𝘊𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 3

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- R-ragazzi! C-che fate lì dentro? Scopate? -

Richie e Eddie riconobbero questa voce essere di un ubriaco, parecchio ubriaco, Bill.
Eddie si staccò velocemente da Richie, guardandolo con aria quasi impaurita.
Richie guardò prima Eddie, poi la porta.
- Certo Bill, ti vuoi aggiungere? - urlò Richie, ironicamente.
A Eddie scappò una risatina.
Le sue mani erano strette alla maglietta di Richie, il quale stava aspettando una risposta da Bill, che continuava a ridacchiare.
- Bill, mi puoi spiegare che stai facendo là fuori?! - chiese spazientito Richie, sforzandosi di non ridere, stringendo Eddie a sé, che rideva con il viso appoggiato al suo petto, quasi a nascondersi.
- Niente niente! Ci vediamo dopo! - rispose solo Bill, senza smettere di ridere.
Richie riuscì a distinguere anche un'altra risata, che apparteneva a Stan.
- Stan! Cosa state facendo voi due? - ma Richie non ottenne risposta, sentendo il rumore dei due ragazzi che scendevano le scale.

Quando entrambi furono sicuri che i loro amici erano tornati in salotto, si guardarono.
Eddie aveva probabilmente appena realizzato l'intera situazione, e aveva smesso di ridere. Non si era però spostato dalla sua posizione, era sempre chiuso fra le braccia di Richie.
Quest'ultimo gli rivolse uno sguardo tra il rassicurante e lo sconvolto, al quale Eddie rispose con un - No, Richie...- e fece per staccarsi.

Richie però non poteva lasciare che Eddie se ne andasse e magari che non gli parlasse più per molto tempo, quindi lo bloccò.
- Eds aspetta - gli disse, mettendogli una mano sulla spalla.
- Ti prego Eds. Non facciamo finta di niente -
- Richie...dobbiamo far finta che non sia successo niente...- disse piano, scostando dolcemente la mano di Richie dalla sua spalla.
- E perché? Non c'è niente di male -
Eddie lo guardò con sguardo quasi sofferente.
- Richie... -
- Dimmi, Eddie, dimmi. Perché pensi che sia sbagliato? - gli chiese Richie piano, a testa bassa, andando a sfiorare la mano di Eddie con la sua.
Eddie sospirò, stringendo la mano di Richie.
- Io vorrei, ma... non so... tu sei il mio migliore amico e sei... un ragazzo...-
Eddie si guardava i piedi, ed era diventato di un rosso intenso.
- Eddie - lo richiamò Richie, facendogli alzare lo sguardo.
- Non importa. Non importa se sono il tuo migliore amico. Perché, se hai paura di questo, la nostra amicizia non si rovinerà. Anzi, diventerà un... un legame diverso - gli disse, sorridendogli.
- Di cosa stai parlando? - chiese Eddie, innocentemente. Sapeva perfettamente di cosa stesse parlando, ma voleva che fosse Richie a dirglielo.
- Lo sai Eds... - disse l'altro, ancora guardando per terra.
Eddie sorrise tra sé e sé, senza lasciare la mano di Richie.
- E poi, anche se siamo due ragazzi, che cambia? - disse con più convinzione Richie, voltandosi verso di lui.
- Rich...non lo so...mia mamma mi ha sempre detto che non è normale che due ragazzi stiano insieme...-
Eddie era visibilmente in imbarazzo.
- Seriamente? Seriamente credi ancora a quello che ti dice tua madre? In 17 anni di vita non hai capito che ti dice stronzate su stronzate? - disse Richie, alzando leggermente la voce.
Eddie spalancò gli occhi. Sembrava spaventato.
- Richie per favore...non urlare...-
Richie sospirò e andò verso Eddie.
Lo abbracciò, appoggiando la testa sulla sua spalla.
- E secondo te Eddie, tutto questo, è sbagliato?Secondo te non è normale? - gli chiese poi, piano.
- Secondo me... non lo so. Però io non credo che sia una cosa brutta. Non facciamo male a nessuno. -
- Esatto, è proprio così. A chi frega poi? A me no sicuramente. A te interessa, Eds? -
- No Richie -
- No cosa? -
- Non me ne frega un cazzo di quello che la gente penserà, tanto meno di quello che dice mia mamma - disse Eddie, convinto più che mai.
Si sciolsero dall'abbraccio e Richie diede un bacio sulla guancia a Eddie, che sorrise.

- Posso chiederti una cosa? - chiese poi Richie.
- Dimmi -
Erano ancora nel bagno, seduti per terra con la schiena appoggiata alla vasca. Erano esattamente le due di notte e dal piano di sotto non sentivano rumori, se non il leggero russare di Stan.
Il braccio di Richie era appoggiato sulle spalle si Eddie, che si era abbandonato sulla spalla di Richie. Aveva messo le gambe su quelle dell'altro e le loro mani erano intrecciate sulla spalla di Eddie.
- Secondo te stiamo correndo troppo? -
Eddie girò la testa per guardare Richie negli occhi.
- Cosa intendi Rich? - chiese Eddie dolcemente.
- Non lo so... voglio dire... stasera... sono successe tante cose. Io stavo aspettando da molto questo momento sinceramente, ma non ne ho idea di cosa pensi tu. -
- Wow Richie...io, beh... è tutto nuovo per me. Ho solo avuto una specie di fidanzata quando avevo 7 anni, quindi in pratica nono sono mai nemmeno stato con...con una persona. Poi tu sei il mio miglior- -
- Eddie, no - lo bloccò Richie, mettendogli un dito sulle labbra.
- Non dirlo più. La nostra amicizia non sarà più la stessa dopo...beh dopo tutto quello che è successo stasera. Quindi, per favore, non tirare fuori la storia del migliore amico. Ok? - gli chiese con tono quasi infastidito, per poi addolcirsi alla fine.
Eddie lo guardò inclinando leggermente la testa verso sinistra, per poi sorridergli.
- Va bene. Scusa. -
- Non chiedermi scusa. Non c'è niente di cui scusarsi. - gli disse poi Richie, lasciandogli un bacio fra i capelli.

- Posso chiedertela io una cosa ora? -
- Certo Eds -
- Da quanto è che...beh che... -
- Che mi piaci? -
- Esatto. -
- Da sempre credo. -
Eddie si sporse in avanti per guardarlo meglio negli occhi.
- Davvero? - chiese, visibilmente sorpreso.
Richie gli sorrise, per poi portarselo più vicino con il braccio che aveva dietro le sue spalle.
- Sì, credo di sì. Ti ho sempre visto con occhi diversi da come vedo gli altri. Non mi sono mai fatto tanti problemi. E tu invece? Quando te ne sei accorto? -
Eddie rise.
- E chi ti ha detto che mi piaci? -
- Ma come! Non ti piace il famoso, fantastico, bellissimo Richie Tozier? - disse Richie, portandosi melodrammaticamente una mano sulla fronte.
- E soprattutto modestissimo, Rich! -
Richie rise.
- Comunque... beh in realtà non saprei dirti esattamente da quando. Ma da un po'. E comunque fattelo dire Rich, non sei capace a flirtare. - disse infine Eddie, con un sorrisetto compiaciuto.
Richie si voltò verso di lui, facendo l'offeso.
- Come sarebbe a dire Eds?! Le mie battute da rimorchio non ti piacciono? -
- No, fanno pena -
- Eppure vedo che hanno funzionato. -
Eddie arrossì violentemente.
- Ehm...beh in realtà sì. Ok lo ammetto, facevo solo finta che mi dessero fastidio. -
- Sei incredibile. -
Eddie alzò le spalle, e Richie rise.

Verso le due e un quarto, decisero di scendere in salotto.
- Andiamo dagli altri? Io ho leggermente sonno. Tu no? - disse Eddie sbadigliando.
Richie guardò l'orologio.
- Sì, in realtà sì. - disse, per poi alzarsi piano da dove era seduto.
Eddie uscì e si avviò verso le scale, cercando di non fare troppo rumore, ma Richie lo fermò ancora una volta.
- Aspetta Eds...- sussurrò appoggiandolo piano al muro, per poi mettergli una mano sulla guancia e baciarlo ancora.
Eddie ricambiò, portando una mano sul polso dell'altro, e si staccò dopo poco.
- Per quanto vorrei continuare, è meglio che scendiamo...prima che ci sentano - sussurrò Eddie, sorridendogli dolcemente.
- Va bene, scendiamo. - disse Richie, ricambiando il sorriso.
Si sentiva davvero fortunato.

Una volta giù, video tutti che dormivano e si dovettero trattenere per non scoppiare a ridere.
Bill e Stan dormivano ai piedi del divano: Stan era rannicchiato in un angolo, mentre Bill aveva allargato braccia e gambe, occupando almeno due metri di spazio. Un braccio di Bill era addosso a Mike, che dormiva sempre per terra, poco più distante.
Stan russava abbastanza pesantemente.
Sul divano c'erano invece Ben e Beverly. Ben dormiva seduto all'angolo del divano, appoggiato allo schienale. Bev era stesa, con la testa sulle gambe di Ben.

Richie e Eddie si misero sul divano, dove c'era spazio libero. Richie si appoggiò all'altro angolo del divano e fece segno a Eddie di mettersi vicino a lui. Eddie gli si mise accanto, e Richie lo circondò con un braccio. Si sistemarono nel modo più comodo possibile, e Eddie prese una coperta dal divano.
- Beh, buonanotte Rich. - disse Eddie piano, guardando Richie.
- Notte Eds. - sorrise l'altro, sporgendosi per dargli un bacio sul naso.

Eddie chiuse gli occhi e si addormentò quasi subito.

Ma Richie faticò ad addormentarsi. Aveva paura.

saaaalve.
questa ff non se la sta cagando nessuno lol. ma a me sinceramente piace quiiiiindi credo che continuerò.
enjoy♡

𝘐 𝘸𝘢𝘯𝘯𝘢 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶𝘳𝘴 // 𝘙𝘦𝘥𝘥𝘪𝘦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora