20- Walk Away

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STEPHI

Il cuore iniziò a battere forte e cercai di respirare e buttare fuori ogni emozione...

«Lo dirò senza giri di parole, Harry ho bisogno di una pausa... ho alcune faccende da sistemare e devo staccare la spina dalle distrazioni, per un po' di tempo..» chiesi dolcemente

«Siete tutti impazziti? Prima Lia e Josh ed ora tu? È per Nadia?» chiese serio

«No...» ammisi scuotendo la testa

«Cos'hai anche tu eh? Io non vi capisco, volete farmi dannare, se è per Nadia non capisco perché devo essere costretto a non frequentare le persone che voglio» rispose ad alta voce, quasi urlandomi contro

Rimasi abbastanza shoccata...

«Nadia non c'entra, non cambia il fatto che mi fido di te... ne riparliamo, stenditi un po'... hai il viso di uno che non ha chiuso occhio» dissi premurosa

Mi allontanai e lui mi stritolo il braccio voltandomi improvvisamente

«No! Non te ne vai così...» urlò furioso

Quel gesto mi ricordo così tanto Jonathan... lo guardai smarrita.

«Voglio poter sapere che cosa ti prende..» chiese serio

«In che senso?» chiesi confusa

«Perché vuoi una pausa?» chiese serio

«Questa relazione non può andare avanti Harry... perché io non riesco a fidarmi di te, non mi fido di quello che le donne vogliono da te.. compresa Nadia» dissi sincera

«Non ci credo! Sei impazzita anche tu? Lei è solo un'amica e se ti senti così inferiore alla gente allora hai bisogno di un medico che ti curi. Perché tu sei malata.» disse fuori di sé

Era stato abbastanza doloroso esser accusata di cose surreali.

Mi diressi verso l'uscita stanca di discutere e cercare pretesti per mollarlo.

«Stephanie, torna qui! Non volevo dire quello che ho detto!» disse serio

Ma intanto io uscii tornando a casa mia... incrociai Josh e lui mi guardò preoccupato...

«Stai bene?» chiese serio

Mi asciugai le lacrime e mi tolsi la collana che Harry mi aveva regalato... gliela porsi e lui la prese...

«Dalla ad Harry per favore... ti spiegherà tutto» risposi sincera

Avanzai andandomene a casa mia... non c'era nessuno, i miei erano di nuovo partiti, quando sembrava che tutto fosse tornato ad una normalità la situazione crollava a picco.

Entrai in camera e feci le valigie raccogliendo tutti i miei indumenti ed oggetti... "andrà tutto bene..."

Chiusi casa e lasciai un biglietto ai miei per poi andare in un hotel in centro, passai la serata a cercare una casa in affitto e trovai la più adatta a me.

Intanto il mio cellulare si era abbandonato ad una serie incessabile di chiamate, lo spensi ed uscii dall'esistenza.

Una settimana dopo.

Il mio trasferimento era stato completato da qualche giorno ed avevo preso atto della situazione, non avevo preso contatto con nessuno... nemmeno Lia.

I farmaci funzionavano, ma ormai l'operazione al cuore era diventata irrimandabile.

HARRY...

Ero fermo, come ingessato da una settimana... non ero uscito e non ero andato in università, per un periodo avevo tagliato anche con Nadia dicendole che avevo degli esami su cui dovevo studiare...

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