Era vero, Jungkook, stava instancabilmente soffrendo.Nel giro di poco tempo, aveva visto la sua vita stravolgersi completamente: la questione dei suoi genitori lo aveva scosso moltissimo e lasciato con un brutto amaro in bocca, deluso perché coloro che lo avevano messo al mondo non lo accettassero per ciò che era; le certezze riguardanti il suo essere etero erano ormai cadute, aveva dovuto fare i conti con quella parte di se che non aveva ancora esplorato e che, anche se non era assolutamente negativa, lo aveva di gran lunga colto di sorpreso; infine i sentimenti per Taehyung che, nel profondo del suo cuore, non aveva mai visto come un semplice migliore amico covando quei grandissimi e intensi pensieri logoranti che lo avevano portato alla sofferenza nel momento in cui il suo amato aveva preso a crogiolarsi nelle braccia di qualcun altro.
Tuttavia, anche Taehyung non stava decisamente bene.
Il rapporto con il suo migliore amico aveva subito notevoli cambiamenti, passando dall'essere intaccabile al cadere pian piano a pezzi.
Numerose erano state le incomprensioni e le verità omesse che avevano minato al rapporto puro che avevano coltivato per anni.
Ora, tra le altre cose, lui stesso si era reso conto di aver inconsapevolmente alimentato alcuni sentimenti che, secondo lui, non avrebbe dovuto provare nei confronti di Jungkook. Adesso che avevano litigato e si erano completamente distaccati, aveva preso a farsi un grande esame di coscienza constatando che quei pensieri non erano di certo nati in quel momento ma li aveva soffocati per anni senza accorgersene, accontentandosi di tenere Jungkook accanto a lui e di godere delle sue minuziose attenzioni. A conti fatti, però, stavano diventando decisamente più concreti. Cominciava a desiderare un altro tipo di contatto con il minore, un contatto più profondo, ecco perché aveva desiderato di baciarlo più volte.
Si chiese come mai fossero venuti a galla solo in quel momento e si rispose pensando al fatto che Jungkook aveva fatto coming out solo recentemente, portandolo a considerarlo sotto un occhio diverso rispetto a quello con cui lo guardava di solito.
Solo con la realizzazione di quei sentimenti si rese conto del perché quelli stessi non stessero crescendo nei confronti di Daeho, con il quale era in una relazione già da qualche mese. Il maggiore gli aveva già detto che lo amava, più e più volte in realtà, ma lui non era riuscito mai a dargli una risposta perché si era reso conto di non provare lo stesso.
"Accadrà", si ripeteva, ma in realtà non accadeva mai. Non sentiva il suo corpo fremere al contatto con quello dell'altro, non sentiva i brividi scuotergli l'anima nel momento in cui le loro labbra si avvicinavano per scambiarsi un bacio, non si sentiva completamente a suo aglio nel farsi abbracciare e non si sentiva a casa quando si trovavano insieme. Queste cose le aveva sempre sapute, come aveva sempre saputo di provare quelle sensazioni solamente con il corvino, ma aveva pensato che col tempo sarebbero arrivate, che purtroppo non era abituato ad avere un fidanzato e che aveva bisogno di tempo per abbandonarsi a quella vita, ma la verità era che non poteva provarle perché qualcun altro aveva già un posto riservato nel suo cuore da ormai metà della sua vita.
I sentimenti per Jungkook lo avevano colpito come un grande e grosso tir, un tir che corre su un'autostrada tedesca senza limiti di velocità, nel momento in cui il più piccolo era scappato via dalla loro casa con il dolore a velargli gli occhi ed attanagliargli l'anima.
La frase che aveva pronunciato poi, quella riguardo la sua indifferenza, gli aveva spezzato il cuore perché si era reso conto di averlo tralasciato ancora una volta, di averlo messo da parte per le sue esigenze senza pensare alla tempesta che stava attraversando.
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➵ COINQUILINI ; vkook
Fanfiction«𝐍𝐨𝐧 𝐡𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐬𝐚. 𝐅𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐚𝐧 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐜𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞, 𝐛𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨...