𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚘𝚗𝚎 - 𝙲𝚘𝚖𝚎𝚋𝚊𝚌𝚔𝚜

77 4 68
                                    

𝚃𝚑𝚎 𝚊𝚞𝚝𝚑𝚘𝚛'𝚜 𝚜𝚞𝚐𝚐𝚎𝚜𝚝𝚒𝚘𝚗𝚜:
- 𝚆𝚊𝚗𝚝 𝚢𝚘𝚞 𝚋𝚊𝚌𝚔 (5𝚂𝙾𝚂)
ᴄᴀʟ's ᴄʜᴏɪᴄᴇs:
- ʏᴏᴜɴɢʙʟᴏᴏᴅ (5SOS)
- ᴍᴏᴠɪɴɢ ᴀʟᴏɴɢ (5SOS)

Luke ne parlò solo con Ashton, per telefono, quella stessa sera.
L'amico sembrava essere più preoccupato di lui, se possibile, pur non essendo il diretto interessato.
"Devi dirlo almeno a Simon."
"È inutile, dovremo andare lo stesso. Non ha nessun altro adatto per questa missione" ribatté lui.
"Luke, the Jackal ha il tuo numero di telefono. Quello privato. E sa che stai per andare in missione. Ti ha letteralmente minacciato di morte. La tua copertura è saltata. Sei fuori."
"No, non posso permettermi di essere fuori, Ash!" protestò. "Questo lavoro è tutto quello che mi è rimasto. Lo sai benissimo."
"Non puoi lasciarti distruggere la vita solo per quello che è successo con Arzaylea, Luke" sospirò Ashton. "È finita ormai. So che fa male, ma dovrai superarlo prima o poi."
"Lo so, ci sto lavorando. Ma la vedo ancora tutti i giorni in ufficio, e riuscire a dimenticarla… non è facile. Per niente. Ho bisogno di qualcosa da fare mentre ci provo. Ho bisogno di qualcosa che mi tenga vivo, capisci?"
Ash sorrise appena. "Una missione suicida servirebbe a tenerti vivo?"
Luke sospirò. "Sì, Ash. Ho bisogno di qualcosa a cui pensare, di adrenalina, di voglia di sopravvivere. Dico sul serio, non ridere."
"Va bene, va bene. E comunque - concluse Ashton, prima di concludere la chiamata per aprire la porta di casa a cui qualcuno aveva bussato - resto dell'idea che dovresti parlarne con Simon, o almeno dirlo anche a Cal e Michael. Ciao, Luke, devo andare."

Quella notte Luke non chiuse occhio, e alle sei meno dieci era già alla sede della Interpol di Canberra, la capitale Australiana, sul tetto, aspettando i suoi colleghi e Simon per salire sul jet privato pronto per loro.
Non si aspettava di vedere arrivare Danger per primo, visto che di solito era sempre in ritardo.
"Ciao, Luke" lo salutò.
Luke? Lo aveva chiamato per nome?
"Da quando mi chiami Luke?"
Michael scrollò le spalle. "Perché, non posso? Non è il tuo nome?"
"Certo che è il mio nome. È solo che non lo usi mai."
"Questo non significa che non posso iniziare ad usarlo ora."
Luke stava per ribattere, ma si interruppe vedendo arrivare Simon, seguito da una figura che conosceva fin troppo bene.
"Agente Danger, White Wolf, buongiorno" li salutò Cowell.
La ragazza che era con lui alzò lo sguardo. "Ciao, Luke."
Il ragazzo sentì il suo cuore fermarsi per un attimo brevissimo. Annuì in segno di saluto. "Arzaylea."
Michael storse il naso. "Lei non viene con noi, vero?"
"Eh sì, invece" sorrise la ragazza. "Mi dispiace per lei, Clifford, ma dovrà avere a che fare con me per un bel po'."
"Bell'affare" sbuffò lui.
"Ciao ragazzi! Come… Oh" salutò Calum, notando un attimo dopo la presenza della ex ragazza di Luke. "Ciao, Arabella."
"Veramente mi chiamo Arzaylea."
"Come vuoi, Amber."
Lei sbuffò, e nonostante tutto Luke contenne a stento una risata.
"Dov'è Blackbird?" chiese Simon. "Non è da lui arrivare in ritardo."
"Stava parcheggiando l'auto" disse Calum. "Mi ha dovuto dare un passaggio."
"Come mai? Hai perso di nuovo le chiavi della macchina?" rise Michael.
Calum scosse la testa con un sorriso. "No. Le ho lasciate direttamente a mia sorella, a Sydney. Così non le perdo di sicuro."
"Sei un casino vivente, Hood. Come diavolo fai ad essere ancora vivo?"
"Scusate per il ritardo" esclamò Ashton, arrivando di corsa. "Possiamo andare, direi. Sono le sei e un minuto."
"Tranquillo, Blackbird. Devo parlarvi della missione, prima" spiegò Cowell. "Arzaylea verrà con voi, in qualità di mia assistente, visto che io sarò impegnato qui a Canberra. Sapete cosa fare per i concerti e i meet and greet. Tenete sempre chiusi a chiave i vostri camerini. Arzaylea vi spiegherà tutto il resto in aereo. Andate, ora. Buon lavoro e buona fortuna. Vedete di non morire, o non saprei con chi rimpiazzarvi."

✰𝚂𝚞𝚛𝚟𝚒𝚟𝚘𝚛𝚜.✰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora