27- Separate

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Harry mi strinse la mano e sorrisi dolcemente....

Mi rendevo conto ogni giorno di più che lo amavo con tutta me stessa, ero pazza d'amore... Harry era la mia ossessione, un pensiero costante che era legato a me

"Si può amare così tanto qualcuno? Come io amo te?... No, io non credo..."

«Piccola, lui è mio padre...» disse Harry sedendosi sulla sedia accanto al mio letto

«Harry mi ha parlato molto di lei..» dissi sorridendo

Strano... io credevo somigliasse di più ad Harry, ma non aveva preso molto da lui... forse la statura ed un po' la forma del viso, gli occhi, le fossette ed il sorriso erano di sua madre.

«Chiamami James... mi ha parlato molto anche lui di te...» disse sorridendo

«Hai perso la collana piccola?» chiese Harry confuso

Aggrottai le sopracciglia e mi toccai il collo restando confusa...

«Non saprei... forse l'ho persa quando sono caduta a terra...» ipotizzai confusa

Lo vidi toccarsi il bracciale che gli avevo regalato e girarlo nervosamente intorno al polso...

«Spero che Harry non l'abbia fatta dannare troppo James... questa questione con Jonathan è molto delicata..» dissi guardando il mio bellissimo ragazzo

Lui si ghiacciò per un attimo guardandomi inespressivo... non sembrava provare emozioni...

«Era il tuo ex, giusto? Siete stati insieme tanto tempo?» chiese James curioso

«Papà...» mormorò Harry leggermente irritato

«Va tutto bene, è solo sana curiosità..» lo difesi dolcemente

«Si, circa quattro anni... » risposi subito dopo

«Harry ha messo fine alla vostra relazione? Per questo è così arrabbiato?» chiese deglutendo

«Papà non ora.. non è il momento giusto..» rispose Harry serio

"Che mi nascondono?"

Capii subito e collegai i punti, il padre di Harry era un avvocato ed Harry voleva rovinarlo ma non era ancora un avvocato... perciò suo padre sarebbe stato il mio legale...

«Non citerai Jonathan in giudizio..» dissi seria

Sembrai un po' rude e lui mi guardò confuso ed arrabbiato... la testardaggine di Harry era una cosa inesauribile.

«Perché?» chiese con tono duro

«Perché è malato... io non lo sapevo, ma lui ha bisogno di medici, non del carcere..» risposi sincera

«Glieli daranno i medici in carcere...» replicò irritato

«Non capisci... io ho letto i suoi diari, lui me li ha portati quella sera... quello che ho letto.... Harry non mi sarei mai avvicinata a lui se non per un motivo serio...» dissi dolcemente

«Non c'era nessun diario e nessun foglio a casa tua....» rispose serio

«L'uomo da mettere in prigione è suo padre, non lui.... è stato lui a farlo diventare così...» dissi guardandolo negli occhi

«Ha già la maggior età... non è un bambino!» replicò irritato

«Dev'esserci qualcosa contro la violenza psicologica, lui soffre davvero tanto... ha bisogno di aiuto..» dissi sincera

«Non puoi costringerlo a farsi fare un reperto da uno psichiatra...» rispose sospirando

«Invece si.... devo solo parlargli...» dissi dolcemente

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