14.|Non saprei come comportarmi.|

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*Sarei felice di saperti felice.*

Pov Peter.
Stasera esco con Mariana.
L'ho invitata a bere una cioccolata calda, insieme a me.
Sono elettrizzato, non vedo l'ora. Non mi era mia capitato prima d'ora di essere così felice solo pensando al suo sorriso.

*flashback.*
-"L'amore é quella cosa che ti fa sorridere a 32 denti.* Disse Mariana al prof.
*Fine flashback.*

Quella frase mi girava in testa, aveva ragione lei. L'amore ti fa sorridere a 32 denti.

Mi preparai, misi uno spruzzo del mio profumo e mi avviai verso casa sua per andarla a prendere.

Pov Mariana.
Mi sono appena vestita.
Jeans stretto nero, una maglietta bianca e le mie convers e sono pronta. Mi metto il mio cappottino e mi siedo sul mio letto.
Sto in ansia.
Lo so che é normale, ma sto in anzia lo stesso.

*Bussarono alla porta.*

-"Vado io..."Urlai, saltanto in piedi dal mio letto. Ma troppo tardi, mio padre mi aveva proceduto.

-"Si?!"Disse aprendo la porta il padre di Mariana.

Ok lo stava squadrando.
Povero Peter. Mio padre avvolte e così protettivo con me.

-"Eehm, c' é Mariana?!"Domandó Peter, imbarazzato.

Ok, era troppo tenero.

-"Eccola lì."Rispose mia madre, notando Peter imbarazzato.

-"Vieni entra! Ti offro un dolcetto?!"Chiese mamma, prendendo il vassoio con i dolcetti all'interno.

-"Grazie." Rispose Peter, prendendone uno.

-"Ehi." Dissi, scendendo le scale.

-"Ciao." Mi rispose, sorridendomi.

Uscirono di casa. Faceva abbastanza freddo, soffiava un vento gelido.

Forse si sarebbe messo a piovere tra non molto. Entrarono in macchina e si diressero all'bar.

Entrarono.

-"Ci sediamo lì?!" Domandó Peter.

-"Per me va bene." Rispose sorridendo Mariana.

* * *

-"Cosa vi porto?!" Domandó il cameriere.

-"Due cioccolate calde, con panna e cacao sopra." Rispose Peter.

Il cameriere se ne andó.

-"Ahahaha panna e cacao?! Vuoi farmi ingrassare?" Domandó ridendo Mariana.

-"puó essere." Rispose Peter, togliendosi il cappotto.

Arrivarono le cioccolate, iniziarono a mangiarle tra sorrisi, scherzi, battute e quant'altro.

Era molto piacevole quella situazione.

-"Guarda ti sei sporcata." Mi disse Peter.

Che imbranata. Ahaha che vergogna.

-"Dove?!" Risposi. Ok sicuramente ero diventata gialla, verda, rossa. Forse anche blu.

-"Qui."Mi disse. Credetemi quando vi dico che mi strofinó tutta la panna che aveva nel suo bicchiere sulla mia faccia.

-"Bene. Sei morto.!" Gli dissi, prendendo il barattolo di cacao e buttandoglielo addosso.

-"Oh guarda. Ahahaha sei sporco di cacao misà." Gli dissi ridendo a crepapelle.
Era già bello di suo, poi con quel cacao sulla faccia.
Era...Un bom bom.

Uscirono dal bar tra una risata e l'altra. Si erano fatte le 22:30 ormai. Iniziava a piovere, così corsero in macchina.

-"Mi riporti a casa?" Chiese Mariana sorridendogli.

-"Non dirmi che hai il coprifuoco alle 23:00" Rispose Peter, quasi schioccato.

-"No! Ahahaha ma quale coprifuoco?!"Rispose ridendo Mariana.

-"mmmh, allora ti porto in un posto." Aggiunse Peter.

-"Dove?!" Domandò Mariana.

-"A vedere una cosa.."Mi rispose, iniziando a guidare.

Arrivammo dove disse che mi doveva portare.

-"scendi." Mi disse.

Scesi.
Una scritta enorme con scritto 'CINEMA'

NOOO.MA QUANT'É CARINO?!

-"Scegli un film"Aggiunse Peter.

-"Sceglilo tu." Rispose Mariana, sorridendogli.

-"Lo scelgo io per voi." Disse il cassiere, dando i biglietti del film.

'Resta anche domani.'

-"L'hai mai visto?" Mi chiese peter, guardando il biglietto.

-"No."Risposi.

Sarà un film strappalacrime, sicuro!

Il film inizió, ad un tratto la protagonista ri ritrovò senza una famiglia. Fu lì che Peter appoggiò una mano sulla coscia di Mariana.

Mariana fece un respiro profondo, era bello che lui la pensava anche mentre guardavano il film.

*TESORO, LA VITA E UN GROSSO, FETIDO,PUZZOSO CASINO. MA E' ANCHE QUESTO IL BELLO.*

Disse la mamma alla protagonista del film.

Peter é Mariana si guardarono negli occhi.

Il film iniziava ad essere ancora più triste, bellissimo ma triste. Faceva riflettere, e anche molto.

Mariana e Peter si riguardarono negli occhi.

-"Vieni qui." Disse Peter.

Mi appoggiai sul petto di Peter e continuai a guardare il film.
La cosa tenera e che aveva il cuore che gli batteva all'impazzata. Non so se per il film o per me. Ma era una sensazione bellissima ascoltare il suo cuore battere.
Ad un tratto mi strinse forte a lui con un abbraccio.
Ecco dove volevo strare. Non volevo altre braccie. Volevo quelle braccia. Volevo strare solo tra le sue di braccia, erano come una seconda casa. O quella seconda casa o niente.
Lo avevo capito finalmente!
A quel paese Jazmin e i miei amici. Peter ne valeva la pena!

Spazio Autrice.
... ❤

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