47- Stop

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Era da qualche ora che continuavamo a fare l'amore, ormai eravamo incastrati nelle coperte e pensai quanto fosse bizzarro tutto questo "Un ragazzo conosciuto al buio fondo in un parco... Ora è l'uomo di cui sono follemente innamorata"

Iniziai a ridacchiare ed Harry mi guardò sorridendo:

«Che c'è?» chiese facendo uno strano ghigno

«È che mi fai il solletico..» risposi indifesa

«Dove?.... Qui?» chiese curioso

Le sue dita solleticarono la parte posteriore dei miei fianchi e mi scossi ridendo..

«Sì lì Harry...» mormorai ridendo

Mi baciò le labbra e dopo una mezz'ora Harry ci fece raggiungere nuovamente il culmine, mi sdraiai su di lui e sfiorò i solchi delle mie anche, mentre la mia schiena era appoggiata contro i suoi pettorali...

«Non ti piacerà sapere che cosa è successo...» disse abbracciandomi improvvisamente

«Harry... Devi dirmi se è successo qualcosa di importante.» risposi girandomi subito a guardarlo

«Ehm... Vedi... Jonathan ha aggredito Alan.» mormorò incerto

«Cosa? Perché non me l'ha detto subito?» chiesi sollevandomi all'istante

«Non volevo rovinare il momento intimo... E non volevo vederti così triste.» rispose dolcemente

«Odio sapere che è tutta colpa mia, se tu non mi avessi mai conosciuta...» sussurrai piena di sensi di colpa

«Cosa? L'avresti lasciato continuare? Gli avresti fatto fare ciò che voleva di te? Picchiarti e maltrattarti?» chiese irritato

«È meglio che vedere le persone morire per colpa mia...» risposi mettendomi le mani tra i capelli

Ero esasperata e distrutta... Perché doveva essere tutto così dannatamente complicato e contorto? "Perché non posso essere felice? Con Harry... Ed i miei amici."

«Dobbiamo tornare a casa...» dissi alzando gli occhi su di lui

«Domani mattina, ora siamo al sicuro...» rispose baciandomi la testa

«Non voglio che nessuno si faccia male per colpa mia» dissi seria

«Riposiamo un po', domani mattina partiamo presto...» Rispose tenendomi contro di lui

Mi baciò la testa e ci appisolammo senza dire nessuna parola.
Avevo dormito davvero male ed Harry se n'era reso conto.

«Piccola... Andrà tutto bene, Jonathan non farà scemenze... O finirà in carcere.» disse accarezzandomi i capelli

Si alzò, io ero ancora scossa, Jonathan ormai perseguitava la mia vita da troppo tempo ed io non capivo... Dopo tutti questi anni era impossibile non avesse trovato un nuovo amore, ma ancora più strano era il fatto che non capisse la gravità delle sue azioni.

Ero arrivata alla conclusione che Jonathan fosse realmente pazzo ed io dopo tutto questo tempo me n'ero appena resa conto solo ora.

Mi pettinai i capelli e notai Harry guardarmi dalla porta...

«Non è colpa tua... Non è colpa tua se è pazzo.» mi confortò con premura

«Me ne sarei dovuta rendere conto prima...» risposi posando la spazzola

Andai verso Harry e lui sospirò cercando dolcemente il mio sguardo... Mi porse la mano ed io accettai il gesto lasciando che mi abbracciasse, mi coccolò per poi guidarmi alla macchina.

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