CAPITOLO 10

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NAIWA’S POV 
“Buongiorno amore mio, dormito bene? Come è andata ieri sera?” dico entrando in camera di mio figlio Teo, cercando di svegliarlo. 
“Se non ti svegli mi costringerai a iniziare a farti il solletico” continuo sapendo quanto poco riesca a reggere il solletico, infatti lo sento già iniziare a ridere.
“Conto fino a tre, poi se non ti vedo sveglio arrivo, sappilo” continuo ridendo nel mentre vado ad aprire le tende.
Vedendo che non ha intenzione di muoversi, con uno scatto salgo sul suo letto e inizio a fargli il solletico. 
“No aiuto, ti prego smettila...SMETTILA!” urla in mezzo alle risate, mentre lo vedo diventare rosso.
Decido di non dargli retta e continuo, mentre mio figlio inizia a scalciare. 
“Teo, giuro che se mi fai male ti soffoco eh!” dico continuando a scherzare.
Amo il rapporto che ho con mio figlio.
Nonostante spesso litighiamo so che con me non ha segreti, e io con lui nemmeno.
So tutto della sua vita, ma non perchè sono io che lo costringo a dirmi tutto, e nemmeno per il fatto che lo seguo su instagram, anzi spesso non vedo nemmeno i contenuti che pubblica, semplicemente perchè mi fido di lui e so che è un ragazzo sveglio e intelligente.
So che come tutti i ragazzi fa delle cazzate certe volte, ma non mi preoccupa, so che ha la sua testa per pensare. 
“Mamma ti prevo va bene mi alzo, mi alzo, ma tu smettila ti prego!” dice lui dimenandosi talmente tanto da buttarmi giù dal letto.
“Avermi spinta giù dal letto ti è costata la colazione a letto” replico cercando di rimanere il più seria possibile. Decido di alzarmi e di iniziare ad andare in cucina.
“Ti aspetto di là, vedi di non rimetterti a dormire eh!”
“Va bene, lo faccio solo perchè ho fame” sento la sua voce che si trattiene dal ridere.
Sbuffo una risata e esco dalla stanza.

“Senti Teo, so che ultimamente sono stata molto impegnata con le ultime riprese di Vis a Vis, ma ora che è finito che ne dici se oggi andiamo a pranzo fuori?” gli propongo mentre mi giro per portargli in tavola la sua tazza di cappuccino.
“Si mamma, mi piacerebbe molto, mi manca passare del tempo con te…” mi risponde entusiasta, ma con uno sguardo leggermente malinconico.
Ti manca passare del tempo insieme? Ma amore potevi dirmelo subito, sai che per te farei di tutto.” replico emozionandomi leggermente.
So che mio figlio mi vuole bene, ma quando ho scoperto di essere incinta ho sempre avuto paura che una volta cresciuto il nostro rapporto si sarebbe rotto, come ho visto accadere molte volte.
Avevo paura che lui avrebbe iniziato ad odiarmi, e che magari avremmo passato il tempo a litigare.
Sono così fiera di lui, nonostante non glielo dica mai.
“Lo so mamma, ma avevi il tuo lavoro e non volevo distrarti, so che ci tieni sempre molto, soprattutto a Zulema.”
“Amore, mi dispiace se ti ho fatto intendere che non volevo essere disturbata, ma tu sei la cosa più importante della mia vita, e per te ci sono sempre. Io piuttosto ti chiedo scusa, ma a dire la verità pensavo che ora che sei grande preferisci uscire con i tuoi amici che con me, per quello ti ho lasciato più libero.” ammetto mentre preparo il mio caffè mattutino.
“Mamma, io amo uscire con i miei amici, ma voglio parecchio bene anche a te, quindi si, accetto. A una condizione però”
“Quale?”
“Lasci scegliere a me il ristorante” dice in tono di sfida
“Pff, vale” sbuffo facendo una faccia scocciata girandomi nuovamente.
In tutta risposta lo sento alzarsi.
Non faccio in tempo a parlare che lo sento circondarmi in un abbraccio da dietro.
Rimaniamo così per qualche secondo, fino a quando non decido di staccarmi leggermente per permettermi di girarmi.
In questo modo riesco a stringerlo a mia volta.
Dopo qualche attimo, lo sento staccarsi.
“Su, forza, ora basta fare i sentimentalisti, vai a cambiarti che tra poco meno di un’ora partiamo” dico notando che l’orologio segna che le 11 sono passate da poco.
“Allora, dove hai deciso di andare? Spero in qualche buon ristorante.”
“Non ti dirò dove finchè non ci arriviamo” dice lui con il chiaro intento di provocarmi.
Una volta entrati in macchina, lo vedo impostare il navigatore e cerco di sbirciare l’indirizzo, ma lui se ne accorge e mi copre volontariamente la visuale.
“Va bene allora, tieniti pure i tuoi segreti, ma vedi di aver fatto una buona scelta o me la prendo con te!” continuo sentendolo ridacchiare.
Vedendo che ci vorranno almeno una ventina di minuti decido di accendere la radio.

MAGGIE’S POV
Dopo una ventina di minuti arriviamo al mio ristorante preferito.
Mi dirigo subito a salutare Francisco, un mio amico di vecchia data con cui sono sempre rimasta in contatto, nonché il  proprietario di una serie di bar e ristoranti sparsi per la Spagna.
Rimango qualche minuto a chiacchierare con lui, presentandogli nel mentre anche Berta.
Una volta salutato Francisco, uno dei camerieri ci porta al nostro tavolo, porgendoci dei menù.
Ovviamente ordiniamo entrambe una paella, il mio cibo preferito.

Il pranzo sta passando davvero bene: la compagnia di Berta è davvero fantastica, la paella è una delle migliori dell’intera Spagna e l’atmosfera è davvero rilassata. Sorrido pensando che non abbiamo incontrato ancora nessun paparazzo, anche grazie alla discrezione del mio amico.
Sanno essere davvero molto fastidiosi.

“Berta, ora che Vis a Vis è finito, che programmi hai?” le chiedo nel mentre vedo la paella arrivare.
“Cazzo Maggie ma che problemi hai?” penso subito rendendomi conto del casino che ho combinato. “Sicuramente lei mi chiederà cosa ho intenzione di fare io, ora cosa posso fare? Le dico che ho intenzione di andarmene e no?”
“Mah, niente di che a dire la verità. Girare Vis a Vis è stato davvero stupendo ma anche molto stancante. Penso che per qualche mese starò tranquilla senza prendere parte a grandi progetti, ho voglia di godermi un po’ la vita! Magari mi faccio un bel viaggio in qualche isola tropicale” mi risponde ridendo
“Wow, bella idea, piacerebbe molto anche a me”
“E tu invece, che hai intenzione di fare”
“Ecco, lo sapevo. Ma stare zitta io mai?”
“A dire la verità io sono ancora impegnata con le riprese per “Las Chicas Del Cable”, quindi penso che prima finirò quelle, poi magari mi prenderò anche io una piccola pausa. Beh, ovvio, sempre che non mi chiamino ad Hollywood” replico io decidendo di tacere tutto. 

All’improvviso lo sguardo di Berta si illumina guardando in un punto dietro di me.
“Maggie, guarda, c’è Najwa con suo figlio Teo dietro di te” 
Freddo.
Non può essere.
E’ uno scherzo, vero?
“Cosa?” dico con un'espressione sconvolta che fa preoccupare Berta, glielo leggo in faccia.
Non ho il coraggio di girarmi.
“Mag? Tutto bene? Ho solo detto che dietro di te è entrata Najwa, andiamo a salutarla!”
Decido di girarmi a guardarla con la coda dell’occhio. Fortunatamente siamo in una parte del ristorante ben coperta, quindi lei non si è ancora accorta di noi. 
“Berta devo andarmene, non voglio vederla. Poi ti prometto che ti spiego ma ora andiamocene senza farci vedere” la supplico.
“Ti prego” aggiungo cercando di farla muovere.
“Va bene, va bene, andiamo” mi dice lei preoccupata.
In un altro momento sono sicura che si sarebbe arrabbiata, ma penso di averla fatta preoccupare parecchio con la mia reazione.
Faccio per alzarmi e andarmene dalla parte opposta a quella di Najwa, quando sento la voce di Teo, suo figlio, che sovrasta il chiacchiericcio informale del locale.
“Guarda mamma, quelle non sono Maggie e Berta?”
Cazzo.

RINASCITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora