48.Qualcosa resta uguale.

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Pov mariana.
Aprii il mio grande armadio, aprii le mie braccia e presi tuttu i vestiti che erano appesi nell'armadio.
Li buttai sul letto, e uno ad uno li iniziai a piegare nella mia valigia.

Stringevo i dento, guardavo avanti. Forse quello era davvero il mio destino.Chissà!

Chiusi la mia valigia. La scesi dal letto, presi i miei profumi e li misi in borsa, assiame ai miei trucchi e quelle poche spazzole che possedevo. Chiusi anche quella borsa. Presi la mia piccola borsetta e ci misi al interno il cellulare, le cuffie, quei braccialetti e tutte quelle altre cose che avevo dimenticato.
Scesi le scale...

In cucina c'erano Kavin e tutto il resto dei ragazzi. Mi saranno mancati, già lo sapevo.

Baciai Kavin per quella che sarebbe stata l'ultima volta. L'abbracciai forte a me e lo baciai di nuovo. L' ultimo bacio...

-"mi mancherai principessa mia." Disse prendendomi in braccio e facendomi girare in aria...

-"cucciolotto mio mancherai anche tu! Ma vinceremo contro tutti e resteremo insieme." Dissi, prima che le lacrime coprirono il mio viso.
Beh, lui ebbe la stessa reazione...

Salutai Tefy e tutti gli altri.
Mi girai di nuovo, lo baciaia ancora prima di avviarmi verso quel taxi che mi avrebbe portata da quel aereo, il quale mi avrebbe portata di nuovo a casa...

-"addio amore ." mi sussurró al orecchio.

Li baciai senza risponderlo.

Ormai si sapeva come andava a finire...

***
Salii in aereo, mi sedetti vicino al finestrino, si vedeva il mare in lontananza, quel mare che mi aveba fatto compagnia per parecchio tempo...
L'aereo partì.

-addio Kavin- pensai.
Accesi il mio Ipod e misi play alla canzone.

L'aereo volava libero in quel cielo così chiaro, cosi sereno.
Io valavo nei miei pensieri, volavo senza stancarmi nemmeno un secondo di pensare.
Mi addormantai con la musica nelle orecchie, essa mi faceva compagnia nei momenti brutti e belli.

Il decollo mi sveglio come l'altra volta, solo che questa volta a rifarmi compagnia era il mare degli stati uniti... Era la mia America, la mia vecchia terra, la mia vecchia adorata casa.

Scendemmo dal aereo.
Respirai di nuovo quell'aria.
In America era notte ormai.
Mi avviai assieme a mia mamma al taxi che ci avrebbe accompagnato in albergo, per quei pochi giorni nel quale mia mamma avrebbe trovato una nuova casa.

Entrammo nel taxi, ecco di nuovo l'inglese..La mia lingua...
Un pó mi era mancato questo posto, infondo ero sempre una ragazza che amava la sua terra..

Arrivammo in albergo, posammo le valigie e ci mettemmo subito a dormire. Il viaggio era stato stancante, molto stancante.

La mattina seguente mi alzai diversamente.. Mi mancava Napoli, mi mancava Kavin ma finalmente avevo ritrovato la mia vecchia America...

Dovevo essere felice o triste?
Chiamai Kavin, affacciandomi alla finestra dell'albergo.
Parlammo un po, ma non era piu lo stesso :(

Cosi attaccai e rientrai in camera.
Mi avviai insieme a mia madre in giro per i negozi, in giro per la città.
Camminando trovammo una casa con il cartello vendesi, entrammo per guardarla.
Dopo una settimana quella era la nostra casa.
...

Non aver paura, io ci sarò.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora