Lunedì 1 Luglio
Mathi sperava che non avrebbe rovinato tutto.
Ma aveva davvero paura che l'avrebbe fatto.
Solo che non poteva lasciare Denny da solo il giorno più triste dell'anno.
Certo, lo conosceva da poco, ma abbastanza da sapere che meritava di andare avanti.
E poi Mathi era una persona impulsiva, che non riusciva a lasciare le persone a cui teneva, anche quando forse era meglio per loro.
Però non voleva neanche imporsi, quindi il suo piano prevedeva un approccio molto soft, che non avrebbe tirato in ballo le conoscenze acquisite in colloquio con Max.
Pertanto lo stava aspettando tranquillo fuori dall'università in attesa che finisse l'esame di quel giorno.
Era uno scritto, quindi Denny non avrebbe saputo subito il risultato, e probabilmente sarebbe rimasto in paranoia per due settimane. Mathi sperava di poterlo aiutare anche su questo.
Il ragazzo scattò sull'attenti appena notò una massa di studenti uscire dall'aula, e aguzzò la vista cercando il suo studente preferito, che ovviamente fu l'ultimo ad uscire, a testa bassa e cercando di passare inosservato in mezzo a tutti gli altri.
A volte Mathi pensava che fosse terribilmente egoista a nascondere la sua meravigliosa personalità al resto del mondo. Era convinto che se si fosse aperto leggermente di più, sarebbe stato il ragazzo più popolare dell'istituto. Era sveglio, intelligente, divertente, carino e davvero piacevole. Era più che naturale che Mathi avesse avuto un colpo di fulmine dal primo momento in cui aveva posato lo sguardo su di lui.
Troppo occupato a rimirarlo con occhi sognanti, rischiò quasi di lasciarselo sfuggire da sotto il naso, ma si riscosse dai suoi pensieri appena in tempo, e lo affiancò rilassato, cercando di non spaventarlo e non sembrare eccessivamente invadente.
-Ciao, Dan! Che bello vederti qui!- lo salutò, coordinando il suo passo con quello di Denny e mettendo le mani in tasca.
Nonostante i suoi tentativi di apparire il meno minaccioso possibile, Denny sobbalzò vistosamente, e alzò la testa di scatto nella sua direzione.
-Mathi, che ci fai qui?! Non hai niente da fare oggi!- lo accolse con occhi sgranati e un leggero rossore sulle guance.
-Beh, sapevo che avevi un esame, e stavo facendo una passeggiata qui in giro, e ho pensato che magari potevo vedere come fosse andata e...- la mezza verità che Mathi si era preparato a tavolino venne interrotta da uno sguardo sospettoso e poco convinto di Denny, che sembrava gli stesse leggendo nella mente, e lo squadrava così attentamente che Mathi si ritrovò ad arrossire visibilmente e senza potersi trattenere.
-...Beh, comunque... come è andata?- chiese, cercando di far parlare lui e non scavarsi ulteriormente la fossa.
Denny distolse lo sguardo, e abbassò la testa, abbattuto.
-Male... malissimo. Non so neanche se lo supero questo esame- ammise, stringendo le spalle pieno di incertezza.
-Ehi, non dire così. Sono sicuro che come le altre volte è andata benissimo. Sei un ragazzo in gamba, ti impegni più di chiunque altro e se anche dovessi aver preso un voto un po' inferiore, non potrà mai rovinarti la media del 30 e lode. E un esame si può sempre ridare- provò a rassicurarlo, incoraggiante, e dandogli una pacca sulla spalla.
Era così impegnato a fare il bravo amico che si dimenticò del vero motivo per cui fosse lì, e probabilmente, per un attimo, anche Denny sembrò scordare la sofferenza di quel giorno.
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Corona Crew
Teen FictionCinque coppie, cinque cliché, tropes letterari e delle fanfiction ovunque, e un narratore esterno e allo stesso tempo interno che sembra attirare a sé le più assurde coincidenze e situazioni da soap opera. Un gruppo di amici si ritrova a passare l'...