L'indomani arrivò molto velocemente e il piccolino non stava più nella pelle, non vedeva l'ora di andare a fare la sua passeggiata sul lungomare.
Aveva passato tutto il giorno a giocare un po' con sua madre e un po' con lo zio. Ogni tanto era anche riuscito a sgattaiolare fuori casa per vedere se ci fosse Jenevieve, ma niente da fare. Jack era come se si fosse volatilizzato nel vento, completamente scomparso.
Nel tardo pomeriggio Pierre fece chiamare una carrozza, il momento della passeggiata si stava avvicinando sempre di più e il piccoletto era sempre più esaltato.
«Joh Joh che fai non sali a bordo?» chiese l'uomo
«Dobbiamo aspettare Jenevieve, io l'ho invitata» rispose
«Eh?» Pierre era alquanto confuso
«Lascia perdere... storia lunga» rispose la donna «Sicuramente la tua amichetta sarà già lì ad aspettarti» furono queste le paroline magiche che lo convinsero a salire sulla carrozza
Il viaggio fu abbastanza lungo, per questo erano partiti presto quel pomeriggio. Arrivarono a Nizza e Pierre li portò a cena in un bel ristorantino che dava sul mare.
«Ohh... mamma ma guarda quanta acqua» disse ammaliato il piccolo
«Ti piace? Poi appena cresci un po' la mamma ti insegna anche a nuotare» disse amorevolmente
«E lo zio ti insegna a come diventare un ruba cuori» aggiunse l'uomo
«Eh tu fai shh che mi rubi già la mamma di notte» ribatté nervosetto
«Ma... lui lo sa?» chiese allibito alla donna
«A quanto pare...» rispose amareggiata
«Mamma guarda quanti bimbi» disse strattonandole la camicetta
«Vuoi andare a giocare con loro?» domandò
Johnny viveva in un posto abbastanza isolato, lì di bambini non ce n'erano e all'asilo lui, per volere di David, non ci poteva andare. Era una cosa rara incontrare altri piccoli umani come lui.
«No no grazie, aspetto Jenevieve» rispose rimettendosi seduto composto
«Non credo verrà amore mio» borbottò lei «Magari la incontri domani»
«Angelica com'è che ha scoperto di noi?» domandò preoccupato l'uomo «Siamo sempre stati attenti»
«Non lo so Pierre e non mi sembra il momento più opportuno questo per parlarne» rispose snervata
Dopo cena tutti e tre andarono sulla spiaggia annessa al ristorante per "inzuppare" i piedi nell'acqua.
«A quest'ora i pesciolini dormono già mamma?» chiese
«Sì, anche tu dovresti essere già dormiente a quest'ora» rispose
«Ehm... oggi no mamma sono in vacanza» disse saccentemente
«E perché tutti gli altri giorni vai a lavorare come me e tuo padre vero?» aggiunse divertito Pierre
«Sono in vacanza dal giocare per questa sera» rispose sospirando
I tre presero la carrozza per tornare a casa poco prima del tramonto. Il piccolo Johnny si addormentò in braccio allo zio durante il viaggio. Rincasarono verso le nove di sera e i due adulti erano soli dato che quello era il giorno libero di Greta.
«Allora che giorno torna tuo fratello?» chiese Angelica in déshabillé
Erano seduti su un divanetto in salotto.
«Tra tre giorni più o meno» rispose versandole dello champagne in un calice
«Dobbiamo approfittarne allora» aggiunse con tono provocatorio
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Un amore in sospeso
FanficDopo il gran successo di "Due cuori e una capanna" vi presento "Un amore in sospeso"