Sei sempre stata mia.

1.3K 89 5
                                    

Mariana uscì di casa, era decisa. Gli avrebbe detto tutto quello che sentiva, che provava.

Arrivó avanti casa di Peter, non c'erano ne macchine ne anime vive. Tutte le luci spente, un silenzo che metteva quasi terrore.

Suonó al citofono. Il cuore le batteva all'impazzata! Era agitata per come avrebbe potuto reaggire nuovamente Peter.

-"Chi é?" Chiese una voce. Quella voce.

-"Mariana." Disse lei.

-"Mariana? Vattene!" Disse freddo.

-"No aspetta! Devo parlarti..."

-"Ti ho detto di andartene!"

Aspettó fuori casa di Peter forse per due ore, se non di più, fino a quando non arrivó una signora.

Alta, ben vestita, capelli mori, occhi castani, un sorriso bellissimo.Doveva essere davvero una brava persona, un pó come Peter. Forse sarà stata la mamma, dato che avevano lo stesso identico sorriso. Si dice bene "buon sangue, non mente."

-"Ciao, sei una amica di mio figlio?!" Le chiese aprendo il portone di cada e sorridendo.

-"Si." Rispose Mariana.

-"Vuoi entrare?!"

-"Si grazie."

Entró in casa.

Una casa enorme, molto accogliente ben arredata, ordinata per filo e per segno.C'era un buon profumo.

Si dirisse verso la camera di Peter.

Senza bussare entró di botto.

Era lì, steso sul suo letto perso nei suoi pensieri, aveva le occhiaie sotto gli occhi, aveva pianto. Si vedeva. Era demoralizzata, abbattuto come se la peggior sciagura si fosse abbattuta su di lui. Beh in effetti, non aveva tutti i torti.

Appena realizzó che Mariana era nella sua stanza si alzó dal letto infutiato.

-"VAAATTENE! HO DETTO CHE TE NE DEVI ANDARE! NON FAI PIÙ PARTE DELLA MIA VITA! NON NE HAI FATTO MAI PARTE. VATTEEEENE. E NON TORNARE PIÙ!" Disse peter urlando con tutta la forza che aveva addosso e subito dopo spingendola fuori dalla stanza, guardandola con odio e allo stesso tempo con tristezza.

-"no aspetta!" Disse lei, con le lacrime agli occhi. Ferita per tutto.

-"Peter ti prego. Perdonami. Capiscimi. Sto una merda, la mia vita é una merda. Ho perso tutti, ho solo te. Tu solo tu ci sei sempre stato. Sto troppo male, voglio..." si bloccó fissando il pavimento e iniziando a piangere.

-"che vuoi?" Chiese Peter un pó più calmo, con un tono meno freddo.

-"non c'é la faccio più.voglio qualcuno che mi accetti per quella che sono. Ti prego, almeno tu accettami." Disse guardandolo negli occhi e asciugandosi le lacrime.

-"mariana io ti amo! Non posso aiutarti,io quando sto con te ho un impulso, vorrei baciarti,abbracciarti. Non riesco a starti accanto, vorrei averti con me ma non posso. " Rispose Peter, aggiustandole tutto il rimmel ormai colato sulle sue guancie.

-"Aiutuami Peter!" Aggiunse Mariana.

-"Io, forse anche io ti amo!" Sospiró-:"Peter, io...Secondo te perché ti baciai al tuo compleanno?!" Disse Mariana, ormai stufa di soffrire.

-"boh non so. Perché eri ubriaca forse?!" Aggiunse lui.

-"No! No, perché ti amo Peter. Perché solo in quel fottuto momento ho trovato le palle di baciarti. Solo allora."Disse Mariana, sedendosi sul letto e fissando il pavimendo.

-"allora tu?!"Chiese incerto Peter.

-"Si! Si peter...Ti amo!" Disse guardandolo negli occhi finalmente e subito dopo avvicinandosi alla sua bocca per baciarlo.

-"Ohw Mariana!" La stinse forte a se tenendola per la vita.

Si abbracciarono forte.

-"davvero? Per caso siamo in un sogno?!"CHiese Peter, con la paura che tutto quello che stava succedendo fosse potuto finire in quello stesso istante.

-"No, no Peter. Questa é la realtà più bella della mia vita!" Aggiunse Mariana.

×spazio autrice.×
Scusatemi per gli eventuali errori. Un bacio.

Non aver paura, io ci sarò.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora