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Harry

Sotto al mio naso vaga indisturbato l'odore della legna che ha bruciato per tutta la notte nel camino, e che ora è spento da ore. Quando apro gli occhi, il viso addormentato di Hailey sul mio petto caldo mi da il buongiorno. C'è qualche raggio di sole che si intrufola oltrepassando il tessuto della tenda scura e si infrange sulle sue labbra e le spennella di raggianti desideri ancora da appagare; poi scivola sulle palpebre rivolte verso i miei occhi che si beano di una visione rasserenante.

Fino a poco tempo fa, nonostante non abbia mai perso la speranza, non riuscivo a credere davvero che l'avrei ritrovata. Eppure, ogni volta che ci pensavo, lo sapevo che se l'avrei fatto, avrei dovuto fare i conti con il suo bagaglio di ferite e cosa più orrenda, con la sua memoria cancellata. L'ho studiata e seguita per mesi, giorni, ore, per capire se davvero non ricordava e quando ho deciso di avvicinarla, sono rimasto spiazzato dal modo in cui anche le sue pupille percorrevano il mio volto come hanno sempre fatto, come la prima volta. Ciò che ha vissuto e provato è impresso nella pelle, nelle iridi, nel tatto, nell'olfatto. Eppure la sua mente è oscurata, traumatizzata, e non ricorda. I suoi ricordi sono dentro di lei, accantonati dentro a una scatola dimenticata volontariamente nella soffitta della sua testa e che ha paura di spolverare.

Io l'aiuterei volentieri se me lo lasciasse fare.

La sua mano è appisolata sul mio addome esattamente sulla farfalla tatuata e io sono qua che impazzisco per lei. La sua schiena nuda è sinuosamente disegnata dalla costellazione che creano i nei e che senza pensarci, le mie dita sfiorano facendole venire i brividi.

Sta ancora dormendo, eppure il suo corpo si sveglia già per me.

Ha le labbra dischiuse, leggermente arricciate dalla pressione che crea la guancia contro il mio petto, e mi fanno desiderare di vivere per sempre in quest'istante dove siamo io, lei e nient'altro.

Niente male, niente paure, niente dubbi, niente segreti.

Il suo respiro risuona nella mia anima, il suo cuore è sotto ogni mio tentativo di imprimere questo momento e ogni battito nella mia vita e mi permetto sfacciatamente di metterlo tra le prime posizioni di ogni ricordo bello che le è rimasto della sua vecchia vita. Un ricordo venuto dal presente, che rompe ogni legge della mia e della sua probabile quotidiana solitudine.

Mentirei se dicessi che non sono arrabbiato con lei. Quello che ha fatto ieri sera con Paul è stato davvero un colpo basso. Sapeva che mi avrebbe fatto andar fuori di testa, ciò che non sa è il perché. Sono così dannatamente ancora incazzato che forse per oggi sarebbe bene non parlarle e cercare di sbollentare. Ma avendola qua distesa nuda, immensamente bella in ogni curva, in ogni tratto di pelle, non posso far altro che abbattere il diavolo che c'è in me.

Mi alzo contro ogni voglia, contro ogni legge emozionale che dovrebbe semplicemente tenermi incollato alla pelle di Hailey, a star bene, a godermi il momento. Ma ho seriamente bisogno di andare in bagno.

Lei si sveglia praticamente subito, mentre adagio delicatamente il suo capo sul cuscino preso dal divano. Ma non apre gli occhi, resta appisolata e io resto appeso al suo respiro e pendo dalle ciglia lunghe che si incasinano innamorati per abbandonarsi alla sua pelle.

Tornando dal bagno, stretto in un paio di pantaloni di tuta, mi blocco a qualche passo lontano da lei. La ritrovo intenta a far scorrere il vestito sulle gambe, a tirarlo su, a nascondere la nudità che le da il tanga fine, a lasciarmi solo la sua schiena in bella vista. E' frettolosa in ogni movimento, non mi ha nemmeno sentito arrivare. Ma io serro la mascella perché l'idea di lei che se la fila, approfittando della mia assenza, senza dire niente dopo stanotte, mi fa andare fuori di testa.

𝘿𝙚𝙫𝙞𝙡'𝙨 𝙂𝙡𝙤𝙬 || hsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora