Mille baci

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XVIII Capitolo

Colpevole in quella notte, fu lo zefiro che leggero e fresco penetrava da quel piccolo squarcio nella roccia e che con i suoi profumi variegati, allietava i due giovani e ne stuzzicava le fantasie. Quei due ragazzi, uno più inconsapevole dell'altro, si ritrovarono avvinghiati da una sensazione di leggerezza impossibile da zittire.

E allora, quando il desiderio divenne troppo da sopportare per entrambi, i due si avvicinarono ancora e ancora fin quando non eliminarono completamente la distanza che li separava unendo le loro labbra in una danza più dolce e più romantica della prima volta. Lei, giovane ed inesperta, seguì i suoi movimenti che la trasportarono in un mondo di emozioni uniche e irreali. Le loro labbra si toccarono e si sfiorarono, si gustarono e si unirono trasmettendo tutta la morbidezza che possedevano e la dolcezza di cui erano capaci.

I due amanti potevano sentire il canto degli uccelli in lontananza che rendeva reale tutto quello che stava accendo, facendo capire che non si trattava più di una fantasia remota, ma la pura e semplice passione che li stava travolgendo. E così quella grotta fredda e umida divenne il palcoscenico della loro trasgressione ed il fuoco, l'unico in grado di riscaldarli ed illuminare appena i loro corpi.

Passarono interminabili momenti a gustarsi quelle piccola vicinanza, prima di andare oltre e commettere quel peccato così bello e così giusto. Loki fece scorrere le sue delicate mani su tutto il corpo della giovane che ancora era coperto da quello strato sottile di stoffa arrivando sino alla cintura in vita che abilmente slacciò liberando il vestito da l'unica cosa che gli permetteva di rimanere al suo posto. L'abito cadde delicatamente a terra, lasciando vedere il corpo minuto della ragazza, che per l'imbarazzo colorò le sue gote di un rosso cremisi e distolse lo sguardo dall'uomo.

<<Non temere>> le disse Loki prendendole il volto con una mano e costringendola a guardarlo negli occhi. E lo fece con una delicatezza tale che Liv sentì di potersi fidare come mai prima di allora. Così quando gli occhi verdi incrociarono nuovamente quelli color ghiaccio, tutte le emozioni tenute strette nel cuore si liberarono e si lanciarono in una corsa affannosa.
Per Liv l'imbarazzo rimase, ma oltre a quello riuscì a sentire tanto altro che la faceva stare bene e che la spingeva a non fermarsi anche se sapeva di star commettendo un errore. La gioia, il desiderio e quella malizia pura si impadronirono di lei e della sua ragione portandola a posare le sue piccole mani sul torace di lui che era ancora avvolto da quell'uniforme pesante. Con una lentezza esasperante gli tolse la giacca mentre lui rimase fermo ad osservare i suoi gesti impacciati. In quel momento i loro occhi continuavano a brillare ed emanare luce propria, forse per la prima volta sembravano vivi e pieni di sentimenti nascosti tanto da spingere i due amanti a continuare a fissarli come fossero gemme colorate.

Insieme si stesero su quelle coperte che si sgualcirono sotto i loro corpi e le labbra si toccarono ancora in un bacio più arrogante in cui i loro profumi si unirono, creando una miscela unica e perfetta come lo erano in quel momento le loro anime. Il dolce e avvolgente profumo di vaniglia della ragazza, si sposò perfettamente con quello elegante e delicato di the verde dell'uomo riuscendo a scuoterli nel profondo e regalando loro altre emozioni uniche.

Liv riusciva a sentire il respiro caldo di Loki su tutto il corpo che la faceva sentire stranamente bene e lo stesso valeva per lui che mai si era perso a contemplare l'odore di una donna o il suo respiro diventare pesante a causa sua.
Quando lui scese a baciarle le spalle, il collo e il seno la giovane chiuse gli occhi per quel lieve imbarazzo e quella paura che ancora la vincevano, ma Loki se ne accorse subito <<Non chiudere i tuoi occhi, non avere paura>> allora le disse e lei prese un po' di quel coraggio che le serviva e lì aprì guardando quelli celesti.
"Se non fosse stato per quegli occhi, adesso ti odierei" si trovò a pensare la ragazza che però era sicura di non aver mai potuto odiare quell'uomo che la faceva sentire così bella e desiderabile.

E così si diedero mille baci, poi cento, poi altri mille e infine altri cento tanto che le loro anime si logorarono l'una all'altra sino a diventare una cosa sola. In quegli attimi avevano perso se stessi per trovare l'altro in quel gioco pericoloso e perfetto che li stava travolgendo come un fiume in piena.

Così dopo che i loro corpi si sfiorarono in ogni punto possibile, i due giovani amanti consumarono tutto quel desiderio e quella passione che avevano celato agli altri e a loro stessi diventando una cosa sola con un incastro perfetto di anime, corpi ed emozioni.
Quella notte Liv poté dire di non aver mai conosciuto l'amore in vita sua, perché solo in quel momento capì davvero cosa significasse annullarsi per un altro.
Quella notte la giovane ed ingenua ragazza, riuscì a capire che nessun altro poteva dire di essere stato amato con tanta sincerità, come Loki stava amando lei.

"Sono tua..." pensò tra un sorriso e l'altro.

La volontà (Loki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora