𝗦𝗶𝗺𝗯𝗮 𝗟𝗮 𝗥𝘂𝗲 (𝟯)

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"Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Senti come tremo perché sento
Che tutto finisce qui
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Un ultimo saluto al nostro tempo
E tutto finisce qui"

"Sono sempre stato un tipo orgoglioso.
Fin da piccolo mi hanno sempre considerato senza sentimenti, un apatico, adatto per intraprendere una vita losca.
Sporca.
Così conosciute le giuste persone iniziai a commettere i primi reati, finendo in diverse comunità sparse per l'Italia.
Come questa volta.
Sono uscito solo da qualche giorno, sto pernottando nell'hotel dove abbiamo passato la nostra prima notte insieme.
Stessa stanza, diversa situazione.
Non avevo il coraggio per parlarti dal vivo, quindi ho scritto questa lettera.
Per un periodo ho anche pensato di smettere con questa vita, iniziando a condurne una sana. Proprio quando ti ho conosciuta.
Tu con quel viso angelico, quei grandi occhi da perdersi dentro.
Troppo per uno come me. Un poco di buono.
Ma non è facile cambiare stile di vita da un momento all'altro.
Non puoi reprimere i tuoi impulsi, la tua natura.
Così continuai, senza rendermi conto che ti stavo perdendo, in tutti i sensi.
All'inizio sembravamo quasi una coppia normale, come tutte le altre.
Uscivamo insieme, ti piaceva stare con me.
Ti sentivi al sicuro, protetta.
Tuttavia passavano i mesi, e tu sembravi diversa con me.
Era come se non ti fidassi più delle mie false parole, e forse hai fatto bene.
Sono questo: un bugiardo, un codardo, un orgoglioso.
Ho preferito la mia felicità alla tua, ti volevo mia a tutti i costi, senza pensare alle conseguenze.
Perché uno come me non può essere amato, e non può permettersi di amare.
Il tuo profumo sulle lenzuola, i tuoi vestiti sparsi per casa, la tua risata.
Eri musica per me.
Eri tutto.
Ed io ti ho fatta allontanare da me involontariamente.
Adesso hai un altro che ti dona tutto l'amore di cui hai bisogno, almeno lo spero per lui.
Si chiama Lorenzo da quanto ho capito.
Ho cercato il significato del suo nome: uomo generoso e gentile, dotato di comunicativa e in grado di ammaliare chi gli sta intorno.
Ha un lavoro onesto, la fedina penale pulita, una buona famiglia.
Insomma, il mio opposto. Mi chiedo come tu faccia ad amarlo.
Se lo ami.
Ora io tornerò alla mia sporca vita di sempre, tra reati, droghe, malavita.
Ma la parte più umana di me resterà legata a te.
A te che mi hai fatto provare sentimenti sconosciuti.
A te che hai cambiato il mio modo di vedere il mondo, le persone.
A te che adesso non sei più con me, pronta a cogliere sempre e solo il buono.
Ti auguro di trovare la felicità, ma non con me.
Lontana da me sarai finalmente al sicuro.

Mohamed "

Devo raggiungere subito l'hotel.

Conservo la lettera, esco silenziosamente da casa e dopo essere arrivata a destinazione mi guardo intorno spaesata.

Entro nell'hotel e cerco la stanza 33 irrequieta con l'aiuto della receptionist, nonostante io sia già stata in questo posto milioni di volte.
Dopo asfissianti minuti di attesa prendo coraggio e busso.

Passano alcuni secondi e la porta si apre di sorpresa facendo spuntare Mohamed in tutta la sua audacia, con una sigaretta alla bocca.
Ha una maglia nera che risalta i suoi muscoli e dei semplici pantaloni bianchi della tuta.

Ci guardiamo intensamente per non so quanto tempo, con lui ne ho sempre perso la concezione.
Dopodiché entro, rimanendo in silenzio.

-Dovevo vederti per l'ultima volta.
Una lettera non mi basta.- sussurro tenendo lo sguardo basso.
Ho paura a guardarlo negli occhi, potrei fare pensieri sbagliati, che non posso permettermi ancora.

One shot ; 𝘁-𝗿𝗮𝗽𝗽𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora