𝘊𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 16

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- Sono a casa! - annunciò Richie una volta entrato in casa sua.
Era parecchio giù di morale dopo la separazione da Eddie. Ancora non sapeva come sarebbe riuscito a sopravvivere.
- Ciao tesoro, tutto bene? - lo salutò sua madre, scendendo dalle scale.
Richie sforzò un sorriso.
- Credo di sì. -
Maggie gli scompigliò i capelli e gli lasciò un bacio sulla fronte.
- Forza, vai di sopra a finire di inscatolare le ultime cose. Intanto preparo il pranzo. -
Richie annuì e si fiondò in camera sua.

Appena entrò, chiuse la porta e ci si accasciò contro, con la testa fra le mani.
Non volevo piangere, ma le lacrime uscivano dai suoi occhi senza che se ne accorgesse.
Si dovette togliere gli occhiali per asciugarli con lembo della camicia.
Poi fece un respiro profondo, cercando di stabilizzare il battito cardiaco.
Si guardò intorno.
I muri della sua camera, senza tutti i poster che aveva attaccato negli anni, erano vuoti. E la stanza sembrava molto più grande.
Il letto non aveva né coperte, né materasso. Niente tende alle finestre.
Era tutto estraneo a Richie, ma quella piccola camera gli sarebbe mancata tantissimo.
Chissà come sarebbe stata quella di Detroit.

Si alzò in piedi, traballando un po', e si passò le mani sulla faccia.
Poi prese uno scatolone dall'angolo della camera e iniziò a mettere dentro gli ultimi vestiti che erano rimasti nei cassetti.
Cercava di pensare positivo: si sarebbe fatto nuovi amici a scuola, e, se così non sarebbe stato, avrebbe sempre avuto quelli di Derry da chiamare.
In più, finiti gli studi, sarebbe potuto tornare nella sua amata città, dal suo amato Eddie.
Eddie.
Doveva smettere di pensare al suo ragazzo, almeno fino a quella sera.
Lo avrebbe chiamato subito.

Poco dopo, Maggie chiamò suo figlio.
- È pronto, Rich! -
Richie scese le scale e arrivò in cucina.
Anch'essa era vuota.
Gran parte dei mobili era sparita e con loro, tutte le cose appese ai muri.
- Fa strano eh? - gli chiese sua madre, circondandogli le spalle con un braccio.
Lui appoggiò la testa sulla spalla di Maggie e tirò su con il naso.
- Molto strano. È tutto strano. -
Lei gli accarezzò i capelli.
- Lo so, è dura. Ma ti prometto che farò di tutto per farti vivere questo trasloco al meglio. Potrai venire a trovare i tuoi amici qua a Derry quando vorrai. Anche Eddie. -
A quel nome, gli occhi di Richie brillarono.
- Grazie mamma. - le disse, abbracciandola.
- Dai, si mangia. -

Finito il pranzo, Richie e Maggie le inscatolarono le ultimissime cose e le portarono in macchina.
- A che ora partiamo ma'? - chiese Richie.
- Tra un paio d'ore tesoro. -
Richie annuì e andò a farsi una doccia.
Anche il bagno era vuoto, aveva lasciato solo lo shampoo e qualcosa per asciugarsi.
Faceva molto caldo, quindi si fiondò sotto l'acqua fresca.
Doveva essere forte, continuava a ripetersi.
La gente passava attraverso momenti peggiori e aveva problemi più grandi, quindi perché lui doveva ingigantire il suo?
Alla fine si sarebbe solo trasferito.

Si godette l'ultima doccia nella doccia di Derry, e si vestì per l'ultima volta nella camera di Derry.
Poi prese un libro e si stese per terra a leggerlo, per l'ultima volta sul pavimento di Derry.

Le due ore che separavano Richie e Maggie dal grande momento, passarono in un batter d'occhio.

- Richie, scendi! Andiamo! - lo chiamò sua madre.
- Arrivo! - le disse lui, di rimando.
Si alzò controvoglia dal pavimento e guardò per l'ultima volta la sua camera.
Prese ciò che rimaneva di suo e scese al piano di sotto, dove trovò sua madre con una scatola.
- Forza, entra in macchina. Chiudo la casa e arrivo. -
Richie fece come stato ordinato e, mentre andava verso l'auto, rivolse un'ultima, triste e nostalgica occhiata alla sua casa.
Non gli era mai sembrata tanto bella.
Avrebbe pagato oro per poterci rimanere.
Entrò in macchina e si appoggiò alla testata del sedile, chiudendo gli occhi.
Solo quella mattina era con Eddie.
E ora non lo avrebbe rivisto per chissà quanto.
Già gli mancava abbracciarlo, baciarlo, tenerlo per mano, la sua risata.
Gli mancavano già anche Beverly, Bill, Stan, Mike e Ben.
Gli mancava già la Derry Highschool.
Gli mancavano i Barrens, le fogne.
Gli mancava il Ponte dei Baci.
Cazzo! Il Ponte dei Baci!
Richie si sbatté una mano in faccia.
Non aveva finito l'incisione.
Si disse che la avrebbe finita la prossima volta che sarebbe venuto a Derry.

In quel momento entrò Maggie in macchina.
- Tolto il dente tolto il dolore no? -
E partirono per Detroit, lasciandosi Derry e tutto di lei alle spalle.

buonasera
oggi sono in vena di aggiornare, quindi beccatevi sto capitoletto triste.
vi annuncio che d'ora in poi succederanno casini quindi la pacchia è finita :)
enjoy♡
ps: grazie mille per le 1000 letture!

𝘐 𝘸𝘢𝘯𝘯𝘢 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶𝘳𝘴 // 𝘙𝘦𝘥𝘥𝘪𝘦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora