Capitolo 14

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•Prima che iniziate a leggere, volevo dirvi che ho deciso di riprendere la traduzione. Quest'ultimo anno è stato davvero intenso, perciò ho trascurato i miei 'doveri', ma adesso credo di poter continuare. Mi dispiace tantissimo  avervi fatto aspettare tutto questo tempo. Sinceramente non credo che avrò un giorno fisso in cui aggiornerò, appena finisco di tradurre un capitolo, aggiorno, e il tempo che impiegherò dipende anche dalla lunghezza del capitolo e dagli impegni settimanali, perciò sarà sempre una sorpresa.

Inoltre, vi consiglio di seguire amandaJtommo , l'autrice della storia originale, e di aggiungere la storia in inglese alla vostra libreria se avete intenzione di scoprire che cosa succederà dopo.

Okay detto questo, scusatemi per eventuali errori e buona lettura :)

-Maria Enza








Era mattino presto quando mi diressi all'entrata principale del palazzo. Harry e io ci saremmo incontrati lì per tornare a casa mia. Ero eccitata di andare a casa, ma non ero molto felice. Non vedevo l'ora di vedere mamma e Lucas, però non volevo davvero tornarci.Mi ero abituata troppo al palazzo, e ai lussuosi pranzi di ogni giorno, dello chef di corte.

"Buongiorno, Em." Harry mi salutò mentre scendeva le scale.

"Buongiorno, H." Sorrisi, mi allungai per baciargli le labbra, mentre lui si abbassava per raggiungere le mie." Pronto per vivere una giornata completamente diversa da quella a cui sei abituato?" Chiesi. Annuì, prendendomi la mano. Guardai verso il basso e notai delle borse piene di cose ai suoi piedi.

"Che c'è?" Chiese, guardando i miei occhi.

"Posso vedere cosa hai portato?" Chiesi.

"Uh, sì." Disse, lasciando la mia mano e abbassandosi per aprire la borsa. Aveva libri, coperte, e vestiti. Nell'altra aveva oggetti di uso personale. Anche un'asciugacapelli.

"Per prima cosa, questo sarebbe inutilizzabile." Dissi, prendendo in mano il phon. "Non c'è elettricità. Noi usiamo le candele, e lanterne. Non c'è assolutamente niente."

"Niente elettricità?"

"Nè acqua corrente, nè calore. Quindi farà un po' freddo." Dissi. Lui sospirò e annuì. Tolse dalla borsa gli oggetti elettronici e li poggiò su un tavolo lì vicino.

Harry stava ancora cercando nella sua borsa per vedere se c'era qualcos'altro di cui non avrebbe avuto bisogno. Quando finì, si toccò il mento con le dita, mentre pensava a qualcosa.

"Charlie, potresti prendermi dei piumoni in più? Quelli più vecchi, per favore. Ah, e potresti portarmi anche la mia attrezzatura per la caccia? Sono nello studio di mio padre." Disse.

"Certo, vostra altezza." Charlie annuì e si affrettò lungo il corridoio. Harry si alzò, si spazzolò i pantaloni con le mani e mi guardò.

"Sei nervoso?" Chiesi.

"Un po'." Rise. "Non so che cosa aspettarmi."

"Io sarò lì con te e i miei fratelli ti aiuteranno."

"Okay, bene." Annuì nervosamente lanciando un'occhiata al suo orologio. "Credo di essere più ansioso che nervoso. Voglio ambientarmi, sai."

"Alla fine hai trovato un posto in cui stare?" Chiesi.

"Sì." Annuì. "Dovrebbe essere di fronte alla tua strada o qualche casa più giù. La troveremo quando arriveremo."

"Quando arriveremo lì?"

The Prince (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora