CAPITOLO 7

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MAGGIE'S POV
Il giorno dopo vengo svegliata dal campanello che suona insistemente.
Di controvoglia e con gli occhi ancora arrossati e che bruciano per il pianto della sera precedente e un mal di testa insistente mi dirigo alla porta.
Davanti mi trovo Remy, che mi fissa con uno sguardo sorpreso e confuso allo stesso tempo.
So di non avere per niente una bella cera, ma sinceramente non riesco nemmeno a fingere.
“Buongiorno, sei bellissima come sempre” mi dice.
Io mi sporgo per baciarlo, per poi spostarmi in modo da permettergli di entrare in casa
“Buongiorno anche a te!” gli dico di rimando.
Lui si accorge che qualcosa non va ma fa finta di niente e gliene sono grata.
“Ti va un caffè? So che sono le 11, ma sai anche quanto amo dormire, e dopo la sbronza che ho preso ieri sera avevo bisogno di riposo e mi sono svegliata giusto ora” gli dico cercando di non dare peso al vuoto che sembra si allarghi sempre di più.
“No tranquilla amore, sto bene così. Piuttosto eri tu quella che ieri sera sembrava non stare bene… sai che non ti obbligo a parlarmene e che quando ti sentirai pronta lo farai da sola, ma vorrei tanto sapere cosa ti sta facendo stare così male in modo da poterti aiutare. E poi parlare fa bene anche a te.” mi dice lui con il suo modo di fare premuroso, che mi fa sentire bene, ma non completamente: c’è sempre qualcosa che manca, e quel qualcosa è lei.
Perchè sono sicura che lei sarebbe riuscita a aiutarmi anche solo con la sua presenza, con un abbraccio o con le sue battute sarcastiche che inizialmente odiavo, ma di cui ora non posso fare a meno.
Lei di sicuro non avrebbe fatto questo discorsetto sdolcinato, anzi lo avrebbe definito da diabete.
Devo essermi persa troppo nei miei pensieri, perché Remy si avvicina prendendomi delicatamente il viso nelle mani, ma subito mi rendo conto di un dettaglio che in fondo troppo dettaglio non è: le sue mani non mi fanno alcun effetto, al contrario di quelle di Najwa, che quando ieri sera mi ha solo sfiorato la gamba, hanno creato in me un vortice di emozioni indescrivibili.
“Parlami Maggie, sono qui per te” mi incalza gentilmente il mio fidanzato.
Non faccio in tempo a rispondergli che mi butto tra le sue braccia in un pianto disperato.
Ovviamente non ho intenzione di dirgli di Najwa, anzi devo dimenticarla al più presto possibile, e sono sempre più convinta della decisione che ho preso.
“Voglio andarmene Remy. Voglio cambiare vita per un anno o due, voglio prendere una casa in Grecia, o in Italia magari, fare una vita normale, come una luunga vacanza. Voglio staccare la spina dallo stress, dal lavoro, dalle persone, dalla mia vita insomma. Vorrei poter metterla in pausa, ma questo è l’unico modo che mi rimane ormai. So che ti sembrerà una cosa assurda, ma ti chiedo di comprendere ciò che ti sto dicendo” gli spiego tra mille singhiozzi.
Sento un silenzio pieno di tensione che ci sovrasta, e per un attimo.ho paura di aver commesso un errore nel dirgli tutte queste cose.
Ma improvvisamente lo sento pre dere un bel respiro.
“Certo che comprendo. Dopotutto sei la mia fidanzata, ti amo da impazzire e farei di tutto per vederti felice, lo sai. E se questo è ciò che ti serve ora allora va bene. Ma prima rispondi ad una mia domanda, è per caso successo qualcosa in particolare? C’è qualche problema?” mi chiede lui visibilmente preoccupato per me.
“Il problema sono io Remy. Non so più chi sono, non so più cosa voglio, amo recitare e continuerò per tutta la vita ma la fine di vis a vis mi ha davvero spaesata e ho bisogno di una vacanza per ritrovarmi. Ho bisogno di ricominciare da me. Grazie per avermi capita.”
“Lasciami almeno venire con te.” mi risponde lui senza nemmeno pensarci.
“Mi piacerebbe molto Remy, ma tu qua hai la tua vita e il tuo lavoro, e io ho bisogno di stare da sola, almeno per qualche tempo. Però potrai venire quando vorrai, a patto che tu non dica a nessuno dove sono.” gli rispondo io di getto, con un occhiolino alla fine della frase per cercare una sua risata che aiuti a stemperare la tensione.
A dir la verità sono combattuta, vorrei tanto farlo venire con me, mi aiuterebbe a dimenticare Najwa e soprattutto ci aiuterebbe a rafforzare ancora di più il nostro rapporto, ma so bene che ho bisogno di staccare da tutti e anche da lui, per capire cosa sta succedendo Najwa e soprattutto per dimenticarla, e anche cosa provo per Remy, soprattutto dopo che l’altro giorno ha detto qualcosa sul matrimonio. 
“Quindi questo vuol dire che mi stai chiedendo una pausa?” mi chiede lui convoce tremolante.
Alzo di scatto gli occhi nei suoi, dove scorgo un dolore e una paura immensi, e in quel momento mi maledico per essere stata così frettolosa e per non essermi spiegata bene.
“No, assolutamente no, tu non c’entri niente in tutto ciò, io ho solo bisogno di ritrovare me stessa, ed è una cosa che devo fare da sola. Non volevo nessuna pausa né tantomeno rompere con te.” gli rispondo, in parte mentendogli.
Non è vero che lui non c’entra niente, anzi.
Ma non sono pronta a rivelarglielo ora, dopotutto potrebbe essere solo un periodo passeggero.
“Se lo amassi davvero non ti sarebbe mai nemmeno passato per la testa la possibilità che tu non lo ami più” ecco la voce della mia coscienza che si fa sentire, puntuale come un’orologio svizzero nei momenti meno opportuni.
Dove hai intenzione di andare?” mi dice lui con uno sguardo deluso e un tono tagliente, nonostante scorga una punta di tranquillità nella sua voce.
“Non lo so ancora, pensavo in Italia, ho sempre desiderato vederla, ma grazie all’esplosione che vis a vis e las chicas del cable hanno avuto mi riconoscerebbero. Penso che deciderò poco prima di partire.” gli rispondo.
“E come farai con las chicas del cable?” mi chiede lui di nuovo. 
“Non lo so, ho già detto che non ci sarei stata per un po’ e hanno detto che non c’è problema e che riescono a lasciare le scene in cui devo girare anche io alla fine, ma una volta che avranno finito di girare tutte le altre penso che dovrò tornare per concludere la stagione, e a quel punto deciderò cosa fare. In ogni caso spero di riuscire ad essere coperta per almeno 4 o 5 mesi.” replico sperano di far finire questa conversazione il più presto possibile.
“Ora Remy, scusa ma ho davvero un enorme mal di testa dovuto alla sbronza di ieri sera, ho bisogno di andare a dormire, se vuoi puoi venire anche te”
“No grazie, ho un paio di shooting in programma per oggi a cui non posso mancare, però se ti va stasera possiamo uscire a cena, voglio passare gli ultimi momenti con te” mi dice con un sorriso enorme ma malinconico.
“Va bene, accetto, anche io ho tanta voglia di passare del tempo con te” ammetto non molto sinceramente.
In questo momento solo una cosa, o meglio, una persona potrebbe farmi stare meglio, ma devo dimenticarle, devo farlo per me stessa.
“Remy, solo una cosa… non dire a nessuno che ho intenzione di andarmene ti prego, non voglio essere trovata da nessuno se non da te.”
“Va bene, non ti preoccupare”
“Grazie, a dopo allora.”
Saluto Remy con un bacio e poi mi dirigo direttamente in camera e mi addormento subito sperando che il mal di testa sia passato al mio risveglio. 

Mi sveglio con il suono del campanello che suona insistemente.
“Sarà Remy che deve aver dimenticato qualcosa prima” penso immediatamente, ma dopo mi accorgo che erano già passate due ore da quando Remy se n’era andato e di sicuro prima di piombare a casa sua l’avrebbe avvisata, nonostante è il suo fidanzato.
Di controvoglia mi alzo e vado ad aprire la porta.
Di fronte a me trovo Berta, con il suo solito sorriso smagliante.
“Passare del tempo con lei prima di partire era proprio quello che mi ci voleva, non la vedrò per molto, dopotutto sentirò la sua mancanza. Potremmo andare a bere qualcosa già che ci siamo” penso immediatamente, ma lei interrompe le mie aspettative.
“Ei Mag, ho bisogno di parlarti, c’è una cosa che ho bisogno di dirti. Niente di preoccupante tranquilla. Posso entrare?” mi dice lei con una voce tremolante mentre dentro di me sento aumentare l’ansia.
“Ehm, certo Berta vieni pure. Va tutto bene? È successo qualcosa?” le dico stringendola in un abbraccio.
“Si certo, solamente ieri avevo intenzione di parlarti ma eri troppo ubriaca e a un tratto sei sparita quindi non ne ho avuto l’occasione.” dice lei parlando veloce come un treno, chiaramente è nervosa.
“Si, ieri sera ho davvero esagerato con l’alcool, sta mattina ero in hangover, un mal di testa assurdo, ho dormito praticamente tutto il giorno” dico ridacchiando per stemperare la tensione.
“Ti conosco bene, e a giudicare dalla tua faccia, ti ho svegliato io poco fa vero?” mi punzecchia lei.
Io di tutta risposta alzo gli occhi al cielo ridacchiando.
“Allora, cos’è questa cosa che mi devi assolutamente dire?” la sprono, non riuscendo più a reggere l’ansia.
La vedo prendere un respiro profondo, come se dirmi questa cosa le costasse molto.
In quel momento penso di aver capito cosa vuole dirmi.
“Sarò breve. So bene che sei fidanzata e che ami Remy, ma ho bisogno di dirti che mi piaci Maggie. So già qual’è la tua risposta non preoccuparti, ma avevo bisogno di dirtelo perchè non riesco più a tenermelo dentro. Spero solo che ora l’ho esternato riuscirò ad andare avanti. Ovviamente spero di non aver creato problemi e di poter comunque rimanere amiche.” mi dice diventando leggermente rossa in viso.
“Maggie, ti prego, dì qualcosa però!” mi supplica Berta con una voce angosciata.
“Io… Berta, io non so che dire, non me l’aspettavo, davvero” rispondo cercando di nascondere il panico che provo dentro di me.
“Berta apprezzo davvero molto il fatto che tu abbia avuto il coraggio di dirmi ciò e che tu sia stata sincera. Ma sai che sono fidanzata con Remy, e lo amo, mi dispiace davvero.” le spiego cercando di essere il più delicata possibile.
“Non ti preoccupare Maggie, lo so tranquilla. Avevo solo bisogno di fartelo sapere. Spero che in ogni caso la nostra amicizia possa continuare perchè non voglio perderti”
“Certo Berta, nemmeno io voglio perderti come amica. Ti voglio bene”
“Grazie Mag per essere così come sei. Non cambiare mai. Ora però è meglio che vada, buona serata” mi saluta lei girandosi imbarazzata.
“Berta…” la richiamo io.
Lei si gira e mi guarda.
Non so perchè l’ho richiamata, ma senza riflettere le vado incontro e le getto le braccia al collo.
La sento ricambiare l’abbraccio.
Dopo qualche secondo si stacca e vedo i suoi occhi sorpresi e felici incastrarsi nei miei.
“Ti va di venire a pranzo con me domani?” le chiedo sperando vivamente che accetti, dopotutto ho bisogno di passare del tempo con lei prima di partire.
“Certo, mi farebbe molto piacere” mi risponde lei guardandomi con gli occhi che brillavano di una luce speciale.
“Perfetto, allora passo io a prenderti domani alle 12.00. Ci vediamo”
“A domani bionda” mi saluta lei andandosene, mentre un mix di mille emozioni diverse si impossessa di me.

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