1- Forget

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Uscii dalla palestra pronta ad andare a casa, mi ero allenata tutto il tempo ed i piedi mi facevano un male terribile...

Indossavo una giacca di pelle nera che però non era abbastanza pesante per il freddo gelido che mi avvolgeva il corpo, eravamo di qualche grado sotto lo zero....

Erano le 18 circa ed il cielo era già scuro, sembrava fosse il cuore della notte.... nessuno camminava per le strade, c'ero solo io e questo freddo assurdo.

Camminai per il parco e sussultai sentendo il mio cuore palpitare appena sentii dei fischiettii e delle risate provenire da non molto lontano....

I miei occhi furono catturati da delle piccole luci che si accendevano e spegnevano nel buio, ci misi poco a capire che erano delle sigarette....

«Ma la mora di ieri?» chiese una voce ridendo

«Cazzi miei...» rispose un secondo ragazzo ridendo

"Dio in che guaio mi sono cacciata?"pensai di essere finita in mezzo ad un gruppo di ragazzi ubriaconi, se mi avessero vista forse avrei avuto i minuti contati prima di essere abusata...

Sentii dei passi dietro di me e mi nascosi dietro ad un albero, vedevo solo la sagoma del ragazzo che si avvicinava pericolosamente a me...

Il mio respiro irregolare mi tradiva, la paura mi tradiva.

«Chi abbiamo qui?» chiese la voce ridendo

La sua voce era roca e piuttosto profonda per essere quella di un ragazzo, mi tappai la bocca e provai a nascondermi meglio..

«Non ti farò del male... forse» sibilò l'ultimo -forse- pensando che io non lo avessi sentito

"Si certo come no... Ora lo metto a tacere io questo scemo."

«Mamma mi dice di non parlare con gli sconosciuti» mormorai allontanandomi ancora

Feci qualche passo silenzioso per evitare che seguisse la mia voce e che mi trovasse...

«Mi dispiace piccola, ti sei appena tradita.... mi hai parlato, povera cretina» rise divertito

Le sue prese per il culo erano sempre sussurrate e a quel -povera cretina- stavo per strozzarlo.... "reagisci! Su! Sai fare meglio di così Stephanie!"

«Non ho detto che ascolto sempre la mamma» borbottai scuotendo la testa

«Questa era buona, su esci... ho voglia di chiacchierare» ridacchiò divertito

"Mi ha presa per stupida?" Scossi la testa furiosamente....

«Dimmi qualcosa di te... come ti chiami?» chiese curioso

«No...» sputai disgustata

«Era disgusto quello?» mi ghiacciai sentendo la sua voce proprio dietro il mio orecchio

Un singhiozzo lasciò le mie labbra appena le sue mani furono sui miei fianchi "che faccio ora? Se urlo arrivano gli altri e se corro quello mi prende e poi chissà cosa..."

«Sai, puoi mascherare la voce, ma il tuo profumo ti tradisce bellissima» disse con voce calma

Il suo naso sprofondò tra i miei capelli annusando il mio profumo, le sue mani sfiorarono le mie e mi prese l'indice tra le dita ispezionandolo...

«Mh... non hai le unghie lunghe, mi piace» disse sorridendo

"In realtà caro sconosciuto, le mie unghie fanno pena" le sue dita furono sul mio viso e mi sfiorò le ciglia....

«Hai le ciglia lunghe, ed hai addosso un po' mascara... La tua pelle è morbida e liscia» disse sfiorandomi le guance

Sfiorò le mie labbra ed io mi ritrassi alle sue dita fredde e ruvide, mi ritrovai contro l'albero e lui rise squadrandomi per bene... le sue dita finirono tra i miei capelli

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