30.Dimenticami.

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Raga passate a leggere anche i capitoli 28/29

Pov mariana
Mi buttai sul letto, non sapevo perché ma stavo piangendo.
So che non dovrei farlo, ma devo dirlo a Peter. Voglio almeno salutarlo.
Lo chiamai, ma ... nessuna risposta.
Cosa stava facendo?!

Pov peter.
Sono in hotel, ho appena visto la chiamata di mariana, ma non posso risponderla.
Perché?!

-flashback.-
-"guarda chi si rivede." Disse la figura entrando nel bar, pantaloncino cortossimo a vita alta , top nero a pancia fuori e zeppe altissime.

-"cos'ha il mio peter?" Chiese la ragazza, strofinandosi sul ragazzo ormai ubriaco fradicio.

-"niente, la tua ex migliore amica mi ha appena lasciato." Rispose lui, ubriaco e ridendoci sopra.

E poi credo che sappiate tutti come e andata a finire. Come?
Jazmin é nuda sul mio corpo.
Fu così anche l'altra volta.

Pov mariana.
Peter non mi rispondeva, quindi dovetti fare le valigie. Non volevo ma dovevo. Iniziai a cacciare tutti i miei vestiti e l'iniziai a piegare e mettere in valigia tutto.
Mi guardavo in torno, mi sarebbe mancata questa stanza, questa vita. Staccai le foto e tutto il resto dal muro e misi anch'essi in valigia.
Richiamai peter, potevano essere le 23:00 ma neanche ora rispose.
Vabbe, come dargli torto.
Ci eravamo appena lasciati.
Infatti non sapevo nemmeno perché lo chiamavo.
Alle 24:00 mi misi a dormire, ormai ero stanchissima. Mi  addormentai subito.
La mattina seguente fui svegliata da mia mamma.
Guardiamo l'unico lato positivo.
Dicono che l'Italia ha un clima mite, e mi ha detto mamma che ci trasferiremo a Napoli.
Gia voi non lo sapete ma il mio cognome proviene da lì. 'Esposito.'
Perché? Beh perché i miei nonni erano originari appunto di Napoli.

Mi vestii, un jeans normale  stretto lungo,  tagliato sulle cosce e il mio maglioncino marrone con gli stivali anch'essi marroni. Sciarpa e parka e mi avvio in macchina, trascinandomi dietro le mie valigie.
Entro in macchina dopo aver dato un ultimo sguardo alla mia vecchia casa, che di sicuro non rivedró piu. Mi chiudo dietro lo sportello della macchina.
Prima di partire definitivamente, andiamo al cimitero. Per salutare l'unica persone che mi é rimasta acconto, Simon.
Ok.. ora possiamo partire.

Mi padre inizia a guidare per l'ultima volta per quelle strade, mi verrà strano non vedere più questo posto.
Mi metto le cuffiette nelle orecchie e osservo per l'ultima questo posto.
Peter non mi ha ricamiata, pazienza. Ormai non possiamo fare più nulla. Siamo divisi per sempre.

Stiamo per imboccare l'autostrada quando papà decide di fermarsi per l'ultima volta al suo bar preferito, per gustarsi l'ultimo caffe.
Scendo dalla macchina assieme a lui. Entriamo.
Mi guardo in torno, in lontananza vedo quello che non avrei mai voluto vedere.
Jazmin tra le braccia di Peter.
Non mi sento più il cuore.
Li gurdó, fino a che peter non si rende conto della mia presenza e abbassa lo sguardo, quella troia invece continua a dimenarsi su di lui.
Papà si gusta nel fratempo il suo caffe, parlando per l'ultima con il barrista.
Poi una volta finito il caffe-"beh mi mancherai." Dice al barrista, non che suo amico.
Quell' abbraccio attira l'attenzione di peter, intento nel capire guardando la scena.
Poi il barrista si avvicina verso di me e abbracciandomi e dopo di che scompigliandomi il ciuffo mi dice-"divertiti signorina." Non so perche ma a quella frase mi si girano le lacrime agli occhi.
-"lo farò. Mi macherai." Dico marcando la parola 'mi mancherai' in modo da farla sentire anche a peter.
Stiamo per tornare in macchina quando papà nota peter. Lui va a salutarlo, io entro in macchina.
Dalla macchina intravedo la scena che mio padre saluta peter.
-"ciao peter!.volevo salutarti." Disse il padre di mariana.

Peter salutó, non capendo.

...

Non aver paura, io ci sarò.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora