𝙲𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚎𝚒𝚐𝚑𝚝𝚎𝚎𝚗 - 𝙷𝚊𝚕𝚏-𝚝𝚛𝚞𝚝𝚑𝚜

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𝚃𝚑𝚎 𝚊𝚞𝚝𝚑𝚘𝚛'𝚜 𝚜𝚞𝚐𝚐𝚎𝚜𝚝𝚒𝚘𝚗𝚜:
- 𝙳𝚊𝚗𝚌𝚒𝚗𝚐 𝚠𝚒𝚝𝚑 𝚘𝚞𝚛 𝚑𝚊𝚗𝚍𝚜 𝚝𝚒𝚎𝚍 (𝚃𝚊𝚢𝚕𝚘𝚛 𝚂𝚠𝚒𝚏𝚝)
- 𝙳𝚛𝚊𝚐 𝚖𝚎 𝚍𝚘𝚠𝚗 (𝙾𝚗𝚎 𝙳𝚒𝚛𝚎𝚌𝚝𝚒𝚘𝚗)
- 𝙲𝚎𝚗𝚝𝚞𝚛𝚒𝚎𝚜 (𝙵𝚊𝚕𝚕 𝙾𝚞𝚝 𝙱𝚘𝚢)
ᴄᴀʟ's ᴄʜᴏɪᴄᴇs:
ғᴀᴠᴏʀɪᴛᴇ ᴄʀɪᴍᴇ (ᴏʟɪᴠɪᴀ ʀᴏᴅʀɪɢᴏ)
- ʏᴏᴜɴɢʙʟᴏᴏᴅ (5sᴏs)

"Perché non mi ammazzi e basta, mhm?" sbuffò Luke. "Sono quasi dieci minuti che ho una pistola puntata addosso. Sparami e falla finita."
"Ma no, tesoro, non parlare così male di te stesso" sorrise Arzaylea. "Ti meriti una morte molto più dolorosa di questa."
"Tu non eri così" mormorò. "Cos'è cambiato? Non riesco a capirlo."
"Cos'è cambiato?" ripeté lei. "Mi hai lasciata, bastardo. Cos'altro?"
"Sei stata tu quella che ha deciso di pugnalarmi alle spalle!" ribatté lui. "Avresti dovuto pensare alle conseguenze, Arzaylea. Sai bene che ci sono sempre."
"Ma dai, sei un cretino" rise lei. "È solo un caso che tu mi abbia vista con lui, quella volta. Non te ne eri mai accorto prima. È stato solo un colpo di fortuna per te. Era tutto programmato. Se non ti fossi dimenticato il telefono a casa, quel giorno…"
"Quindi è successo anche altre volte, eh?" ringhiò Luke. "E io che stavo per perdonarti, quel giorno."
"Te l'ho detto, tesoro, non sei molto sveglio. Non lo sei mai stato."
"Piantala di chiamarmi…" esitò, interrotto da un altro brivido lungo la schiena. "...Di chiamarmi tesoro."
La ragazza sorrise, gli occhi che brillavano. "No. Non so se l'hai capito, Luke, ma sono io ad avere in mano la situazione adesso. Faccio quello che voglio, finalmente, e..."
"Non iniziare con il monologo da film, ti prego" la supplicò il biondo. Perché stava iniziando ad avere così tanto freddo? "Non lo voglio sentire. Ho già mal di testa, fammi il favore."
Jackal stava per aggiungere qualcos'altro, ma fu interrotta.
Luke si vedeva già morto. Chiuse gli occhi, preparandosi all'impatto del proiettile. Aveva promesso a Michael che se l'avrebbe cavata, e invece… Chissà quanto gli avrebbe fatto male trovarlo lì così.
Però, qualcosa non quadrava. Era passato qualche secondo di troppo, Arzaylea avrebbe dovuto averlo già ammazzato a quel punto. Eppure non aveva sentito niente.
Era già all'inferno?
Aprì gli occhi, lentamente, ancora tremante per il freddo e la paura.
E Arzaylea non c'era più.

"Ce l'ho fatta!" esclamò Calum, ancora prima di arrivare in cima alle scale.
"Bravo. Com'è la password?" chiese Ashton, senza perdere tempo.
"070794" ansimò l'altro. "La tua data di nascita."
"Come mai?" chiese Michael, cercando di non pensare a cosa avrebbe potuto vedere nella stanza quando Ashton avrebbe aperto la porta. Aveva troppa paura per immaginarlo.
Midnight alzò le spalle. "È il primo numero che mi è venuto in mente."
Il collega stava per rispondere, ma il click della porta che si apriva gli tolse momentaneamente il respiro.
Ashton la spalancò, entrando per primo: forse voleva assicurarsi che Michael non vedesse quello che temeva, ma lui lo spinse via e corse nella stanza.
Il suo cuore fece una capriola quando lo vide in piedi in un angolo, tremante, a occhi chiusi. Era vivo. "Luke" mormorò, e il biondo aprì gli occhi. Rimase a bocca aperta, senza parole, vedendolo davanti a lui.
Danger corse da lui e lo strinse a sé più forte che potè, senza neanche fare caso ai colleghi che cercavano tracce del passaggio di Jackal.
"Luke. Pensavo fossi morto."
"Anch'io" sussurrò lui. "È lei, avevi ragione. Ha… è sparita e…"
"Lo so, non mi importa" tagliò corto, allontanandosi quanto bastava per controllare che il biondo non stesse sanguinando. "Stai bene? Tremi come una foglia."
Lui annuì. "È la paura, credo. E lo shock."
"Andrà tutto bene" cercò di rassicurarlo Danger. Gli sorrise. Non era mai stato così felice di vederlo, prima di allora. "Andrà tutto bene, Lu. Ci sono io con te."
"È sparita nel nulla" disse Calum, senza abbassare la pistola. "È impossibile."
"Lu, tu l'hai vista? Sai dov'è?" chiese Blackbird.
Luke scosse la testa. "No, non… non lo so. Dev'essere uscita dalla finestra, a questo punto, no? Se alla porta c'eravate voi…"
Calum e Ashton si scambiarono un'occhiata, e Ash annuì. "Sentite, io e Calum usciamo e cerchiamo qui intorno. Voi rimanete qui, e controllate…"
"No, scordatelo" lo interruppe Luke. "Voglio prenderla io."
"Allora vengo con te" decise Michael, senza esitare.
Calum sospirò. "Okay, va bene, come volete. Ma andate, adesso, perché non abbiamo tempo da perdere."
"Ci rivedremo, giusto?" chiese il biondo, con un filo di voce.
Ashton gli sorrise. "Sicuro."

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