26

110 13 5
                                    

Quella sera, poco prima dell'ora di cena Angelica sgattaiolò nella sala nautica per dare un'occhiata alle rotte che quella mattina stava tracciando Jack.

«Mhm... ma non mi dire, ha intenzione di riportarmi a Siviglia» commentò tra sé e sé

«Esattamente bellezza» rispose spuntando alle sue spalle

La donna sussultò per lo spavento, il pirata la squadrò dalla testa ai piedi poiché era molto scoperta e persino scalza...

«Stupido» disse tanto per dirne una

Istintivamente si portò la cartina davanti al petto per coprirsi.

«O ma dai, ti ho visto molto più svestita di così» protestò «Beh sapevo che alla fine saresti ceduta e saresti venuta a letto con me, solo non credevo fin dalla prima sera» aggiunse maliziosamente

«Eh?» domandò confusa

«Ah... non è per questo che sei mezza nuda?» ora lui era più confuso di lei

«No! Certo che no depravato... sono svestita perché non ho niente di comodo da mettermi. Hai trovato il tempo per fare la valigia al mio bambino e per me invece non hai preso nulla» commentò isterica

«Eh no no no. Pupa proprio qui ti stupisco» disse avvicinandosi alla stanza da letto

«Fa piano» lo avvertì

Jack molto silenziosamente, per non svegliare Joh, entrò nella stanza ed aprì il suo armadio per prendere uno dei vestiti di Adelita.

«Visto che ho pensato anche a te?» domandò retoricamente

Angelica acchiappò il vestito e lo infilò velocemente.

«Io in Spagna non ci torno, ti permetto però di riaccompagnarci a casa... in Provenza s'intende» rispose «E come ricompensa per averci riportato a casa sani e salvi dirò al mio amato marito di risparmiarti la vita»

Jack le scoppiò a ridere in faccia.

«Tesoro in caso non lo avessi capito è questa la tua nuova casa, che ti piaccia o no» rispose

Lei scosse la testa ripetutamente.

«No Jack, la mia vita è in Francia con mio figlio Johnny e mio marito David» aggiunse «Io non so che razza di disturbi affliggano la tua mente perversa, ma pretendo di essere riportata a casa mia»

«A proposito ho una cosa per te, l'hai dimenticata» tirò fuori dalla tasca la conchiglia che quattro anni prima gli aveva dato l'anziana signora

«Siviglia - inverno 1751» lesse silenziosamente

I suoi occhi si bagnarono, poi sospirò.

«Ho un patto da proporti» esultò

«Illuminami Angelica» rispose sedendosi al tavolo

Anche lei si sedette, di fronte a lui.

«Io posso anche rimanere qui e sacrificarmi ma...» poi prese un respiro profondo «Johnny deve tornare a casa da suo padre... lo ama e non potrebbe mai vivere senza di lui» aggiunse con gli occhi ricolmi di lacrime

Jack iniziò a ridacchiare.

«Punto primo suo padre è proprio qui, a bordo di questa nave...» iniziò «Seconda cosa, e questa credo non ti farà piacere saperlo, piuttosto te ne torni tu da sola da tuo marito... mio figlio rimane qua, è questo il posto in cui deve stare»

«Sei ignobile, ignorante, cattivo e pure idiota» disse «Tu non sei suo padre!» si alzò dalla sedia «Smettila di dirlo... non sei l'uomo che l'ha cresciuto o che ha passato notti insonni quando era un neonato o quando aveva le coliche... tu non sei mai stato suo padre, nemmeno quando stavamo insieme» disse piangendo

Un amore in sospeso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora