16

141 15 10
                                    

L'anziano signore era ben vestito, in modo molto elegante.

«Salve» disse Angelica sollevando una mano in modo un po' impacciato

Il vecchio non rispose. Continuava a squadrarla dalla testa ai piedi e questo stava mettendo a disagio la fanciulla.

«Beh prima avevo un bel vestito, ma poi mi sono cambiata perché così sono molto più comoda» farfugliò per giustificarsi

L'uomo doveva essere il suo "patrigno". Le sue labbra continuavano a non proferire parola. Arrivò anche un giovane.

«O mio Dio» sussurrò il più giovane

«È uguale a tua madre» aggiunse il vecchio «Sbarazzatene» sussurrò all'orecchio del figlio rientrando in casa

«Io mi chiamo Angelica Teach-» iniziò

«So chi sei stupida sgualdrina! Di un po', ma non ti vergogni? Con quale coraggio ti presenti qui e con queste vesti poi...» gridò interrompendola

«Io... io... volevo solo conoscervi» disse terrorizzata

«Per colpa tua il nostro buon nome è stato infangato, la mia famiglia distrutta e mia madre è morta!» urlò come un pazzo «E ora tu... una stracciona indegna che si presenta al nostro cospetto, non avrai niente da noi. Sparisci da qui!»

«Ma io non voglio niente» era in un mare di lacrime «Voglio solo una famiglia» aggiunse

«Fila via!» le tirò un fragoroso ceffone

A quel punto la fanciulla perse l'equilibrio e inciampò, cadde per terra ma si rialzò quasi subito. Si allontanò immediatamente da lì. Il giovane richiuse la porta e Angelica alzò lo sguardo verso una finestra che era illuminata. C'era una ragazzina molto carina affacciata. Così Angelica alzò la mano e accennò un mezzo sorriso, anche la piccola la salutò con la mano.

Scoppiò un tuono che distrusse la quiete e il silenzio che permeavano il cielo. La spagnola corse via prima che iniziasse a piovere. Si accovacciò per terra appoggiandosi ad un muro, affondò la testa tra le gambe e iniziò a piangere.

«È una fortuna che io non ti abbia dato ascolto anche questa volta» disse Jack soddisfatto

«Vattene via, lasciami sola» borbottò tra le lacrime

L'uomo si sedette a suo fianco.

«Sai a che penso?!» chiese «No che non lo sai, mica sei nella mia testa» aggiunse subito dopo «Credo che noi dovremmo farci compagnia ancora per un po' di tempo eh? Che ne dici?»

«Dico che dovresti lasciarmi sola, per favore» rispose senza guardarlo

Iniziò a piovere così Jack si tolse la giacca, che ovviamente aveva rubato ad un marinaio poco prima di lasciare il veliero, e la posò sulle spalle della fanciulla.

«Senti lo so che non è facile... ma credo che se noi passassimo ancora un po' di tempo insieme le cose migliorerebbero» aggiunse accarezzandole la testa

«Ti ho detto delle cose orribili poco fa» disse «Perché ora vorresti passare del tempo con me?» domandò sollevandosi

«Beh non è la prima volta che qualcuno mi dice cose poco carine... ecco... e comunque ciò che hai detto era dettato dalla rabbia, non le pensavi veramente quelle cose» spiegò

«Solo per questo?» chiese ulteriormente guardandolo

«No, ovviamente non solo per questo... sciocca di un'Angelica» aggiunse divertito

«Se vuoi allora puoi rimanere» rispose

«Sarei rimasto anche senza il tuo consenso carina... rimango eccome ma non qui, piove... vieni con me» le tese una mano

Un amore in sospeso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora