44. Le piccole cose della vita.*-*

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Pov Mariana.
Era una mattinata come le altre, ero in camera mia a pensare e ripensare alla mia vita, poi decisi di mettere in ordine le mia cose. La mia stanza era un casino...

La mia terazza dava la vista su quel meravoglioso mare, ormai iniziava ad arrivare nuovamente l'autunno e quella bellezza di mare iniziava ad aggitersi sempre più. Tornai in camera, ma delle urla mi facero rabbrivibire..

-" non ti sopporto più!" Urló mia madre a mio padre...

Ma non ci diedi peso dato che Kavin arrivó per portarmi alla festa che aveva organizzato assieme al resto dei ragazzi.
Era l'ultima festa in spiaggia, la prossima sarebbe stata la prissima primavera...
Il venticello soffiava, era fresco e piacevole allo stesso tempo.
Una vera é propria meravoglia.
Verso la sera iniziammo ad accendere il faló, e a sederci tutti intorno.
Mi sedetti imbraccio al mio Kavin il quale mi abbracció da dietro e mi strinse forte a lui.
Amavo stare fra le sue braccia, amavo quando mi sfiorava i capelli....

Dopo un pó il sole tramontó, e la sera si fece avanti.
Uscì quella meravigliossisima luna piena, e cosi decidemmo di farci l'ultimo bagno della stagione.

-"uno-due-tre. Tuffatevi."
Ci tuffammo tutti.
L'acqua era caldissima e la luna piena rendeva l'acqua cosi trasparente da far vedere tutte le pietre...
Era cosi bello.
Iniziammo a scherzare, io e Kavin ci schizzavamo l'acqua a vicenda, ci facemmo una nuotatina e poi uscimmo dall'acqua. Prima di esserci fatti centomila foto.

Tornati sulla spiaggia ci risedemmo vicino al faló, ora si che faceva freddo.
Kavim mi strinse forte nel suo asciugamano e mi bació.
Dormimmò sulla spiaggia.
Ma prima di dormire non potevano mancare i balli karaibici..

Iniziammo a saltellare, ridere e scherzare..
Fu uno spasso, il piu bel spasso della mia vita.
Ci addormentammo, il vento continuava a soffiare ma a noi non c'é ne fregava...
La mattina seguente Kavin mi riaccompagnó a casa, e prima di entrare mi fermó.

-"devo darti una cosa." Mi disse arrossendo

-"cosa?" Domandai.

-"e' .. una collana. Aprila."
Aprii il pacchettino color ciliegia e vidi quella meravigliosa 'dolce meta'

-"una a te e una a me.!" Mi disse.

-"una a te e una me." Risposi copiando teneramente la sua frase...

-"me la metti?" Dissi alzandomi i capelli.

-"con piacere." Mi rispose...

Gliela misi anche io.
Adesso avevamo entrami una parte del nostro cuore...

Non aver paura, io ci sarò.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora