La volontà (Loki)

Così uguali

XXVI Capitolo

Mentre si avviava con sguardo fiero verso quella tremenda sala del trono che tanto l'aveva fatta penare, da lontano vide due delle guardie che la stavano cercando per tutto il palazzo. Alzò la testa, perdendo quella moltezza che era ancora rimasta in lei è si avvicinò a loro. Non aspettò nemmeno che uno dei due parlasse, perché in quel momento il gioco era passato nelle sue mani e così fu lei ad iniziare il discorso in un modo che li lasciò parecchio sorpresi <<Sono stanca di fuggire...>> disse e non aggiunse altro, li oltrepassò e si avviò al solito luogo seguita dai soldati che continuavano a guardarsi a vicenda, senza riuscire a decifrare il suo comportamento. Iniziarono addirittura a pensare che quella non fosse lei ma una qualsivoglia magia "...se così fosse, il sovrano lo capirà in men che non si dica" si rispose uno dei due.

In questo modo lei è i suoi aguzzini arrivarono a destinazione ed a testa alta, Liv si avvicinò al re riprendendo il suo posto facendogli credere che fosse tutto normale.
Il sovrano non nascose la faccia altamente contrariata, ma siccome lei era lì, tutto poteva procedere, per cui decise di non perdersi in altri rimproveri inutili e continuare la cerimonia da dove l'avevano interrotta così bruscamente.
<<La firma>> disse Odino alla giovane ricordando che era l'unica cosa che ormai separava i due "sposi".

Solo in quell'istante la giovane alzò gli occhi puntandoli in quelli dell'anziano re, fieramente mosse il capo verso l'alto e sorrise portando in su anche un sopracciglio che sapeva tanto di sfida <<No>> disse in un soffio, sussurrando ma in modo che tutti riuscissero a sentire quelle due lettere.

<<Non farmi perdere la pazienza...>> disse Odino e prima che potesse terminare la frase, Liv rafforzò il sorriso quasi inquietante che aveva e lo interruppe con tanta leggerezza <<No vostra maestà, non è questa la mia intenzione...>> disse in principio e vide il suo volto rilassarsi. Avrebbe scommesso qualsiasi cosa che dopo quella frase il sovrano pensasse che lei aveva intenzione di procedere con le nozze e fu per questo motivo che gioì di quella sua reazione e solo in seguito svelò le sue reali intenzioni <<...è mia intenzione invece smascherare tutte le vostre macchinazioni!>> esclamò questa volta con voce alta voltandosi verso la piccola platea che stava assistendo alla scena.

<<Di che parli Liv?>> si intromise il dio del tuono alzandosi in piedi e facendo solo qualche passo in avanti.

<<Parlo di tutto quello che il re e i miei genitori mi hanno tenuto nascosto>> disse a testa alta guardando il dio sbalordito e confuso per poi lasciar cadere i suoi occhi delusi sul padre e la madre che invece avevano lo sguardo di chi era stato preso con le mani nel sacco.

<<Allora vostra maestà...>> disse girandosi nuovamente in sua direzione <<...volete confessare voi, o devo raccontare io come sono avvenuti i fatti?>> chiese la giovane sfidando Odino e la sua pazienza, come pochi si erano permessi di fare.

Preso dai dubbi e dalle perplessità, Loki lasciò il suo posto e sorpassò il fratello raggiungendo i due sposi. Quando Lui e Liv si guardarono, la giovane subito intuì le milioni di domande che avrebbe voluto farle e siccome Odino non si degnava di rispondere decise lei per tutti <<Bene, allora sarò io a togliere quella maschera e mostrare a tutti come siete realmente...>> affermò guardando il volto furibondo dell'anziano <<...voi avete giocato con la mia vita da quando sono venuta al mondo...>> disse poi si corresse <<...anzi, forse dovrei esservi grata perché senza di voi io non sarei neanche nata. Dico bene?>> chiese, ma conosceva perfettamente la risposta.

Come le volte precedenti non ottenne nessuna reazione, fu però Loki a parlarle perché stava letteralmente impazzendo e per di più, se Liv aveva cominciato in quel modo il discorso, la situazione era davvero seria per cui la rabbia che provava già nei confronti di suo padre non poteva fare altro che crescere <<Liv che stai dicendo? Ti prego spiegati>> le disse.