41- The Law

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Era facile dire che dovevo smettere di avere paura, ma i miei sentimenti erano troppo profondi per poter ignorare le conseguenze che si sarebbero scatenate su Harry a causa mia.

Ma dovevo ammettere che passare tutta la notte con loro mi aveva fatto dimenticare in parte l'angoscia che avevo dentro, sentirli scherzare e divertirsi aveva per un attimo cancellato dalla mia mente tutto il dolore e tutta la paura.

Harry mi aveva tenuta per mano tutta la notte pur di darmi conforto, ogni tanto si girava verso di me per darmi un bacio ed ovviamente i sei amici facevano gli spioni provocando qualche lamento da parte di Harry.

Infatti, tutto sommato, credo che quella serata avesse tranquillizzato anche Harry, ma appena si fecero le sette del mattino la tensione scese di nuovo su di noi.

Mi ero vestita molto elegante quel mattino, non indossavo nulla di scollato o di troppo corto e tantomeno di attillato.

Harry continuava a guardarmi e sapevo che voleva dirmi qualcosa, ma credo fosse spaventato quasi quanto me all'idea che quell'uomo non finisse in carcere per il resto dei suoi giorni.

L'aula era gremita di gente che trovava questo fatto scandaloso, i miei erano in prima fila con i genitori di Harry e tutte le ragazze che avrebbero testimoniato contro di lui.

I nostri amici ci avevano tenuto dei posti in seconda fila, ci sedemmo accanto a loro..
In ordine di posto eravamo: Lia, io, Harry, Josh, James, Alan e Jonathan

Io e Jonathan non ci guardammo ed appena l'imputato ed il giudice entrarono, si alzarono tutti in piedi.

Seguii il consiglio di Alan e smisi di aver paura... Guardai Stefan dritto negli occhi e lui mi salutò come se fossi una sua vecchia amica.

La mano di Harry strinse la mia coscia e ci guardammo per un attimo negli occhi, anche Harry notò che non avevo più paura...

«Sarà solo più lui a dover aver paura, perché io sono qui e lui invece resterà rinchiuso in una cella per il resto dei suoi giorni.» dissi dolcemente all'orecchio di Harry

Mi sorrise e mi baciò la fronte incoraggiandomi ad abbracciarlo di lato.

Tutte le ragazze testimoniarono ed appena Stefan fu interrogato dalla difesa lui fece finta di non aver fatto nulla, nemmeno di avermi aggredita...

«Quindi non ha niente da dichiarare? Tutte queste ragazze si sbagliano? ed anche le lettere? E perfino le foto mentono?» chiese il padre di Harry serio

Stefan mi guardò serio e poco dopo guardò il giudice...

«Vorrei poter interrogare personalmente una tester... Sono pur sempre un uomo di legge» chiese Stefan gentilmente

«Glielo concederò, ma solo per vederla andare più affondo di quanto già lei lo sia.... Ha altre domande avvocato Styles?» chiese il giudice serio

«No, preferirei fare un intervento dopo l'interrogatorio del signor Salivar...» ripose James serio

Si sedette al banco e Stefan tornò dal suo legale... E parlarono tra loro, poco dopo si misero uno a fianco dell'altro

«Signor giudice chiamiamo al banco dei testimoni la signorina Stephanie Collins...» disse il legale di Stefan serio

Io strinsi la mano di Harry e ci guardammo entrambi spaventati, il padre di Harry(James) mi guardò subito e si avvicinò porgendomi la mano..

«Papà lei..» disse Harry in ansia

«Va tutto bene, si può solo impantanare di più ed ha un numero ristretto di domande, Stephanie dovrai essere solo sincera.. La pura verità.. Io tutelerò i tuoi diritti» rispose James sincero

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