Entrambi i ragazzi, solitamente, reggevano discretamente l'alcol ma, quella sera, presi dall'euforia di essere insieme a divertirsi dopo tanto tempo, alzarono il gomito più del solito.
Dopo aver ballato molto vicini per un'ora, infatti, i due si erano recati nuovamente dai loro amici, che si trovavano davanti al bancone del So What per prendere da bere.
Ordinarono numerosi altri cocktail a testa e poi passarono anche agli shottini. Gli unici a rimanere sobri furono Namjoon e Yoongi perché avrebbero dovuto guidare.
Si ritrovarono quindi, un paio di ore dopo, stremati sui divanetti di pelle color prugna del locale –in tinta con i led viola e blu che coloravano la sala–.
Yoongi sorreggeva, con un braccio sulla sua vita per non farlo cadere di lato, un Jimin completamente ubriaco che stava quasi per addormentarsi sulla sua spalla. Accanto a loro, Jin si lamentava perché Namjoon non voleva dagli un bacio, sostenendo che il maggiore puzzasse tremendamente di tequila. Il nero, infatti, come un vero idiota, si era rovesciato addosso il liquore nel tentativo di bere il contenuto del bicchierino sollevando quest'ultimo solo con i denti davanti, senza usare le mani. Infine Hoseok, Taehyung e Jungkook erano seduti vicini mentre i primi due ridevano con le lacrime agli occhi a causa del broncio del minore, il quale si era offeso quando gli altri due gli avevano rubato il suo ultimo cocktail da sotto al naso, costringendolo a comprarne un altro.
«Se solo non rischiassi di svenire alzandomi vi avrei presi a pugni da un pezzo» biascicò il corvino
Mentalmente era relativamente lucido, riusciva ancora ad essere padrone delle sue azioni, l'unico problema erano i giramenti di testa continui per colpa dei quali aveva quasi paura di alzarsi per tornare a casa.
Alla fine i due suoi amici lo obbligarono a tornare in pista, anche se contro la sua volontà: il suo unico desiderio era quello di andare a casa e mettersi a dormire.
Aveva molte ore di sonno arretrato e questo non sarebbe stato neanche un grande problema, abituato com'era a dormire poco, se non fosse che tutto ciò gli aveva comportato anche un'immensa stanchezza fisica.
In più, odiava la folla perché lo faceva sentire soffocato e a disagio. Solitamente cercava di evitare di ballare in locali del genere proprio per questi motivi ma, quella sera, spinto dal fatto che fosse stato Taehyung a chiederglielo, decise di fare uno strappo.
E quella fu l'ennesima dimostrazione che, per il maggiore, il corvino avrebbe fatto di tutto.
Taehyung, nel frattempo, si era già infilato tra la folla per raggiungere nuovamente la posizione sotto al palchetto, seguito a ruota da Hobi.
Il moro, nonostante gli girasse la testa e non capisse granché, ignorava il tutto perché aveva voglia di divertirsi ancora. Intorno a lui era tutto un po' confuso, la musica gli arrivava leggermente ovattata e le sagome sfocate della gente si duplicavano e triplicavano a loro piacimento.
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➵ COINQUILINI ; vkook
Fanfiction«𝐍𝐨𝐧 𝐡𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐬𝐚. 𝐅𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐚𝐧 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐜𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞, 𝐛𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨...