𝘊𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 4

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Il primo a svegliarsi fu Eddie.
A svegliarlo fu la chiara luce mattutina che inondava il salotto di Beverly.
Sbatté gli occhi un paio di volte, e si guardò intorno.
Stan, Bill e Mike dormivano ancora per terra, nella stessa posizione di quando si erano addormentati.
Dietro di lui, Ben dormiva con la testa sul bracciolo del divano.
Notò però che Beverly non c'era.
Si sarà già alzata, pensò.

Eddie era praticamente steso su Richie:
la sua testa era sul petto dell'altro, e il braccio di Richie gli circondava quasi completamente la schiena. Dormiva ancora, con la bocca semiaperta e la testa piegata di lato.
Era buffo. Ma carino.

Si alzò piano, facendo attenzione a non svegliare Richie, e andò a cercare Beverly.
Appena si mise in piedi, dovette appoggiarsi al bracciolo del divano. La testa gli girava molto forte, forse per via dell'alcol della sera prima.
Si diresse a piedi nudi verso la cucina, dove trovò Beverly.

- Hey, Eddie! Buongiorno! - disse lei allegra, andandogli incontro e abbracciandolo.
- Ciao Bev. Ma da quanto sei sveglia? E soprattutto, che ore sono? - chiese Eddie assonnato, stropicciandosi un occhio.
- Sono le 10, io mi sono svegliata mezz'ora fa. Stavo cercando di preparare la colazione, ma mi sa proprio di dover aspettare Ben. Sono un disastro in cucina - spiegò lei con un mezzo sorriso, facendo ridere Eddie.
- Vieni Eddie, siediti. Devi raccontarmi tutto. - disse poi Beverly entusiasta, facendo segno a Eddie di sedersi su una sedia attorno al tavolo.
Eddie la guardò confuso, passandosi le mani sulla faccia.
- Raccontarti di cosa, Bev? -
- Ma come di cosa? Di ieri sera ovviamente! -
Eddie alzò un sopracciglio.
- Oh andiamo, non fare il finto tonto. Tu e Richie siete stati di sopra tutta la sera. -

Eddie sbarrò gli occhi.
- Io...ehm, NOI non...ehm...- farfugliò, passandosi una mano fra i capelli.
- Guarda che a me puoi dirlo Eddie. Si vede lontano un miglio che vi piacete. -
- Si vede?? Davvero?? -
- Allora lo stai ammettendo! -
Eddie sospirò, sorridendo.
- Beh...è complicato. -
- Immagino, conoscendo Richie.-
- Ma...anche gli altri sospettano? -
- Non lo so sinceramente, non credo però. Erano troppo ubriachi ieri sera. Io è già da un po' che lo penso. Sai, sesto senso di noi ragazze. - disse lei, facendo l'occhiolino.
- Sono successe un po' di...cose, diciamo. -
- Tipo? -
- Puoi immaginare -
- Non dirmi che avete scopato nel mio bagno! -
- No no Bev! Ma cosa dici? Assolutamente no! - disse Eddie, agitando le mani e arrossendo violentemente.
- Ah ecco, mi sono presa un colpo. - rise lei, portandosi una mano sul petto.
- Quindi? Che avete fatto? -

Eddie non era sicuro di voler dire tutto, ma alla fine di Beverly si fidava ciecamente, e decise che avrebbe parlato solo con lei.
- Ok ti racconto. -
Eddie raccontò per filo e per segno quello che era successo la notte prima, tutto quello che lui e Richie si erano detti.
- E poi mi ha baciato. Ma un bacio corto. Solo che...non so cosa mi sia preso e l'ho baciato io di nuovo -
Beverly era elettrizzata.
- So io cosa ti è preso, Eddie! Semplicemente, ti piace Richie. Non è così? -
- Sì, sì, è vero. Ma non penso di essermene mai reso conto veramente fino a quel momento. -
- Capita, è normale. E poi che è successo? -
- Poi è arrivato Bill a rompere le palle e...-
- Ah, è vero che è venuto di sopra. Era ubriaco fradicio -
Eddie e Bev risero al ricordo di Bill la sera prima.
-...e poi ci siamo seduti per terra a parlare. -
- E quindi...non vi siete più baciati? -
- Sì, un'altra volta sola, quando stavamo per venire giù. -
Beverly appoggiò i gomiti sul tavolo e si mise le mani sulle guance.
- Che carini che siete! -
Eddie arrossì, abbassando lo sguardo e sorridendo.
- Pensate di farlo sapere agli altri? - chiese Bev, sottovoce.
- Oh, no. Per lo meno, io no. Ne parlerò con Richie. Sinceramente, ho un po' di ansia a parlare anche con lui, magari era troppo ubriaco ieri sera e nemmeno si ricorda cosa ha fatto. - disse Eddie, sbuffando.

- No Eds...sono abbastanza lucido per sapere quello che sto facendo -

Gli tornarono in mente le parole di Richie, che un po' lo rassicurarono.
- Ok, come preferisci tu. Io non aprirò bocca! Parola di scout. -
- Ma tu non sei una scout, Bev -
- Vabbè, hai capito il concetto -
Risero ancora.
- Eddie...- iniziò Beverly, diventando seria e avvicinandosi leggermente a Eddie da sopra il tavolo.
- ...quindi a te piacciono i ragazzi ? -
- Uh...io non lo so. Nella mia vita mi sono piaciute poche persone... ma nessuna di loro era un ragazzo. Solo per Richie mi è successo...- farfugliò, sottovoce.
- Guarda che posso piacerti sia maschi che femmine eh - lo rassicurò Bev.
Lui le sorrise.
- Hai ragione. Poi non dovrei farmene un problema no? Alla fine non facciamo male a nessuno. - disse Eddie, ripetendo le parole della sera prima.
- Certo! Il problema è che purtroppo ci sono molti omofobi... persone ignoranti, chiuse di mente, che ti criticheranno sempre per quello che sei veramente. Ma cerca di non farci troppo caso, non dargli attenzione. Anche se è difficile. Però non pensarci ora. Più che altro, cerca di parlare con Richie. - gli disse Bev, sorridente, prendendogli la mano.
- Grazie Bev, sei la migliore. - la ringraziò Eddie, stringendo la mano dell'altra.
Poi Eddie si alzò dalla sedia.
- Io vado in bagno a sistemarmi, sembro un morto vivente. -
Bev rise, alzandosi anche lei.
- Va bene, va bene. Tanto dobbiamo aspettare Ben per la colazione. -
Eddie la abbracciò, e tornò nel salotto, per salire le scale e andare di sopra. Ancora tutti dormivano.
Eddie sorrise.

𝘐 𝘸𝘢𝘯𝘯𝘢 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶𝘳𝘴 // 𝘙𝘦𝘥𝘥𝘪𝘦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora