Denki POV
Il. Più. Bel. Natale. Di. Sempre.
Mi sto divertendotantissimo. La mamma di Kiri è super simpatica e lei e mia mamma vanno molto d'accordo.Questa notte Eijiro e sua mamma rimangono a dormire da noi. Kiri dorme in camera con me.
"Erm. Denki non è che hai un pigiama in più?" Chiede Kiri
"Si, ma non so se ti vanno bene... Sei tipo il doppio di me" dico io sorridendo.
"Giusto. Beh tentar non nuoce no?"
"Si" rispondo allungandogli un paio di pantaloni che mi vanno larghi e una maglietta oversize che uso come pigiama di solito. "Tieni... Se hai freddo posso prenderti un'altra coperta"
"Nono tranquillo" mi dice lui sorridendo e prendendo i vestiti. Si richiude in bagno e intanto io mi cambio in camera. Mentre sto per infilarmi la maglietta sento la porta aprirsi e un 'wow' sussurrato non troppo piano.
Arrossisco. E poi sento due braccia che mi stringono da dietro.
"Sei bellissimo" mi dice Kiri
"Grazie Eijiro." Sorrido "ma sono stato vestito meglio di così sai?" Scherzo
"Nah." Dice lui appoggiando la testa sulla mia spalla.
Mi giro verso di lui e gli do un bacio sulla punta del naso.
"Dai, andiamo a dormire... Voglio le coccole" sussurro l'ultima parte e sento Kiri ridacchiare.
"Come vuoi cucciolo" risponde lui. Arrossisco ancora
"Cucciolo?"
"Non ti piace?"
"Nono. Lo adoro."
"Bene" risponde accarezzandomi i capelli e dandomi un bacio sulle labbra.
Ci stendiamo a letto, lui sotto e io con la testa sul suo petto che ascolto i battiti del suo cuore mentre gioca coi miei capelli.
"Hey Eiji?" Chiedo dopo un po'
Lui mugugna per dirmi che mi ascolta"Come... Come va con tuo padre?" Merda penso ora l'ho fatto star male-
"Se non vuoi parlare va bene" aggiungo stringendo più forte la braccia attorno al suo busto.Le sue mani sono completamente immobili. E si è leggermente irrigidito.
"Io- scusa" dico alzando lo sguardo su di lui, lo vedo sorridere tristemente
"Tranquillo cucciolo" risponde " comunque non troppo bene ecco-" dice per rispondere alla mia domanda
"Non avrei dovuto chiedertelo" dico io sentendomi in colpa.
"Hey hey hey hey, va bene non preoccuparti" cerca di rassicurarmi lui.
Annuisco, più per lui che per me. E mi stringo ancora di più a lui. Eijiro mi abbraccia e mi tira verso di se.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e poi le nostre labbra si uniscono in un bacio pieno di amore.
E mi tranquillizzo un po' di più. Ora però sorge un altro problema. Gli incubi.
Quei fottutissimi incubi su mio padre. Che ho da quando ho memoria. E non l'ho mai detto a nessuno, nemmeno mia madre lo sa.
Speriamo che almeno non siano pesanti come quelli dell'ultima settimana- penso sospirando
"Oi Denki? Tutto bene?" Chiede Eijiro
"Si, perché?" Chiedo io
"Stai tremando" dice preoccupato
"Io- ho un po' di freddo" mento
"Potevi dirmelo" dice lui levandosi la maglietta (a maniche lunghe) che gli avevo prestato e mettendomela.
Guardo i suoi addominali. Cazzo penso prendendo lo stesso colore dei suoi capelli.
"N-non hai freddo così?" Chiedo avvicinandomi ancora di più a lui
"Non preoccuparti, va bene così" dice lui tirando su le coperte fino alle nostre orecchie.
Siamo messi su un fianco e ci stiamo guardando negli occhi. I suoi sono bellissimi. Rossi, ma non come i rubini di Bakubro; più come il fuoco del caminetto, hanno un che di magico. E ovviamente mi perdo nei suoi occhi, come tutte le altre volte.
"Ti sei divertito stasera?" Mi chiede baciandomi in fronte.
"Si, tua mamma è veramente simpatica" rispondo sorridendo
"Sono contento che ti stia simpatica, anche tua mamma è veramente simpatica e gentile"
"Sì, sono due donne meravigliose" dico sbadigliando
"Hai ragione. Sei stanco cucciolo?"
Annuisco chiudendo gli occhi. Kiri mi accarezza i capelli e mentre ascolto i battiti del suo cuore mi addormento.
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Il cuore che batte all'impazzata, il senso di panico che si fa strada dentro di me, il sudore che scende lungo il collo.
Ho il respiro pesante come se stessi correndo una maratona.Mi alzo di scatto con le lacrime agli occhi. Ancora quel maledetto incubo.
Guardo la sveglia, segna le 2:50. Bene.
"Bastardo" sussurro pensando a quell'uomo che chiamo padre. Mi rendo conto, dopo aver regolarizzato il respiro, di tremare. Mi porto le mani in faccia e mi asciugo le lacrime.
Mi giro verso destra e vedo Eijiro dormire tranquillo. È così carino mentre dorme. Sorrido e gli accarezzo il viso.
"Ti amo Eiji. Tanto" dico a bassa voce per poi stendermi di nuovo al suo fianco e chiudendo gli occhi.
Eijiro POV
"Ti amo Eiji. Tanto" dice Denki. L'ho sentito tremare di fianco a me e mi sono svegliato, per vederlo con le lacrime agli occhi. Ho preferito non fare niente, se vuole dirmi qualcosa lo farà di sua spontanea volontà.
E poi quando ha sorriso mi sono sciolto, quando mi ha passato la mano sulla guancia lo avrei stritolato. È la persona più carina che abbia mai conosciuto.
Si stende di nuovo di fianco a me, senza guardarmi negli occhi. Non ha capito che sono sveglio.
Appena vedo che è comodo mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro passandogli le braccia attorno alla vita.
"Anche io ti amo Denki" dico baciandogli la spalla.
Lo sento rabbrividire.
"Eijiro... Ti ho svegliato?" Chiede. Sento un tremore nella voce.
"No, che ti succede? Tutto bene?"
"Ho- ho avuto un incubo" risponde sospirando
"Vuoi parlarne?"
"Non me la sento. Scusa." Risponde
"Non preoccuparti" gli do un altro bacio "se hai bisogno ci sono"
"Lo so."
"Meno male, ora cerca di dormire, sono solo le 3 e un quarto"
"Mmhm." Risponde già mezzo addormentato
"Sogni d'oro cucciolo" gli dico appena sento il suo respiro farsi regolare; poi mi addormento anche io.
<-------angolo autrice------>
Scusate se questo è più corto. Ma qui le idee sono andata a farsi benedire.
Ehh già. In compenso quello prima era molto lungo👌🏻
Non chiedetemi perché ma avevo voglia di pubblicare.
Voi mi fate venire voglia di farlo e quindi lo faccio.Beh che dire. Buona lettura💙
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Per fortuna ti ho incontrato~~BKDK
FanfictionE se Katsuki e Izuku non fossero mai stati amici d'infanzia? Cosa sarebbe successo? "Gli aveva appena detto delle cose che non aveva mai detto a nessuno. Non si era mai fidato così tanto di una persona... Ma sapeva, in qualche modo, che poteva fidar...