Epilogo

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Clara si risvegliò in ospedale, accanto a lei giaceva Sofia, ancora non si era svegliata. Il prof le venne incontro "Clara, tesoro, come stai?" le raccontò dell'incidente che avevano avuto e il primo pensiero andò a sua mamma.
"Dov'è mia mamma?" chiese.
"A casa, è venuta in ospedale stamattina, adesso la chiamo così viene a prenderti. Io aspetto il risveglio di Sofia." le schioccò un bacio sulla fronte e si allontanò.

Mentre il prof parlava al telefono, Clara era confusa, aveva sognato? Dov'era Teo? Avrebbe finalmente vissuto con una mamma! Come doveva comportarsi?

"Clara! Oh per fortuna stai bene, ero così in pensiero." disse Giada correndo ad abbracciare la figlia.
"Mamma..." disse in un sussurro.
"Che c'è piccola? Tutto bene?" Chiese lei leggermente preoccupata.
"Si, sono solo un po' stanca, andiamo a casa?"
"Ma certo."

Quando furono a casa, mamma e figlia si sedettero in salotto.
"Mamma, puoi raccontarmi come vi siete conosciuti tu e papà?" pensò che fosse la cosa più normale da chiedere, visto che nei film i figli lo chiedevano spesso ai genitori, e questi erano tutti felici di raccontare.
Vide sua mamma fare un sorriso "Te l'avrò raccontato cento volte, ma va bene." Giada raccontò che lei è il prof si erano conosciuti al liceo, poi le loro strade si erano separate. Lui però aveva continuato a cercarla e, quando ormai lei si era laureata, lui la trovò, iniziarono a frequentarsi e poi si sposarono.

Giada scoccò un bacio sulla fronte della figlia. "Ci siamo mai stati in Umbria?" Chiese a quel punto.
"No, come mai?"
"Mi ci porti?" fece una faccia d'angelo e la mamma acconsentí.
Il giorno dopo partirono, solo loro due, Sofia ancora non si era svegliata, contava di tornare al suo risveglio.
"Ti ricordi il mio amico di penna?" Giada annuì.
"Ecco, abita qui, vorrei conoscerlo e magari potremmo ospitarlo noi... Aspetta di conoscerlo, capirai meglio."
Arrivarono alla grotta sul lago e Teo corse incontro alla ragazza.
"Clara, pensavo di averti perso, di aver immaginato tutto." era sul punto delle lacrime quando, senza nemmeno pensarci, prese il viso di Clara tra le mani e la baciò, lei ricambiò il bacio.
Sentí lo sguardo di sua mamma su di sé, allora si staccò.
"Mamma, lui è Teo, il mio amico di penna. Si ci conoscevamo già." fece un sorrisetto e Teo si presentò.
La mamma accolse il ragazzo con piacere, nel viaggio di ritorno i due parlarono molto.
"Ti ricordi la regola? Beh, non l'ho mai rispettata, ci ho provato ma era troppo difficile, ora non siamo più i Draghi dell'Equilibrio perciò possiamo stare insieme."
Clara annuì e lo baciò di nuovo.

Passarono i giorni e i Draconiani si riunirono, una sera si trovarono tutti al lago di Albano, ognuno con la rispettiva sfera in mano. Riuscirono ad attivarle, riebbero le loro armi.
Ogni Draconiano lanciò la sua arma nel lago, poco prima di toccare l'acqua si rotrasfornava in sfera.

Quando anche l'ultima sfera toccò il fondo del lago, venne decretata la fine di quel lungo viaggio, di cui solo loro avrebbero conservato il ricordo.

I draghi dell'equilibrio~ La ragazza drago  [COMPLETATA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora