Capitolo 4: La Grotta

10 1 0
                                    

In men che non si dica partirono.
Iniziarono a girare intorno al lago. Clara aveva la testa appoggiata alla mano e il gomito appoggiato alla base del finestrino. Osservava il panorama. Ad un certo punto il suo neo brillò e vide la grotta apparirle come un lampo nella sua mente.
"Qui" gridò.
Thomas si fermò e le disse che l'avrebbe aspettata lì.

Clara si incamminò per la stradina che aveva visto nella visione e arrivò fino alla grotta. Scorse le coperte e il cesto, ma non c'era nessuno. Allora si concentrò. Il suo neo brillò è sentí un forte potere oscuro provenire da dietro di lei. Restò di ghiaccio. Immobile dalla paura. Non aveva il coraggio di girarsi, ma doveva farlo. Doveva combattere.
Si girò lentamente e davanti a lei vide una splendida donna con i capelli biondi, vestita con abiti estivi. Si chiese se non avesse freddo. "non è umana" le suggerì una voce.
"Chi sei?" ebbe il coraggio di chiedere.
"Io sono Nidafjoll e tu sei Angel, se non erro. So che stai cercando tuo fratello, e io so dov'è. Ma non posso aiutarti se tu non aiuti me."
"Non ho bisogno del tuo aiuto." Esclamò. Una folata di vento le scompigliò i capelli, poi si direzionò verso Nida e la spazzò via. Evocò le ali e subito le fu addosso. "Dimmi dov'è mio fratello. Ora." Ordinò. Nida rise di gusto, sollevò una mano e da questa ne scaturirono lampi neri che bruciarono la carne di Clara. Lei si alzò in volo portandosi la mano vicino alla pancia. Non poteva guarirsi da sola. Non ne aveva il potere.
La sua mente si invase di pensieri, non sapeva cosa fare. Decise di creare delle sbarre alle porte della grotta, così che lei non potesse uscire.
"Non puoi imprigionarmi, bambina."
"L'ho appena fatto viverna." Nida rise di nuovo e appoggiò le mani alle sbarre. Questa volta i suoi lampi furono inutili.
Clara chiamò Thomas attraverso la mente e lo guidò fino lì.
"Cosa facciamo?" chiese Thomas.
"Ha imprigionato mio fratello, io posso cercarlo con il mio potere ma lei si libererebbe." sospirò.
"Dov'è Idris?" Chiese Clara minacciosa. "Non lo so." Rispose lei.
Clara ebbe un'idea. Dovette fare uno sforzo enorme, perché la mente delle viverne era quasi impenetrabile, però ci riuscì, per pochissimi secondi vide una stanza spoglia con le pareti nere, sembravano bruciate. C'era un giardino molto ampio, ma non c'era traccia di erba, solo cenere.
Aprí gli occhi e afferrò Thomas, volò fino alla macchina e gli disse di metterla in moto il più velocemente possibile.
Nida si sarebbe liberata a momenti.

Quando le sbarre furono ridotte in cenere Nida sorrise nell'ombra. La ragizzina era caduta nella sua trappola.

Se ricordate nel secondo libro Nida non appare quasi mai, quindi ho deciso di includere lei come "personaggio cattivo" di questa parte della storia.

I draghi dell'equilibrio~ La ragazza drago  [COMPLETATA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora