𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗦𝗮𝗻 𝗦𝗶𝗿𝗼/𝗟𝗲𝗰𝗰𝗼

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Capodanno 2022

Khalil Gibran diceva che ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un'ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, ma tutta la vita per dimenticarla.

Non puoi dimenticare persone che ti hanno dato tanto, che ti hanno dato un motivo per svegliarti la mattina, un motivo per continuare.

In età adolescenziale, spesso, sono rare le persone che continueranno a starti vicino con il passare del tempo.
Riuscire ad instaurare un rapporto duraturo con un gruppo di persone è una fortuna che non tutti hanno, le persone vanno e vengono, ma quelle importanti state certi che restano.

-Cameriere un'altra bottiglia di vino rosso, per favore.- Zaccaria alza la voce spezzando il silenzio pesante del ristorante.
Sghignazzo e gli do una leggera gomitata, il cameriere lo guarda male e si affretta a portare la bottiglia al tavolo.

Stasera saremo anche in un ristorante di classe, ma questo non ci impedisce di creare il nostro consueto chiasso, come quando eravamo per strada e serate come queste potevamo solo sognarle.

Aziz si alza dalla sedia strisciandola con poca finezza e si schiarisce la gola: -Questo mese sono successe due cose davvero importanti.
Come sapete è uscito il mio primo progetto "Error 442", ma la cosa che conta davvero è che nostro fratello Anas è finalmente libero.
Per festeggiare questa sera offrirò io.-
Tutti esultano e io scoppio a ridere, è forse la prima volta in tutti questi anni che offre lui una cena.
Lascio un bacio sulla guancia ad Anas seduto alla mia sinistra e mi lascio sfuggire un sorriso a trentadue denti.

-Allora per questa sera il mio portafogli può stare tranquillo.- Mattia tira un sospiro di sollievo ironico e si riceve un tovagliolo dritto in testa da Aziz.

Tutto ad un tratto il proprietario del ristorante si avvicina al tavolo con sguardo rigido.

-Ragazzi dovete andarvene dal locale, state disturbando la mia clientela.-

Ci guardiamo tutti in faccia e prima che succeda qualche casino intervengo io: -Ci scusi tanto, io e i miei amici non siamo abituati a tutto il suo lusso, togliamo il disturbo. Buon anno nuovo.- gli lancio un'occhiataccia e trascino letteralmente via i ragazzi.

Dopo aver pagato usciamo dal ristorante e dopo numerose parole poco consone decidiamo di spostarci a casa mia.

Nonostante la maggior parte dei componenti del gruppo è musulmana, abbiamo deciso di passare insieme l'ultimo giorno dell'anno cristiano insieme, come abbiamo sempre fatto con il loro.

L'ultimo giorno dell'anno...giorno di ricordi, occasioni mancate, rimpianti.

Io e Sami ci lanciamo uno sguardo d'intesa e prendiamo le macchine, siamo gli unici che come sempre non hanno bevuto, a volte essere astemi può essere utile.
Cerco la macchina di Mohamed e dopo essermi fatta dare le chiavi mi metto in moto verso casa.

-Potevo guidare benissimo io.- il proprietario della macchina biascica parole incomprensibili e mi trattengo dal tappargli la bocca con un mano.

-Siamo arrivati, scendete o avete bisogno di calci nel sedere?- scendo dalla macchina e lancio le chiavi a Mohamed ricevendomi un gesto poco educato.

Saliamo le scale e quando arriviamo tutti inizia il trambusto.
Valerio collega il telefono alle casse e fa partire la playlist con tutte le loro canzoni soddisfatto, come dargli torto.

One shot ; 𝘁-𝗿𝗮𝗽𝗽𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora