dove diamine gli era uscito di invitare il suo neo-ragazzo e la sorella a passare il Natale con la sua famiglia, con suo padre, con il quale non aveva neanche fatto un discorso vero e proprio circa la sua sessualità e la sua relazione con Mathi?!

In ogni caso, ormai era tardi per i ripensamenti.

E con "tardi" si intende che erano al tavolo della cena, a metà pasto, e Aggie stava raccontando un aneddoto che aveva portato alle lacrime il padre di Denny.

...quindi teoricamente stava andando bene, giusto?

Insomma, erano rilassati, allegri, e quando Denny aveva chiesto al padre se poteva invitare Mathi con sua sorella, Rich si era illuminato e gli aveva assicurato che più erano, più si sarebbero divertiti.

Quindi... tutto perfetto.

Alla grande.

Nessun imbarazzo.

...come gli era venuto in mente di invitare il proprio ragazzo a festeggiare il Natale in famiglia?!?! Era una bruciatura di tappe estrema!!

-Non ho mai pensato che un ferro da uncinetto potesse creare così tanti guai- commentò Rich a fine racconto, asciugandosi le lacrime per il troppo ridere.

-Oh, non lo pensava neanche Kendall- Aggie si strofinò le mani malefica.

-Erano anni che non ridevo così tanto- Rich respirava a fatica. Max osservava il padre divertito e intenerito. Era vero che non lo sentivano ridere tanto spesso. Era sempre con il sorriso, ma raramente gli raggiungeva gli occhi. E raramente riusciva ad avere abbastanza tempo libero da usare per provare a ridere di più.

-Ne ho tantissimi di aneddoti divertenti!- Aggie sembrava entusiasta di avere un pubblico così incoraggiante.

Mathi non smetteva di sorridere.

Insomma, erano tutti estremamente gioiosi, tranne Denny, che doveva essere il più felice dato che la sua idea non gli si era ritorta contro.

Ma aveva una specie di ansia costante che tutta quella gioia non fosse destinata a durare, e che nel momento in cui avrebbe abbassato la guardia... TAC! Tutto sarebbe andato storto!

Quindi era un po' sulle sue, e osservava la situazione come un controllore stradale, assicurandosi che gli inevitabili imprevisti non venissero fuori.

Pensava di essere migliorato per quanto riguardava l'ansia, ma non era così facile combattere contro i suoi problemi... e una cena di Natale in famiglia con il suo ragazzo con il quale stava insieme da meno di un mese era una situazione non poco pesante e ansiosa.

-Vado a prendere il secondo- si offrì Max, posando il tovagliolo in un angolo e facendo per alzarsi.

-Lascia, vado io!- Denny si offrì, tirandosi su così in fretta da far cadere la sedia all'indietro.

Ma aveva bisogno di muoversi, avere qualcosa di concreto da fare lo aiutava a distrarsi.

-Sicuro, Denny? È tutta la sera che vai tu- Max lo guardò preoccupato, e parecchio sorpreso.

-Sì, certo! Mi fa piacere! Fatevi viziare per una volta!- Denny trovò in fretta una scusa, e sparì in cucina prima che Max potesse insistere.

Una volta chiusa la porta alle sue spalle, si concesse un profondo sospiro, e molto lentamente cercò l'arrosto che doveva servire come secondo. Max ci aveva lavorato con impegno, anche lui probabilmente in un tentativo di distrarsi dal fatto che a differenza di Denny non poteva festeggiare il Natale con la persona che amava.

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