MAGGIE'S POV
(aspettate per la musica)'Cause girl you're perfect
You're always worth it
And you deserve it
The way you work it
'Cause girl you earned it, yeah
Girl you earned it, yeahLa mia pelle arde di voglia e di amore sotto le labbra esperte di Najwa, mentre le mie mani si immergono sempre di più in quella chioma rossa e indomabile che amo, impedendole di allontanarsi da me.
La bacio ancora, e ancora, unendo le nostre labbra in una danza a cui non riesco a resistere.
Ci stacchiamo per cercare quell'aria che la nostra passione ci sta togliendo, e rimaniamo immobili, una di fronte all'altra, con gli occhi fissi che si scrutano, come se stessero cercando di leggere i segreti più intimi e profondi dell'altra.
Il respiro pesante ed eccitato, gli occhi pieni di dolore e di amore, le mani affamate che vagano sul corpo dell'altra quasi come se da quel contatto ne dipendesse la vita intera.
Ciò che sogno da ormai troppo tempo, e che ho cercato di reprimere nell'angolo più piccolo e sperduto della mia mente, sta diventando realtà, mentre io, con gli occhi chiusi e confusione di sensazioni di chi sta vivendo in un sogno, ancora non riesco a rendermene conto.
Forse inconsapevolmente.
O forse no.
Chiudo gli occhi mentre il mio respiro si infrange contro il suo.
La verità è che ho la sensazione che la mia mente non voglia vedere ciò che sta succedendo, semplicemente per autodifesa.
E' possibile che una cosa del genere avvenga?
Sinceramente non ne ho la più vaga idea, ma è questo quello che percepisco.
Questo, e le leggere mani di Naj, che mi accarezza la faccia, come per accertarsi che anche io sia lì con lei.
"Sono io" sussurro senza rendermene conto, ancora con gli occhi chiusi.
Le sue labbra si fermano, immobili contro le mie.
"Sei qui" sussurra lei di rimando, a metà tra un'affermazione e una ricerca di conferma.
"Sono qui" sussurro di nuovo, mentre porto a mia volta le mie mani sul suo volto e faccio scontrare le nostre labbra, che si sfiorano a malapena in un bacio delicato.
"E tu sei qui?" le chiedo leggermente impaurita.
"Lo sono sempre stata, anche quando cercavo di tenerti lontana da te"
Sento molta insicurezza nella sua voce, come se ancora nella sua testa risuonasse l'eco lontano delle sue paure.
Che forse, così lontane non sono.
Mi chiedo cosa voglia dire con questa frase, ma non voglio rovinare il momento.
L'unica cosa che ora mi interessa è eliminare qualsiasi dubbio nella sua testa, che potrebbe portarla ad abbandonarmi un'altra volta.
E ho solo un modo per dimostrarglielo.
Un unico modo.
"Naj"
"Mh"
"Ti amo. E ti voglio con me sempre"
Mi guarda per qualche secondo e non risponde, il che mi fa temere al peggio.
"So che è tutto così precario, e che nemmeno noi sappiamo quello che siamo, e non voglio farti allontanare di nuovo ma-"
Le sue mani afferrano decise il mio viso, e le sue labbra si posano prepotentemente sulle mie, mentre la sua lingua richiede l'accesso.
Smetto di parlare, interrotta, e come in un rituale di magia vengo sedotta dal suo sapore magico, a cui non posso fare a meno di resistere.
Ci baciamo per qualche secondo, e la verità è che vorrei perdermi tra le sue labbra all'infinito, ma mi stacco e ritorno alla posizione di prima.
"Perché mi hai baciata?" le chiedo ingenuamente.
E' l'unica domanda di cui ora mi interessa sapere la risposta.
La vedo prendere un grosso respiro, mentre le sue mani accarezzano dolcemente le mie guancie.
"Perchè parli troppo." mi dice con un sorrisetto divertito, mentre io cerco un modo per risponderle adeguatamente.
Ma poco prima che io inizi a parlare, il suo sguardo vaga per due secondi sul panorama alle mie spalle, e poi si concentra nuovamente su di me.
La noto prendere un grande respiro, mentre io aspetto, paziente, notando quanto le costi fatica a dire quello che ha dentro.
"E perchè ti amo anche io"
Me lo dice in un sussurro, con la delicatezza di una farfalla, ma per me ha avuto la forza di mille uragani.
Una lacrima scorre per la mia guancia, ma finalmente, dopo tanto tempo, è una lacrima di felicità.
Le sue mani afferrano il mio viso, e con una dolcezza mai provata, mi avvicina a lei.
Schiudo le labbra, aspettandomi un bacio, eppure le sue labbra si posano perfettamente sulla lacrima, lasciandoci un bacio sopra e racchiudendola in lei.
"Per la prima volta, piangi di felicità per merito mio, e quella lacrima la porterò dentro di me sempre, per ricordarmi di quanto è bello averti intorno e farti stare bene" mi sussurra, labbra contro labbra, per poi sigillare questa promessa implicita in un bacio di quelli che ti tolgono tutto, il fiato e pure l'anima, ma che ti riparano il cuore più di qualsiasi altra cosa.
Ed è esattamente così per me ora.
Il mio cuore è in pace, come da piccola sognavo che fosse.
So di per certo che Najwa è la mia persona perché sento di appartenerle, sento che il mio posto è qua, tra le sua braccia, e da nessun'altra parte.
Un po' come quando da ragazzina sogni un giorno di riuscire a trovare quella persona giusta per te, che ti faccia sentire davvero te stessa, che non sia il rimpiazzo di nessuno perchè è il meglio che puoi avere.
Quella che, per quando possa essere difficile o doloroso il percorso, alla fine amerai il finale, perchè quella persona sarà lì con te.
E io, guardandola in quegli occhi scuri e potenti, mi sentivo esattamente così, e soprattutto, felice come non mai.
Con un movimento impercettibile si avvicina ancora di più al mio viso, e io, non riuscendo più a resistere, la bacio.
Le emozioni si moltiplicano, così come il fuoco dentro di me.
Le mie mani vagano su tutto il suo corpo, mentre le sue si soffermano sui miei glutei, stringendoli.
Stacca velocemente le labbra, e con le mani mi afferra il polso.
Senza che io nemmeno me ne accorga, sono a cavalcioni su di lei, mentre le sue labbra leccano e mordono ogni parte libera del mio collo che trovano, scende lasciando una scia di baci fino alla parte che la scollatura del mio maglione lascia libera.
Senza accorgermene, dalle mie labbra escono dei gemiti, e Najwa, al sentirli, mi stringe molto di più i glutei.
I suoi ansimi colpiscono la pelle sensibile del mio collo, e le sue mani vagano su di me con una possessione incredibile.
In questo momento, sento che Najwa mi sta mostrando tutta la sua gelosia.
In un attimo, si alza in piedi, mentre io avvolgo le gambe sempre più strette attorno ai suoi fianchi.
In fretta rientriamo in casa, e, mentre Najwa sta attraversando il corridoio, i suoi denti mordono la mia pelle.
Mi scappa un urlo, mentre lei all'improvviso mi lascia sdraiata sul letto della mia camera.
La rossa sta già per avventarsi su di me quando con una mano la blocco, e senza lasciarle il tempo di ribellarsi, inverto le posizioni con una forza che non credevo di avere.
So bene che non sopporta lasciarsi dominare, ma non è questo quello che voglio fare.
Sono certa che avrò mille altre occasioni più avanti.
Ora voglio solo prendermi cura di lei, e sentire i suoi gemiti, che cerca sempre di nascondere.
Già la sento divincolarsi sotto di me.
Le afferro i polsi, portandoli sopra la sua testa e tenendoglieli fermi, mentre punto gli occhi nei suoi.
Le sue pupille sono mille volte più scure di come erano appena mezz'ora fa, mentre il suo corpo freme sotto di me in attesa di ricevere piacere.
La bacio, mentre trattengo a stento una risata.
"Che c'è da ridere, bionda" dice lei, che cerca sempre di più di riprendere il controllo.
"Stai buona" le ordino, ignorando il suo commento, continuando a ridere per la sua espressione esterrefatta.
"Che cazzo ridi?" mi chiede di nuovo.
Senza dire niente, appoggio una sua mano sul petto, e poi, lentamente, la faccio scendere.
Prima lungo la valle dei seni, poi passando per l'addome e il ventre, ancora coperti, arrivando infine all'elastico dei pantaloni della tuta.
Rapidamente, senza che mi fermi, entro nei suoi pantaloni con una mano, ed un sorriso enorme mi si apre sul volto.
"Sei impaziente, o sbaglio?" le chiedo sussurrando maliziosamente, mentre lei diventa leggermente rossa in viso, per poi sbuffare con uno sguardo determinato che già mi fa prevedere le sue prossime mosse.
Con uno scatto si mette seduta, mentre io, ancora a cavalcioni su di lei, mi alzo, appoggiandole l'indice in mezzo alla fronte per fermarla.
"No no" dico negando con la testa, mentre lei mi guarda con occhi di fuoco.
"Non si tocca" aggiungo, ricevendo un'occhiataccia, mentre mi avvicino con il viso al suo.
"Divertiti" le sussurro sulle labbra, per poi scoccarle un bacio a stampo e spingerla indietro.
Mi giro, percorrendo qualche passo all'indietro, mentre afferro il telefono sul comodino e faccio partire la canzone che mi suona in testa da tutta la sera.
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RINASCITA
Fanfiction"È nella solitudine, scevra da ogni sorta di condizionamento, che ognuno di noi può ritrovarsi e conoscere appieno se stesso." e questo Maggie lo sa bene. o meglio, sentirà la necessità di scoprirlo.