Capitolo 47

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Peter aveva riportato alcune brutte ferite, dopo che
un treno lo aveva preso in pieno.

Beatriz si offrì di mettergli dei punti, aiutandosi con i suoi poteri.

Il ragazzo era seduto con i pugni serrati, cercando di sopportare il dolore.
Dietro di lui invece, Bea gli stava medicando le ferite, cercando di essere il più delicata possibile; anche se continuava inevitabilmente a tremare.

Di solito quando usava la sua magia, i suoi movimenti erano molto fluidi e puliti, ma adesso le sue mani avevano deciso di non collaborare.

"Ahi-" esclamò Peter cercando di trattenersi.

Non voleva fargli capire che facesse male.
Aveva paura di dargli troppe preoccupazioni.

"Tranquillo, ancora una attimo..."
Disse lei cercando di rimanere concentrata.

L'agitazione la fece tramare ancora di più.
Peter soffocò un altro grido, sobbalzando.

Lei abbassò le mani in segno di arresa.
"Basta non ce la faccio"
Pronunciò la ragazza al limite dal piangere.

Quella situazione l'aveva segnata, e adesso ne stava pagando le conseguenze.

Peter si girò verso di lei.
"Non ti preoccupare, posso resistere ancora un po"
Rispose lui, mostrandogli un piccolo sorriso.

I suoi occhi rassicuranti la calmarono un po'.
Si avvicinò per dargli un bacio sulla guancia.
Almeno non erano da soli.

Happy si alzò.
"Beatriz vuoi che ti dia una mano?"

Lei annuì lasciando il posto all'uomo.
Si spostò sedendosi accanto a Peter, tenendogli la mano, per finire quella perizia.

Happy richiuse gli ultimi punti finendo il lavoro.
Almeno un problema era risolto.
Uno di novantanove.

Peter aveva un aria pensierosa.
Non sapeva cosa fare, e si sentiva tremendamente impotente.

Vedere la persona che amava stare a pezzi per quello che aveva gli aveva fatto Beck, lo faceva impazzire.

"Non so più cosa fare" confessò Beatriz strofinandosi gli occhi.
Aveva finito le idee di riserva, e le sue poche ore di sonno non aiutavano.

Peter si alzò in piedi, cominciando a camminare avanti e indietro.
Stava cercando di riflettere, per trovare una soluzione a tutto quel casino.

"Beck ci ha mentito, e probabilmente adesso ucciderà tutti i nostri amici"

Beatriz scosse la testa.
"Peter non fartene una colpa-"

"Non posso non farmene una colpa"

"Questo si sarebbe potuto evitare se non fosse stato per me"
Disse lui, cercando di tenere il tono più pacato possibile.

La ragazza si massaggiò le tempie.
"Sei un essere umano, e in quanto tale ti è permesso fare errori" rispose lei, dandogli la grazia.

"Sentite, voglio parlarvi chiaramente" esclamò Happy interrompendoli.
I due si girarono nella sua direzione, per ascoltare ciò che aveva da dire.

Doveva essere più sincero possibile.
"Gli Avengers non ci sono, una città sta per essere distrutta, e nessuno verrà ad aiutarvi...non si può tornare indietro o piangere sul latte versato, perciò.."

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