Capitolo 9

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Il giorno seguente fu molto frenetico. Nel palazzo c'era tanto caos e mi sentivo come se stessi avendo costantemente un attacco di panico. C'erano cameriere ovunque, che pulivano le pareti, i tappeti, i pavimenti, tutto. Io rimasi tutto il tempo nella mia camera, non volendo essere d'intralcio per nessuno.

"Emerald." Sentii una voce chiamarmi mentre guardavo delle cameriere pulire dei ritratti, fuori dalla mia camera. Vidi la Regina Anne venire verso di me con un sorriso. "Volevo dirti qualcosa sul ballo di stasera. Ti spiace se entro nella tua camera?"

"No, per niente." Sorrisi, spostandomi dalla porta per farla entrare. "Scusate il disordine, Trish e le sue figlie sono state qui per finire il mio vestito."

"Non preoccuparti, la camera di Gemma è peggio di così." Rise. "Volevo solo dirti come funziona un ballo. Prima cosa, ci saranno un sacco di persone importanti, quindi cerca di essere carina con loro. Sei una ragazza adorabile, ma alcuni di loro hanno impressioni sbagliate sui non reali. Per tutto il tempo, starai con Harry. Se mai lui dovesse lasciare il tuo fianco, fai del tuo meglio per intrattenere le persone fin quando non torna. Oh, voglio avvertirti su Sir. Benjamin, lui è un po' avventato, quindi se dovesse farti qualcosa, chiama uno di noi." Disse sorridendo. "Sono elettrizzata per satsera, mia figlia incontrerà il suo futuro marito, finalmente. Non è eccitante?"

"Molto." Sorrisi. "Posso chiedervi se Gemma è nella sua camera? Volevo darle una cosa." Dissi alla Regina.

"Sì, ed è anche annoiata." La Regina Anne rise. "La sua camera è alla fine del corridoio, la porta è su questo lato. Sarò nelle mie stanze se avrai bisogno di qualcosa, Emerald."

Annuii e presi il regalo impacchettato che aveva fatto Harry. Ridacchiai mentre pensavo alle cose accadute il giorno precedente. Chiusi la porta dietro di me mentre camminavo nel corridoio e bussai sulla porta di Gemma.

"La porta è aperta." Disse. La aprii e trovai Gemma sul suo letto con un qualcosa in equilibrio sulla sua faccia. Si mise a sedere e sorrise. "Bene, bene, bene, guarda chi è ancora qui!"

"Sono qui." Dissi ridacchiando. "Buon compleanno, Gemma."

"Grazie!" Sorrise. "Cos'è quello? Un regalo?"

"Sì, tuo fratello non voleva che te lo comprassi." Risi e le passai il pacchetto. Gemma stava ridendo mentre lo scartava e guardava il libro.

"Oh Dio!" Rise. "Harry era con te quando l'hai comprato? Che imbarazzo!"

"Avevo bisogno che mi leggesse il titolo." Risi. "Non capiva perché volevo comprarti quel libro. Mi ha ricordato la nostra chiacchierata dell'altro giorno."

"Grazie." Rise, abbracciandomi. "Andrà sulla mensola dei miei libri preferiti." Disse sorridendo. Guardai mentre lo posava sulla mensola, e sorrisi.

"Non vedo l'ora che sia il tuo compleanno." Ridacchiò. "A quel punto tu e mio fratello..." Rise e scioccò la lingua. Non capii pienamente ciò che intendeva, ma ridacchiai anche io.

"Emerald." Disse Gema, poggiando un braccio sulla mia spalla. "La cosa che rende tutto questo più divertente è che tu non hai idea di cosa sto parlando."

"Zitta." Risi, spingendola leggermente. Gemma rise.

"Sai, se tu e mio fratello vi mettete insieme, potrei darti il tuo regalo di compleanno prima che ti aspetti. Che ne dici?"

"Non voglio sapere quale sarà il tuo regalo." Arrossii. "Sono spaventata."

"E fai bene ad esserlo." Disse Gemma, indicandomi. "Non posso credere che è stasera il ballo."

"Sei nervosa?"

"Incontrerò il mio futuro marito, è ovvio che sono nervosa!" Esclamò. "Dovrò passarci il resto della mia vita con questo principe, e non so cosa proverò per lui. Voglio innamorarmi, non essere usata per un'alleanza fra due regni. Non mi piace sentirmi usata."

The Prince (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora