Spiderboy / Peter Parker🕷❤️

Capitolo 44

L'aria marcia di quel vecchio teatro, stava cominciando ad uccidere Beatriz.

Sperava che fosse uno di quei tanti incubi che faceva ogni notte.
Sperava di risvegliarsi nel suo letto, e pensare a cosa mangiare per colazione.
Sperava di rivedere le persone a cui voleva bene almeno per un ultima volta.

Ma sfortunatamente era tutto vero.
E la normalità non sarebbe tornata così facilmente.

"Ora che vuoi fare? Uccidermi?"
Chiese lei con tono insipido.

Ormai non le importava cosa avrebbe fatto con lei.
Aveva avuto molto tempo per pensare, e preferiva la morte piuttosto che allearsi con lui.

Beck ridacchiò.
"Oh no no, ho tutt'altri piani"

"Con la mia tecnologia posso diventare il nuovo eroe delle persone, ma la mia situazione rimarrebbe comunque instabile"

Beatriz capì immediatamente a cosa si stava riferendo, ma lo lasciò continuare.

"Sai meglio di me che prima o poi i tuoi amichetti torneranno per riprendersi il loro posto"
"E tu sei l'unica cosa che può impedirglielo"

-come se io avessi intenzione di aiutarti- pensò la ragazza.

"Potremmo essere una squadra invincibile, e senza Avengers tra i piedi il mondo sarà praticamente nostro" esclamò lui, esaltato dal suo stesso piano.

Beatriz gli sarebbe stata di grande aiuto.
Avrebbe potuto prevedere il loro ritorno, e poi farli fuori sarebbe stato più facile di come si potrebbe pensare.
Conosceva tutte le loro mosse, le loro paure e i loro desideri.
E in più si fidavano di lei ,quindi li avrebbe colti doppiamente alla sprovvista.

La ragazza rimase in silenzio per qualche secondo.
"Non sono capace di queste cose" affermò lei.

Beck si fece un altra risata.
Trovava tutto questo molto divertente a quanto pare.

"Quando la smetterai di fingere?"

Beatriz piegò la testa di lato, confusa.
"Andiamo, perché fingi di non saper usare i tuoi poteri, eh?"
Chiese lui avvicinandosi minacciosamente.
Una strana tensione era calata nella stanza.
Ogni passo deciso dell'uomo rendeva Beatriz sempre più in soggezione.

Lei rimase in silenzio per qualche secondo.

"Fidati è meglio così"
rispose tenendo la testa bassa, non riuscendo a sostenere il suo sguardo.
Forse c'era scritto un po' troppo in quei fascicoli.

"La parte della piccola e indifesa Beatriz Stark non durerà a lungo" Sbraitò lui mettendo due dita sotto al suo mento, costringendola a guardarlo in faccia.

Lei gli rifilò un occhiata di disprezzo puro.
"Troppi poteri per una mente troppo giovane sarebbero la mia rovina"

"Se lo faccio è perché so che è la cosa migliore da fare" rispose lei.

Sulla sua faccia comparì un leggero ghigno.
Avrebbe dovuto riflettere di più su quello che stava per dire.

"Come so che tu fallirai ancora e ancora, e che il tuo stupido piano non ti porterà da nessuna parte.
Ti Illudi di poter vincere con dei stupidi pezzi di ferro, quando anche tu sai, perché lo sai, che non potrai mai vincere"

"Sei destinato a marcire insieme alle tue-"

Improvvisamente l'uomo, preso da un attacco d'ira, le tirò uno schiaffo.

Dritto sulla guancia, producendo un forte suono, che rimbombò per tutta la sala.
Con quelle parole gli aveva fatto perdere completamente le staffe.