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Johnny si svegliò per primo e notò fin da subito i suoi genitori abbracciati e relegati in un angolino del letto.
Il piccolo si fiondò tra di loro svegliandoli.

«Dobbiamo fare la torta per Johnny oggi» esultò ad alta voce

«Mhm... torna a dormire dai» mugugnò Angelica

«Visto che ci stavamo tutti e tre papà!» aggiunse contento

«Tua madre si deve innamorare di me oggi» farfugliò ancora addormentato

«Dai tettina facciamo la torta» gridò attaccandosi alla sua scollatura

«Johnny basta con ste tette ti prego» protestò

«Piacciono a tutti Angelica, fattene una ragione» disse Jack acchiappando suo figlio e mettendolo tra di loro

«Ora mi fate le coccole per un pochettino e poi facciamomi la torta per me, va bene pupa?» esordì guardando sua madre

«Sì ma non mi chiamare pupa» rispose lei

«E allora tettina! Non ti va mai bene niente» si lamentò

«Lasciala chiamare a me pupa, tu chiamala mamma» aggiunse l'uomo

«No! È la mia pupa lei. Solo mia» ribatté con tono geloso

«E voi siete i miei pupi» disse il pirata stringendoli tutti e due

«Così ci schiacci papà!» si lamentò ridendo

«Che ore sono?» chiese confusa Angelica «Non vedo ancora troppa luce»

«E perché c'è ancora la luna mamma» rispose ridacchiando «Andiamo a giocare?»

«Come c'è la luna?» chiese Jack sedendosi di scatto

«Vado a controllare» la donna si alzò e si avvicinò alla porta

«Ma è ancora un po' buietto fuori ma si può andare già a giocare» commentò il piccolo

«Ti conviene fingerti morto per quando torna» gli consigliò suo padre

«Joh!» gridò sussurrando «Sono le quattro del mattino»

«E non si può giocare a quest'ora?» domandò

«A quest'ora si dorme» rispose rimettendosi a letto

«Ma io voglio giocare» si lamentò

«O dormi o ti chiudo fuori da solo e al buio» lo minacciò

«No» iniziò a lacrimare e si sdraiò sul petto di suo padre

«Che lecchino» commentò la donna

«Proprio come me» disse soddisfatto il pirata

«Vieni qui e non infastidire Jack» lo chiamò

«Shh, amore si è già addormentato» rispose il pirata

«Lecchino e pure narcolettico...» commentò sbuffando «E tu non chiamarmi amore»

«Va bene amore, buonanotte amore» rispose ridendo

«Sei insopportabile pirata» si voltò dal lato opposto

Questa volta fu Angelica a svegliarsi per prima, all'ora giusta però.
Ne approfittò per riordinare la sala nautica. Stava per recarsi sottocoperta per trovare qualcosa da mangiare.

«Mamá» esultò stropicciandosi gli occhi e attaccandosi alla gonna del suo vestito

«Ti sei svegliato all'ora giusta finalmente» lo prese in braccio

Un amore in sospeso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora