𝗜𝗹 𝗚𝗵𝗼𝘀𝘁

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"Ogni notte mi addormento pensando a te."

Cambiare Paese non è una cosa semplice a livello mentale, l'ho provato sulla mia pelle per poterne dare conferma.

Lingua nuova, usanze diverse, ed altre mille cose lontane anni luce dalle tue abitudini.

Sono nata e cresciuta in Albania insieme alla mia numerosa famiglia dalle vecchie tradizioni.

Essendo cinque fratelli in tutto, la fame e la povertà si sono fatte sentire quando i nostri genitori hanno perso il lavoro. Abbiamo sempre fatto di tutto per cavarcela, per andare avanti.

Fin da quando sono piccola ho anche avuto al mio fianco un fratello non di sangue, ma con un legame ancora più forte se possibile: Lindon.

Parlare di lui mi ha sempre aperto il cuore, fatto sorridere involontariamente. Ha sempre avuto un senso di protezione fraterno nei miei confronti, ma io l'ho sempre visto in tutt'altro modo, come un' ispirazione.
Ogni volta che diceva di volermi bene una parte del mio cuore si spezzava, perché il mio sentimento era più intenso di un semplice amore fraterno, era puro amore.

Crescendo la fame si faceva sentire sempre di più, non solo quella legata alla mancanza di cibo, ma anche quella di cambiamento e di speranza per una vita migliore.

Da un giorno all'altro Lindon si trasferì in Italia, senza dirmi niente, lasciandomi una lettera spoglia con scritto solamente di aspettarlo e che si sarebbe fatto sentire al più presto.

Passò un anno e di lui nemmeno una traccia, nemmeno un messaggio. Vedevo solo i suoi progetti musicali realizzarsi, ed io nonostante tutto ero più che felice per lui.

Poi arrivò Settembre e si stravolse tutta la situazione, me lo ritrovai sotto casa alle tre di notte implorandomi di farlo salire.
Lo feci salire e a stento lo riconobbi, perché oltre che fisicamente era parecchio cambiato mentalmente.
Mi disse di amarmi, e che per essere a pieno soddisfatto della sua vita aveva bisogno di una donna al suo fianco: me.

Dopo settimane di lotte con i miei genitori mi fecero trasferire in Italia insieme a lui.

Ero spaventata dall'idea di cambiare vita, ma non mi importava, se c'era lui al mio fianco ero pronta ad affrontare tutto.
All'inizio fu tremendo, sapevo a stento l'italiano e Milano era fin troppo grande rispetto alla mia città nativa.

Ora sto cercando di mettercela tutta, ho iniziato ad abituarmi ma ho ancora una paura fottuta.

-Tutto bene, zemra ime?- mi domanda Lindon accarezzandomi il dorso della mano da sopra il tavolo.
Questa sera è il mio compleanno, ed il ragazzo mi ha portata in un ristorante al centro di Milano.

-Si, non sono abituata a tutto questo lusso però...- gli dico imbarazzata.

-Tutto meritato, pensa questo.-

Mi guardo intorno e vedo coppie, famiglie vestite di lusso come se niente fosse, non ci riesco.

-Non penso che mi abituerò mai a tutto questo, mi sembra sbagliato.-

Bevo un sorso d'acqua cercando di alleviare il disagio, è come se mi sentissi fuori luogo in mezzo a tutta questa gente.

-Jeta, non è sbagliato. Ce lo siamo guadagnato tutto questo, legalmente, senza vendere quella merda. Solo musica.-

Mi dice sfiorandomi il viso delicatamente.

-Tu te lo sei guadagnato Lindon, mi sento un peso per te.-

Il ragazzo aggrotta il viso, va a pagare il conto e mi guida fuori dal locale nervoso.
Intreccia la mano con la mia e iniziamo a camminare per il centro, fin quando troviamo una panchina tranquilla e ci accomodiamo.

Lindon fruga nella tasca del suo giubbotto ed esce un cofanetto porgendomelo.

Lo osservo per qualche secondo non avendo il coraggio di aprirlo. Il ragazzo mi sprona e finalmente lo apro.
Rimango a bocca aperta vedendo una collana interamente ricoperta da diamanti.

Alzo gli occhi incastonandoli con quelli del mio ragazzo, il quale mi aiuta a metterla spostandomi i capelli da un lato.

-Grazie, è bellissima. Non dovevi.- abbasso lo sguardo sentendomi di troppo, come sempre.

-Jeta, guardami- mi alza il mento con due dita chiedendomi un contatto visivo -non provare mai più a sentirti di troppo in mia presenza, promettimelo.-

-Non puoi capire quanto mi sei mancato durante quel periodo, quanto mi è mancata la tua voce, la tua pelle.- accenno un piccolo sorriso e gli lascio un lieve bacio sulle labbra.

-Stare lontano da te mi ha fatto capire tante cose. Il mio amore per te, le cose che davvero contano nella vita.-

Lindon avvolge un braccio intorno al mio collo ed inizia a cantarmi un pezzo della nuova canzone che deve ancora uscire. Questa per me è felicità, casa.

-Grazie per aver reso la mia vita migliore, per il futuro che mi stai offrendo, per oggi.-

-Renderò la tua vita perfetta, sarà il tuo compleanno ogni giorno.-

Gli prendo le mani stringendole al petto, con l'intento di non lasciarle mai più, qualunque cosa accada.

A volte devi stare lontano dalle persone che ami, ma non significa che li ami di meno, a volte questo te le fa amare ancora di più.

One shot ; 𝘁-𝗿𝗮𝗽𝗽𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora