I giorni a Derry passarono, come tutti i momenti in cui si sta bene, veloci come un battito di ciglia.
Richie però, alla fine del weekend, non ebbe rimorsi. Aveva passato tutto il tempo che poteva con Eddie e con gli altri.
Anche se non si erano visti per mesi, sembrava si fossero incontrati il giorno prima. Non era cambiato niente tra loro e si erano ritrovati nei posti di prima.Il tiepido sole di fine settembre rendeva tutti più belli, pensò Richie.
Faceva scintillare i lunghi capelli di Bev, illuminava gli occhi di Bill e Eddie, dio, al sole le sue lunghe ciglia sembravano infinite, e ognuna delle sue lentiggini brillava di luce propria.
Quando lo disse a Eddie, lui rise, dicendogli che avrebbe dovuto scrivere delle poesie.Ripartirono domenica sera, subito dopo cena.
Mentre suo padre finiva di preparare le sue cose, Richie corse a salutare per un'ultima volta Eddie.Quando arrivò a casa sua, il ragazzo era già fuori seduto sui gradini davanti alla porta, ad aspettarlo.
- Hey. - gli disse sorridendo, quando lo vide.
Eddie si alzò, e lo abbracciò, affondando il naso nel collo dell'altro.
- Non è giusto. - disse solo, con la voce soffocata dalla pelle del suo ragazzo.
Richie rise.
- Che cosa non è giusto, Eds? -
- Che devi sempre andare via. -Richie non rispose, e si limitò ad appoggiare una mano sui capelli di Eddie, accarezzandoli piano.
Aveva ragione: non era affatto giusto.
Possibile che un ragazzo di diciassette anni venisse strappato così dalla normalità, dai suoi amici, dal suo ragazzo?
In quel preciso momento, decise che da grande si sarebbe trasferito di nuovo a Derry, solo per rimanere con i suoi amici e Eddie.
Inutile dire, che andò nel modo opposto.- Lo so, Eds. Vorrei rimanere qui per sempre. -
Eddie si staccò e lo guardò.
- Mi prometti che tornerai presto, vero? È durato troppo poco.-
Richie sorrise amaramente.
- Non sono sicuro di potertelo promettere, ma farò di tutto. -
Eddie annuì e, senza curarsi particolarmente di chi ci fosse attorno, si alzò sulle punte e lo baciò, premendo forte le sue labbra su quelle di Richie, come per sigillare quella mezza promessa.Tre ore dopo, Richie e Wentworth erano già a Detroit.
- Wow pa' ci abbiamo messo poco a tornare. -
- Vero? Il ritorno sembra sempre più corto dell'andata. -Entrarono in casa, dove abbracciarono Maggie.
Richie andò in camera sua, buttò le sue cose per terra, e si stese sul suo letto, con la faccia affondata nel cuscino.
Un'ondata di nostalgia improvvisa lo travolse e dovette sedersi sul letto e prendere lunghi respiri per farsela passare.
Ad un certo punto, qualcuno bussò alla sua porta, per poi entrare senza aspettare risposta.
Era sua madre.- Ciao ma'. -
Lei si sedette sul letto accanto a lui.
- Come è andata a Derry? -
Richie sospirò profondamente, appoggiando la testa sulla spalla di Maggie.
- Bene. Fin troppo. -
Maggie sorrise, appoggiando una mano sulla testa del figlio.
- Immagino. Ti devono essere mancati i tuoi amici. -
Richie annuì debolmente.
- Molto. In questo momento, poi, mi mancano ancora di più. -
- Lo so, è così purtroppo. Sai - cominciò - le prime sere che abbiamo dormito qui, io non ho chiuso occhio tutta la notte. Ero così preoccupata per te, ti abbiamo portato via dai tuoi amici e dalla tua quotidianità, mi sono sentita in colpa. Ma non preoccuparti, tu non hai nessuna colpa ovviamente. Io e tuo padre abbiamo parlato a lungo prima di decidere di trasferirci, e mi pento veramente di non avertelo detto prima. Però ti conosco, e ho trovato pace nel pensiero che sei un ragazzo in gamba e che sa adattarsi alle situazioni. So anche che probabilmente ci metterai tanto ad abituarti completamente a questa nuova vita e che sarà difficile anche mantenere i contatti con i tuoi amici di Derry, ma credo che, alla fine, volere sia potere. Voglio dirti che in qualunque momento tu senta il bisogno di tornare là, per qualsiasi cosa, io non esiterò a portartici. Ok? -
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𝘐 𝘸𝘢𝘯𝘯𝘢 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶𝘳𝘴 // 𝘙𝘦𝘥𝘥𝘪𝘦
Fanfiction𝘙𝘦𝘥𝘥𝘪𝘦. 𝘓𝘰𝘴𝘦𝘳𝘴 𝘊𝘭𝘶𝘣. 1993. 𝘸𝘢𝘳𝘯𝘪𝘯𝘨𝘴: •𝘩𝘰𝘮𝘰𝘱𝘩𝘰𝘣𝘪𝘢; •𝘴𝘵𝘳𝘰𝘯𝘨 𝘭𝘢𝘯𝘨𝘶𝘢𝘨𝘦; ❗IN PROGRESS❗ #1 itchapter2 #1 kaspbrak #7 Eddie #1 Reddie