XXIII Capitolo
Passarono due giorni da quella passionale avventura. Loki le aveva fatto visita ogni sera approfittando del sonno di tutto il castello per non essere visto da nessuno. Tutto il giorno Liv rimaneva da sola con una voglia matta di vederlo, ma sapendo bene che tra gli impegni reali e le sentinelle fuori la porta era quasi impossibile entrare nelle sue stanze. Si limitava a prepararsi e passare il tempo a pettinare i suoi capelli, ogni tanto prendeva qualche libro e ne sfogliava le pagine oppure si affacciava alla finestra e si perdeva a contemplare la natura e il suo corso. Odino le aveva categoricamente vietato di uscire di lì, per questo anche per il pranzo e la cena era costretta a rimanere da sola venendo servita da una vecchia donna che neanche le rivolgeva la parola.
Quel giorno, come i due precedenti, Liv si sporse verso la finestra, chiuse gli occhi e lasciò che la sua pelle venisse sfiorata da quella leggera brezza profumata che giocherellava con qualche ciuffo rosso ricaduto sul volto. Si immerse in quei ricordi che le stuzzicavano la memoria facendole scorrere immagini di quella mattina in cui si era concessa con passione e spensieratezza. Ricordava alla perfezione ogni sensazione o emozione ed aveva capito quando fosse stato diverso dalla prima volta, in cui era ancora timorosa.
Dopo un po' aprì gli occhi ritornando in se e si allontanò dalla finestra dirigendosi verso lo scaffale dei libri, scegliendone uno a caso tra quelli che ancora non aveva letto. E così passò l'intera giornata tra noia e discorsi a se stessa che non trovavano una risposta. Era quasi trascorso il terzo giorno, il sole iniziava a diventare più aranciato e a scendere verso la valle, mentre lei continuava a non far nulla tra un volume e l'altro.
All'improvviso, dal nulla, apparve una persona.
Era diversa da tutte quelle che la giovane aveva incontrato e per qualche strano motivo le incuteva timore, così cercò di indietreggiare di qualche passo. Solo dopo diverse occhiate sospette notò che era molto affannata, come se avesse corso e cercasse di calmarsi e ancora dopo altri secondi realizzò che in realtà quella persona la conosceva bene.
Strabuzzò la vista quando riconobbe il volto di Loki, sotterrato da metri e metri di azzurro, con occhi rossi come sangue e cicatrici che gli percorrevano tutto il viso e scomparivano al di sotto dei vestiti.Non appena capì chi fosse, ancora sconcertata, gli si avvicinò frettolosamente e quando gli fu vicina cercò di sfiorargli il braccio per cercare di calmare il suo affanno.
<<Ferma, non toccarmi>> esclamò il dio tutt'a un tratto con voce ferma e alta.Liv ritirò di colpo la mano e fece qualche passo indietro <<Che ti succede?>> chiese preoccupata soprattutto della sua reazione. Lui però non le rispose pensando solo a calmare il suo respiro, così la giovane si avvicinò di nuovo e prima che lui potesse accorgersene gli sfiorò la mano.
Lui con immensa sorpresa si scansò subito da lei, notando che però non era successo nulla di ciò che temeva. Si sostenne appoggiato alla colonna della stanza per calmare il battito del cuore, fece un respiro profondo e poi finalmente la guardò <<Nulla sta tranquilla, mi serve solo qualche istante>> le disse e di fatto gli bastarono pochi momenti per calmarsi e così pian piano la sua pelle tornò del suo normale colore ed il rosso scarlatto degli occhi lasciò il posto al celeste.
Quando finì il processo, Loki notò una miriade di domande sul volto della ragazza a cui rispose anche prima che lei parlasse <<Ho discusso con Thor. Quando mi arrabbio spesso l'istinto mi porta verso l'ira che devo tener sotto controllo per non far del male a nessuno...>> disse in principio sondando il volto di lei <<...tenendo sotto controllo la magia, perdo il controllo sul mio fisico che torna al suo originale aspetto...>> affermò <<...di solito sono da solo quando mi trasformo, ma avevo bisogno di vederti, non riuscivo a calmarmi e così sono venuti qui. Scusa se ti ho spaventato>> disse in fine.Liv si sentì sollevata che non fosse nulla di così preoccupante, ma c'era ancora una cosa che non capiva <<Perché mi hai allontanata e non volevi che ti toccassi?>> chiese.
Loki le si avvicinò e fece sfiorare le loro labbra <<La pelle di un gigante di ghiaccio è a -80 gradi, ti saresti dovuta ustionare al solo tocco, non capisco perché non sia successo>> le spiegò accarezzandole una guancia e guardandole la mano con cui l'aveva toccato che non aveva alcun segno di bruciatura.
"Non capisco" pensò.Liv alzò le spalle <<Oh beh qualunque sia il motivo non ci pensare, sto bene...>> affermò <<...ma tu piuttosto, stai bene ora...?>> domandò <<...se posso fare qualcosa dimmelo, anche se non potendo uscire di qui non so come potrei esserti utile>> gli disse tra ironismo e nostalgia.
Loki alzò di scatto un sopracciglio e ghignò con uno dei suoi soliti sorrisi maligni e magnetici <<Oh c'è qualcosa che puoi fare...>> lasciò la frase in sospeso, la guardò intensamente e si gettò sulle sue labbra prendendole le mani e portandole dietro la sua nuca cosicché lei potesse affondare le dita nei suoi capelli corvini. Quando lui si allontanò leggermente, Liv lo attirò di nuovo a se rispondendo a quel bacio vorace ed insaziabile. Solo dopo diversi istanti si allontanarono <<Da quando sei così impavida ragazzina?>> chiese l'ingannatore divertito.
Liv gli sorrise con quel solito sorriso puro che Loki tanto amava <<Da quando ho conosciuto un dio freddo come il ghiaccio che mi tormenta da un po'!>> esclamò fingendosi infastidita, ridacchiando.
Ascoltando quelle risatine anche Loki si finse infastidito, prese il mento della giovane con il pollice e l'indice spingendole la testa indietro e si scagliò nuovamente sulle sue labbra morbide.La ragazza si ritrovò, non sapendo come, seduta sulla toletta con la schiena appoggiata allo specchio sentendo di tanto in tanto qualche oggetto cadere, mentre le mani del dio si affrettavano a spostare le spalline del vestito dalle spalle per dar modo alle sue labbra di baciare ed assaggiare ogni centimetri di quella pelle scoperta. Le mani dell'uomo scivolarono verso il basso estremamente lente, senza fermarsi e sollevarono la lunga gonna dell'abito lasciandole le gambe scoperte e libere da quella stoffa leggera. In un secondo le afferrò la vita e con foga la avvicinò al suo corpo creando un contatto intimo e meraviglioso. Finalmente la liberò dal vestito prendendolo per le spalline e provocando un leggero rumore come di strappo a cui nessuno dei due prestò la minima attenzione, troppo presi dalle dolcezze dell'altro e dal desiderio crescente.
In quel momento la mente di Liv si spense definitivamente lasciando che le mani si muovessero da sole senza alcun controllo. Si posarono sul collo del dio e scesero sino al petto e all'addome, presero con decisione la casacca che cadde a terra producendo un suono metallico attutito dal tessuto pesante. In un attimo Loki le prese i capelli deciso ma delicato e la allontanò da se in modo da guardarla e nel col tempo Liv si perse nel ghiaccio di quegli occhi che non erano più freddi, ma al contrario infuocati e pieni di passione, facendole ricordare uno dei motivi per cui lui era una calamita così potente per lei. Le guance le andarono a fuoco creando quel giocoso color cremisi, mentre il suo corpo febbricitante rispondeva ad ogni tocco o carezza.
Contemplandosi a vicenda riuscirono a provare tutti i sentimenti dell'altro: desiderio, amore, passione...
Il respiro di entrambi accelerò e divenne irregolare mentre il dio prese a giocherellare con i seni della giovane che inarcò la schiena per quelle sensazioni stupende e uniche. Alla fine, entrambi impazienti, i due amanti si lasciarono trasportare verso quella lussuria che forse mai li aveva catturati prima e consumarono quell'amore non accettato che tanto aveva cambiato le loro vite.
Quella sera, come le altre due sere precedenti, avevano incastrato i loro corpi in un'armonia perfetta, tuttavia questa volta non vi fu dolcezza e romanticismo tra loro, ma solo quel desiderio e quella lussuria che aveva logorato le loro anime.
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La volontà (Loki)
FanficLoki, il principe non accettato e allontanato da tutti deve affrontare il suo carattere problematico e le relazioni irrisolte con il padre e il fratello. Liv, una giovane ragazza che è costretta a convivere con il fardello della sua nobiltà che la...