𝗩𝗮𝗹𝗲 𝗣𝗮𝗶𝗻

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"Noi due contro tutti, mi bastavi tu."

Con i capelli tirati indietro e la sua solita tuta, si siede goffamente sul divano e si sfrega le mani.

-Allora, come festeggiamo la nostra ultima sera?-

-Una cenetta?- dico conoscendo già la risposta.

-Una cenetta. E cosa mi cucina di buono la mia piccola chef?-

-Be'...-  guardo quello che mi rimane nella dispensa. -Ci siamo mangiati quasi tutto. Una bella carbonara?-

-Perfetto, ho una sorpresa.- va in cucina e prende delle birre.

Sgrano gli occhi. -Sei un grande fra.-

Fra, mi ha sempre fatto strano chiamarlo in quel modo.

Apparecchiamo il tavolo con una delle vecchie tovaglie di mia madre, accendiamo delle candele e facciamo fuori la pasta in due secondi.

Dopo, a pancia piena, ci buttiamo sul divano al buio, con solo la tv in sottofondo e la fiamma della candelina.

Quando avevo 10 anni, mia madre si lasciò con uno dei suoi tanti compagni, il padre di Valerio. Siamo scappate da un momento all'altro in Piemonte da mia zia. Mi hanno tolto la mia unica luce in quel periodo troppo buio.

Ci hanno vietato di vederci, di scriverci e di avere qualunque tipo di rapporto. Ma quando mai abbiamo preso ordini?
Sono 5 anni esatti che ci vediamo una settimana all'anno di nascosto quando abbiamo casa libera.
Valerio si accende una Marlboro e sbuffa una nuvola di fumo.

-Ma ti ricordi quando andavamo in vacanza a Genova?- mi dice guardandomi negli occhi.
La birra mi aveva sciolto la lingua.

-Non tanto, ero piccola. Mi ricordo solo che per andare al mare c'erano un sacco di scale da fare, e la focaccia!-

-E non ti ricordi quando stavi per annegare?-

Mi giro di scatto ridendo.

-No!-

-Ma se eri terrorizzata dall'acqua, urlavi come una pazza.-

Lo ascoltavo incredula.

-E quella fobica di mia madre che ha fatto? Si sarà presa un infarto.-

-Non c'era quel giorno, pensa se lo scopriva.-  mi dice per poi scoppiare a ridere. Che sorriso.

-Poi che è successo?-

-Sei corsa in macchina a piangere, mio papà cercava di calmarti ma non ne volevi sapere di smettere. Alla fine sei crollata.-

-E tu che hai fatto?-

-Io mi sono messo accanto a te, come sempre, sempre e solo tu ed io.-

Valerio spegne la sigaretta e ne accende subito un'altra.

-Qual è una cosa che odi?- mi domanda.

Ce n'erano fin troppe. -Credo il mio compleanno, troppi ricordi angoscianti.- rispondo pensierosa. -E tu?-

-Fammi pensare, le feste in generale.
Guarda, devo farti sentire una cosa.-  collega il telefono alla cassa e parte una canzone.

-Ma sei tu Vale?-

-Hai visto? Te le faccio ascoltare pure in anteprima, cosa vuoi di più.-  dice tirandomi verso di lui facendomi ballare.
Ecco un'altra cosa che odio. Ballare. Ma questa sera ho ballato con una sensazione addosso di vita.
Tra poche ore sarà di nuovo tutto uguale. Avrò la mia solita vita che mi aspetta e lui la sua.
Mi manca qualcosa però, mi manca lui.

-Sara mi fai una promessa?-  interrompe i miei pensieri -A 18 anni ci prendiamo una villa tutta nostra, ti riempirò di vestiti, borse e collane che ti piacciono tanto. Che ne pensi?-

-Penso che due anni sono troppi, non credo di resistere.-

-Avere un fratello o una sorella che ti vuole bene è un'esperienza forte, insostituibile. Il problema è che per me non sei mai stata una sorella. Ti ho sempre vista in modo diverso. Lo sai meglio di me.-

-Valerio lo sai che per me è la stessa cosa, ma non possiamo, almeno non ancora. Non è semplice come sembra.- rispondo con voce rotta.

-Ti chiedo solo un'ultima cosa per stasera. Dammi un bacio, ne ho bisogno.-

-Lo sai che così è peggio vero? Come l'anno scorso.- rispondo.

-Rischiamo, ci resta solo questo ormai.-

E in un attimo mi sembra di rivivere un déjà-vu, le nostre bocche che si fondono e le mie guance piene di lacrime.

Quando mi sveglio mio fratello è già andato via. C'è solo un biglietto.

Sara, un'altra cosa che odio sono gli addii. Ho pensato fosse meglio andarmene prima che ti svegliassi. Grazie per questi giorni, sono stati uno più bello dell'altro.
Ricordati che mancano solo due anni, la scelta spetta solo a te.
Tuo, Valerio.

One shot ; 𝘁-𝗿𝗮𝗽𝗽𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora