Usagi e Kaze

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-Siete tornati!- Usagi ci accolse all'ingresso della villa.

-Cosa è successo al signorino Pieter?- ci domandò Mey-rin.

-Ho bisogno di parlare con te!- dissi indicando Usagi e ignorando la domanda della mia cameriera, mi tolsi il capotto e glielo porsi.

-Sebastian! Fallo riposare nelle sue stanze!- ordinai.

-Vieni!- imposi a Usagi, che preoccupata mi guardava preoccupata, ma mi seguì lo stesso.

Percorremmo il corridoio in silenzio. Riflettevo su tutto quello che avevamo visto al palazzo, ero confuso e cercavo di capire per quale motivo ci fossero quelle stanze, se la regina lo sapeva e forse lei centrava anche con la scomparsa di Kaze.

-Hai a che fare con la regina? Perché sei qui?- le domandai una volta entrati nel mio studio.

-Ciel!? Perché mi fai queste domande, te l'ho già detto, quando eravamo sulla Graza, ricordi?-

Ike irruppe nella stanza.

-Che succede qui? Il maggiordomo mi ha detto che eri qui con Usagi!-

-Ho bisogno di capire cosa c'entrate voi con la regina. A Buckingham Palace, in una stanza sotterranea, piena di gabbie, c'era scritto il tuo nome, Usagi...- dissi guardando entrambi.

La ragazza rimase sconvolta.

-Usagi...- continuava a ripetere sottovoce la rossa.

-Cosa succede?- mi alzai e mi avvicinai a lei.

-Kaze...- Usagi si fiondò tra le braccia di Ike e iniziò a piangere in modo straziato.

-Kaze le aveva detto che avrebbe scritto il suo nome se mai gli fosse successo qualcosa, lei doveva solo trovarlo....- mi spiegò Ike mentre continuava a stringere forte la sua ragazza.

-Ma come poteva sapere dove cercare....- chiesi.

-Credo sia collegato al tuo sogno e alla famosa Lady V.- mi spiego Ike.

Prima che io potessi ribattere o riflette su tutta la situazione, si sentì un gran trambusto dall'ingresso della villa.

Io e Ike ci guardammo. Usagi cercò di placare il suo pianto e si asciugò le lacrime con la manica del suo vestito. Tutti ci rivolgemmo verso la finestra.

Aprì le tende.

Sebastian, Drakul, Grell e Will stavano combattendo con delle creature informi, erano masse scurissime che si muovevano velocemente.

-Ciel, potresti occuparti di Usagi? Lei non è in forma per combattere. Andrò ad aiutarli io.- mi chiese Ike.

Io annuì semplicemente.

Ike stava per lasciare la stanza, Usagi lo fermò gli diede un leggero bacio sulle labbra e gli sussurrò qualcosa, poi lo lasciò andare.

-Scusa per lo sfogo di poco fa... Ho già perso mio fratello anni fa... Lui era molto più vicino di quanto pensassi, il pensiero che forse non potrò di nuovo vederlo, tutto quello che sta succedendo... sono crollata...- mi spiegò cercando di trattenere le lacrime.

-Non preoccuparti... Posso immaginare il tuo dolore.- le dissi.

-Siamo stati sempre io e Kaze, lui mi ha difeso da tutti, mi ha sempre protetto. Mi è stato portato via per due volte. Anche se la prima volta è voluto andare via lui.- mi confessò, lentamente si avvicinò a me e chiuse la tenda.

-Non preoccuparti, ce la faranno. Dobbiamo solo fidarci di loro.- mi disse.

-Hai ragione.- cercai di tranquillizzarmi, ma il mio pensiero era sempre rivolto a Sebastian.

Il MIO maggiordomo nero corvinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora